domenica 26 dicembre 2021

Silenzio e mitezza

Ogni giorno un pensiero, in compagnia di fratel Carlo.


prato al lago di Boccafornace - foto di Federico Canullo

L'ultimo appuntamento dell'anno con i pensieri di Carlo Carretto, dal testo "Ogni giorno un pensiero" edito dall'AVE a cura di Gian Carlo Sibilia nel 2017.

Il Messia, il figlio di David, il Vincitore, l'inviato dal Dio degli eserciti, colui che avrebbe restaurato il regno, colui che avrebbe finalmente scacciato gli odiati romani! Trionfo, vittoria, sicurezza: sempre così! Cosa arriva?
Un povero operaio, nascosto in un villaggio nascosto, e per di più disprezzato. [...]
L'urto, fra Lui che dice di essere il Figlio di Dio, il Messia e coloro che non possono accettare una simile maniera di procedere., giunge all'acme e si risolve con la crocifissione di un innocente.
Ditemi, ora, se Betlemme, Nazareth, il Calvario non sono la dimostrazione del silenzio di Dio, della povertà di Dio, vere strade che Lui percorre per venire a noi e fars conoscere.
E sono tenebra!
Oh, non tenebra per Lui e in sé, ché nulla è più luminoso dell'annientamento di Gesù a Betlemme, della realtà dell'incarnazione a Nazareth, dell'infinito amore che sprigiona dal Calvario.
Qeesta è luce, e che luce! [...] 
Ma è tenebra per noi che vogliamo il chiasso sul nostro nome, mentre Dio è silenzio.
Tenebra per noi che vogliamo potenza, mentre Dio è mitezza.

(Ogni giorno un pensiero - ed.AVE 2017; pag. 387; 26 dicembre - Il Messia) 

sabato 25 dicembre 2021

Un Natale su misura per te!!

Gli auguri dell'AC a cura dell'equipe diocesana ACR
a cura di Francesco e dell'equipe diocesana ACR

Dio sceglie un modo per salvarci, per darci la vita piena e quel modo è proprio la nostra umanità di uomini piccoli, fragili, in cammino, insieme. Sceglie proprio la nostra famiglia, il nostro lavoro, il nostro essere Azione Cattolica. Non possiamo che essere grati di questo! Grazie ad ogni aderente per ciò che è e fa nella Chiesa, che il Dio che si fa bambino ci aiuti tutti a continuare a profumare di Vangelo!

domenica 19 dicembre 2021

Motivo di ogni nostra speranza

 Ogni giorno un pensiero, in compagnia di fratel Carlo.

Arcobaleno - foto di Federico Canullo

Un nuovo appuntamento con i pensieri di Carlo Carretto, dal testo "Ogni giorno un pensiero" edito dall'AVE a cura di Gian Carlo Sibilia nel 2017.

L'attesa è l'atteggiamento fondamentale dell'uomo sulla terra, l'instabilità e la sofferenza la sua casa, l'escatologia la sua speranza.
Il tentativo di ogni generazione che si affaccia sulla terra di costruire una felicità terrena, un equilibrio terreno, viene inesorabilmente infranto dopo i primi risultati, lasciando nell'uomo come contraccolpo, una sfiducia più accentuata e un pessimismo amaro più della morte.
Ciò che resta di valido è la buona volontà degli uomini di buona volontò, l'amore che si è messo nella costruzione, l'avvicinamento sempre più evidente al divino modello del Regno in cui ogni uomo è un uomo, e tutti gli uomini sono uguali; ma ... com'è possibile accontentare quest'uomo con le dimensioni della terra quando nel suo essere sono stati posti da Dio i terribili germi del divino, e stabilite dimenszioni infinitamente più grandi e più perfette come quelle del Regno di Dio? [...]
Qui sta il vero motivo dell'inquietudine, l'inconscia spinta alla ricerca della novità, il desiderio di andare al di là delle cose e bucare il muro dell'invisibile. Insomma  la verità più grande, la notizia più esaltante, la certezza più sconvolgente è questa: io non sono solo il "povero di Jhwh", io sono il "figlio di Jhwh". [...] 
Nato figlio dell'uomo, sono rinato, nella grazia, figlio di Dio.
Non è uno scherzo tutto ciò, e forma la radice di tutta la nostra grandezza e il motivo di ogni nostra speranza.

(Ogni giorno un pensiero - ed.AVE 2017; pag. 380; 19 dicembre - L'attesa) 

domenica 12 dicembre 2021

Un problema di comunicazione

Ogni giorno un pensiero, in compagnia di fratel Carlo.

riflessioni in gruppo giovani (foto di Federico Canullo)
Torna l'appuntamento con i pensieri di Carlo Carretto, dal testo "Ogni giorno un pensiero" edito dall'AVE a cura di Gian Carlo Sibilia nel 2017.

Non perdere più tempo a chiederti se Dio esiste.
Ci pensa il Reale a dirtelo in tutti i modi. Tutto l'esistere te lo ripete.
E se tu non lo vedi, vuol proprio dire che sei cieco, e se non lo senti, significa che sei sordo.
Non sforzarti più, è un lavoro inutile.
Cerca di toccarlo, e lo puoi toccare nell'amore.
Ama, e tutto diventa logico, facile, vero.
Lo puoi toccare direttamente nella notte della contemplazione, quando Lui si svela nella tua passività amorosa.
Lo puoi toccare indirettamente, servendo le creature in un servizio autentico e gratuito.
Mi ama.
Il problema di Dio è un problema di comunicazione. 
E la comunicazione si chiama Spirito Santo.

(Ogni giorno un pensiero - ed.AVE 2017; pag. 355; 12 dicembre - Basta) 

martedì 7 dicembre 2021

Ri-fiorire!

Buona festa dell'adesione!


La paura - con la quale abbiamo convissuto a lungo e che, ancora, sembra non volerci lasciare - certamente non aiuta a dire “Sì” al diffuso bisogno di amore in questo nostro tempo tormentato; anzi, alimenta la tentazione all’individualismo, che sempre ci affascina e trattiene ogni slancio di generosità stemperandolo nello sterile bilancio delle convenienze e dal calcolo.
Anche noi aderenti all’Azione Cattolica abbiamo, per questo, bisogno di ridire, soprattutto a noi stessi, le ragioni della speranza che Dio semina, testardo, nel cuore e nelle strade della vita di ognuno, invitandoci ad accettare che solo la fiducia aiuta a dire “Sì”: alla vita, al nostro essere “con tutti e per tutti”.
Questo “Sì” non è pronunciato una volta per tutte, ma ha bisogno, appunto, di essere rinnovato: nelle motivazioni, nelle forme, nel desiderio di abitare la storia come discepoli-missionari.
Lo sapeva bene Maria che, a partire da quel primo “Sì” all’angelo, ha reso tutta la sua vita terrena un continuo rinnovare il legame di docile fiducia nel Signore.
Tutti noi aderenti dell'Azione Cattolica, chiedendo in questo 8 dicembre 2021 a tutta la comunità diocesana di pregare con e per noi, ci affidiamo allora alla sua intercessione, in comunione con tutta l’associazione nazionale ed internazione, perché Maria possa ancora una volta aiutarci a rinnovare il nostro “Sì” imparando a scorgere nel seme che affonda nel terreno la promessa di un nuovo albero.
In questa ricorrenza, facendo propria l’iniziativa della Presidenza Nazionale vogliamo allora donare alle comunità parrocchiali un giovane albero, gesto concreto e allo stesso tempo simbolico che esprime il desiderio di guardare con speranza rinnovata il campo in cui siamo radicati perché vi si continui a seminare con cura e passione.
Ci impegniamo a custodirlo durante tutto l’inverno ormai prossimo, per poterlo poi piantare la prossima primavera come segno di responsabilità e cura locale e globale.
Buona festa dell'adesione a tutti!

domenica 5 dicembre 2021

Il Dio dell'impossibile

Ogni giorno un pensiero, in compagnia di fratel Carlo.



Un nuovo appuntamento con i pensieri di Carlo Carretto, dal testo "Ogni giorno un pensiero" edito dall'AVE a cura di Gian Carlo Sibilia nel 2017.

Faceva caldo quel giorno, quando Abramo era seduto vicino alle querce di Mamre.
Alzando gli occhi guardò. Ed ecco tre uomini in piedi. Gli stavano davanti. Appena li vide s'inginocchiò a terra e disse: "O Signore mio ..., non passare ti prego senza fermarti. Vi porterò un po' d'acqua, vi laverete i piedi, e vi riposerete all'ombra. Vi porterò un boccone, vi rifocillerete e poi andrete oltre. Non per caso, non per niente, siete passati oggi davanti a me".
Quant'è stupenda questa visione di Abramo alle Querce di Mamre! Ecco i tre uomini parlano, si riposano, si rifocillano e fissano Abramo che li guarda felice. Gli occhi dei tre sono gli occhi di uno solo! È il Signore! Sono gli occhi di chi, tempo prima, aveva chiesto a lui, al patriarca, di lasciare la sua terra, la terra di Ur, per la terra di Canaan. E lui l'aveva lasciata, era partito. Ora è un incontro più ravvicinato, più intimo. Signore cosa non mi hai dato? Tende, cammelli, tappeti, pecore, ricchezze ... Non mi hai dato però ciò che desidero di più e un giorno i miei averi passeranno ad un estraneo ed io morirò senza un discendente.
No, Abramo.... Tu avrai un figlio. [...]
E Abramo credette al Signore e ciò gli fu imputato a giustizia. [...]
Dio è il Dio dell'impossibile.

(Ogni giorno un pensiero - ed.AVE 2017; pag. 366; 5 dicembre - Il buio è necessario)

domenica 28 novembre 2021

Non ci sono misteri

Ogni giorno un pensiero, in compagnia di fratel Carlo.

Tramonto a Colleverde
(foto di Federico Canullo)


Ancora un appuntamento con i pensieri di Carlo Carretto, dal testo "Ogni giorno un pensiero" edito dall'AVE a cura di Gian Carlo Sibilia nel 2017.

È necessario il buio, l'oscurità della fede, per non essere feriti dalla troppa luce di Dio.
Per la mia natura d'uomo non c'è altra possibilità; e comprendo sempre più che la fede non è una misteriosa e crudele astuzia di un Dio che si nasconde senza dirmi il perché, ma è un velo necessario e insostituibile perché la mia scoperta di Lui avvenga gradatamente, rispettando le tappe di sviluppo della vita divina in me.
"Nessuno può vedere Dio senza morire", dice la Scrittura, nel senso che il vederlo faccia a faccia è solo una possibilità riservata a coloro che sono passati attraverso lo stadio della morte. [...]
In fondo, che cos'è la nostra vita quaggiù se non lo scoprire, il prendere coscienza , il penetrare, il contemplare, l'accettare, l'amare questo mistero di Dio, unica realtà che ci circonda e nella quale siamo immersi, come meteoriti nel cosmo senza fine? "Indio viviamo, ci muoviamo e siamo".
Non ci sono molti misteri; ce n'è uno sono, da cui tutto dipende e da cui non si può sfuggire.

(Ogni giorno un pensiero - ed.AVE 2017; pag. 355; 26 novembre - Il buio è necessario)

venerdì 26 novembre 2021

A tutto campo!

L'associazione si prepara al rinnovo dell'adesione


Come riportano gli orientamenti annuali 2021/2022, l'esperienza associativa rappresenta, specialmente in questo tempo, una "palestra di crescita e fraternità rivolta bene, una scuola di relazioni autentiche generatrici di senso di comunità, di responsabilità e attenzione ai fratelli".
Per questo torniamo, ogni anno, a manifestare concretamente, con il segno dell'adesione, il nostro sì alla vocazione laicale che, attraverso l'A.C., si fa speciale forma di ministerialità laicale.
Oggi è quanto mai necessario questo esercizio di corresponsabilità, in un momento in cui la subdola condizione di paura ed insicurezza indotta dall'epidemia sembra nutrire di egoismo la tentazione individualistica delle donne e degli uomini del nostro tempo.
Richiamare allora l'importanza a lasciare i nostri occhi "Fissi su di Lui", come proveremo a fare insieme domenica 28 novembre alle ore 16:00 presso la chiesa del Buon Pastore di Macerata con la Lectio Divina di inizio Avvento guidata da don Ugo Ughi, può aiutarci ad avere uno sguardo rinnovato, capace di abbracciare "A tutto campo" l'umanità che cerca, anche inconsapevolmente, di tornare alla casa del Padre.
Per tutti mettiamo anche qui a disposizione il sussidio per preparare una veglia di preghiera in preparazione della festa dell'adesione del prossimo 8 dicembre. 

domenica 21 novembre 2021

Fissi su di Lui

Torna l'appuntamento con la lectio divina di inizio Avvento 

Gesù ritornò in Galilea con la potenza dello Spirito Santo e la sua fama si diffuse in tutta la regione. Insegnava nelle loro sinagoghe e tutti ne facevano grandi lodi. Si recò a Nazareth, dove era stato allevato; ed entrò, secondo il suo solito, di sabato nella sinagoga e si alzò a leggere. Gli fu dato il rotolo del profeta Isaia… Poi arrotolò il volume, lo consegnò all'inserviente e sedette. Gli occhi di tutti nella sinagoga stavano fissi sopra di lui”.
Questo passo del Vangelo di san Luca è l’icona del percorso di formazione annuale, tutto concentrato sullo sguardo, dell’Azione Cattolica, che invita a partecipare domenica 28 novembre alle ore 16.00 presso la parrocchia ‘Buon Pastore’ di Collevario a Macerata, alla ‘Lectio Divina’, dopo due anni di pausa pandemica, con don Ugo Ughi, già vice assistente generale dell’associazione.
Un invito a lasciare gli occhi ‘Fissi su di Lui’, perché questo tempo ci ha fatto riscoprire quanto conta la fisicità nelle relazioni: obbligati dalla pandemia al distanziamento, il viso coperto dalla mascherina, abbiamo imparato a concentrare gran parte della nostra comunicazione sugli occhi, a caricare i nostri sguardi di tutti quei gesti che non potevamo più fare: un abbraccio, una carezza, una parola d’amore e di conforto.
In questo tempo di solitudine abbiamo imparato a tenere gli occhi fissi su Gesù che con la sua vita e con la sua Parola, ce lo ha insegnato. Gesù, infatti, guarda tutti negli occhi e stabilisce una relazione personale: è uno sguardo accogliente e misericordioso. Lo sguardo di Gesù non condanna, perché ogni uomo e ogni donna, con tutto il proprio carico di fragilità e insicurezze, è sempre prezioso agli occhi di Dio.
Chiedendoci di tenere gli occhi fissi su di Lui, Gesù ci rende capaci di vedere in ogni persona un figlio di Dio da sempre amato, con la consapevolezza che il suo sguardo cambia il nostro modo di vedere la realtà, ma soprattutto le persone che abbiamo accanto: è una questione di sguardi.
Nel raccomandare sempre il rispetto delle consuete norme di cautela contro la diffusione del contagio (uso della mascherina, mantenimento della distanza interpersonale) ricordiamo che sarà possibile assistere all'evento anche a chi non può essere presente, collegandosi con il canale Youtube della parrocchia Buon Pastore di Collevario.

La vocazione di tutti

Ogni giorno un pensiero, in compagnia di fratel Carlo.

Piani di Ragnolo (foto di Federico Canullo)

Un nuovo appuntamento con i pensieri di Carlo Carretto, dal testo "Ogni giorno un pensiero" edito dall'AVE a cura di Gian Carlo Sibilia nel 2017.

Che cosa trovi scritto nella legge? "Amerai il Signore Dio tuo con tutto il cuore, con tutte le forze, con tutta la mente". "Amerai il prossimo tuo come te stesso".
Fa' questo e vivrai.
Per possedere la vita che è Dio stesso bisogna amare. È la vocazione di tutti e la mia vocazione. L'ho chiesta al Signore, la chiedo, la richiederò: voglio realizzarla in me. Voglio soffrire tutte le volte che mi allontano dalla preghiera, da Lui. Ecco il dono che gli ho chiesto, che mi deve dare nel suo amore. Dio, Dio mio, fammi conoscere sempre la tua volontà; poi fammela ardentemente desiderare; e poi concedimela affinché tu sia glorificato in essa.

(Ogni giorno un pensiero - ed.AVE 2017; pag. 350; 21 novembre - La tua volontà)

venerdì 19 novembre 2021

Fare memoria con gratitudine

L’Azione Cattolica ricorda i defunti


Oggi è un giorno di memoria del passato, un giorno per ricordare coloro che hanno camminato prima di noi, che ci hanno anche accompagnato, ci hanno dato la vita. Ricordare, fare memoria. La memoria è ciò che fa forte un popolo, perché si sente radicato in un cammino, radicato in una storia, radicato in un popolo. La memoria ci fa capire che non siamo soli, siamo un popolo: un popolo che ha storia, che ha passato, che ha vita… Non è facile fare memoria. Noi, tante volte, facciamo fatica a tornare indietro col pensiero a quello che è successo nella mia vita, nella mia famiglia, nel mio popolo… Ma oggi è un giorno di memoria, la memoria che ci porta alle radici: alle mie radici, alle radici del mio popolo”.
Partendo dall’omelia di papa Francesco nel cimitero ‘Laurentino’ di Roma nel 2018 l’Azione Cattolica Italiana della diocesi di Macerata ha scelto di proporre una celebrazione eucaristica per commemorare i defunti dell’associazione giovedì 18 novembre alle ore 18.30 in tre chiese delle vicarie diocesane: a Macerata nella chiesa di Santa Croce; a Recanati nella chiesa di San Francesco ed a Tolentino nella chiesa della Santa Famiglia, con l'intento di dare inizio ad una nuova "tradizione".
La commemorazione dei fedeli defunti appare già nel secolo IX, in continuità con l’uso monastico del secolo VII di consacrare un giorno completo alla preghiera per tutti i defunti. Amalario, nel secolo IX, poneva la memoria di tutti i defunti successivamente a quelli dei santi che erano già in cielo. E’ solo con l’abate benedettino sant’Odilone di Cluny che questa data fu dedicata alla commemorazione di tutti i fedeli defunti, per i quali già sant’Agostino lodava la consuetudine di pregare anche al di fuori dei loro anniversari, proprio perché non fossero trascurati quelli senza suffragio.
Ricordare i defunti vuol dire dare spazio alla speranza cristiana, come ha concluso il papa nell’omelia: “La nostra speranza è in Cielo, la nostra speranza è ancorata lì e noi, con la corda in mano, ci sosteniamo guardando quella riva del fiume che dobbiamo attraversare” e l'associazione ha voluto viverlo nella gratitudine per tutti i suoi aderenti che, negli anni, sono rinati dalla Speranza alla gioia senza fine.

domenica 14 novembre 2021

Il volto di Dio

Ogni giorno un pensiero, in compagni di fratel Carlo.

Barcaiolo del Mincio
(http://www.fiumemincio.it/proposte.htm)


Un nuovo appuntamento con i pensieri di Carlo Carretto, dal testo "Ogni giorno un pensiero" edito dall'AVE a cura di Gian Carlo Sibilia nel 2017.

C'è una storia che mi piace perché spiega bene come vanno queste cose sull'amore, ed è la storia di san Cristoforo. Questo gigante pagano, convertito da un eremita e messosi alla sua scuola, ha difficoltà a pregare, a "sentire Dio" nella preghiera. Non riesce a resistere per ore e ore a recitare salmi e si inquieta col suo maestro: "Quando mi fai vedere il volto di Dio?". L'eremita capisce che sottomettere il suo allievo immaturo alle durezze e all'aridità della preghiera è troppo presto per lui e gli facilita il compito con un programma più umano.
"Mettiti qui su questo fiume pericoloso e, con la tua forza da gigante trasporta all'altra riva i pellegrini che passano". Sembra voler dire al suo apprendista: "Il volto di Dio ti è ancora oscuro nella fede nuda, lo troverai più facilmente nel volto degli uomini che servirai".
E il pagano cominciò a servire gli uomini.

(Ogni giorno un pensiero - ed.AVE 2017; pag. 343; 14 novembre - Il volto di Dio)

giovedì 11 novembre 2021

Stupore

Il secondo appuntamento per gli educatori e catechisti

Siamo giunti ormai al secondo appuntamento del percorso di formazione “Su misura” per tutti gli animatori, educatori e catechisti proposto dall’Azione Cattolica Ragazzi diocesana nel nuovo anno associativo.
Dopo l'incontro coinvolgente con suor Cinzia Fiorini lo scorso 3 ottobre la seconda tappa si svolgerà domenica 14 Novembre, sempre presso le sale della parrocchia Collevario - Buon Pastore di Macerata alle ore 15.30.
Anche questa volta ci lasceremo "STUPIRE", non dagli effetti speciali, ma dalla bellezza dell'incontro, come sempre d'altronde!
Ci accompagnerà Lorenzo Felici, presidente diocesano dell'Azione Cattolica di San Benedetto del Tronto e membro dell'equipe nazionale ACR.
Come mancare allora? 
La "sartoria" aspetta tutti gli educatori e catechisti della diocesi, per farsi prendere le misure e indossare l'abito fatto su misura per noi! 

domenica 7 novembre 2021

La pienezza

Ogni giorno un pensiero, in compagnia di fratel Carlo.

Faggeta di Canfaito (Foto di Federico Canullo)

Torna l'appuntamento con i pensieri di Carlo Carretto, dal testo "Ogni giorno un pensiero" edito dall'AVE a cura di Gian Carlo Sibilia nel 2017.

Il viaggio è lungo e si chiama esodo.
E l'esodo è il cammino che fa l'uomo per imparare nell'esperienza i gusti di Dio.
È la scuola di Dio, è l'apprendistato al Regno, è la maturazione del figlio a divenire come il Padre.
Tutta la vita è un esodo. 
È molto più lungo del tempo trascorso sotto il sole e su questa terra ... molto più lungo.
L'esodo, per l'uomo, comprende spazi molto più vasti.
Sulla terra l'uomo ha appena il tempo di nascere, come un chicco di grano che fa spuntare di un centimetro il germe. Poi viene la morte fisica che interrompe l'esperienza terrena, ma il germe continua per la sua strada, come per il grano, che deve crescere alto un metro. Poi la spiga che, per me, è la pienezza del Regno, il raccolto da mettere nel granaio, come dice il Vangelo.

(Ogni giorno un pensiero - ed.AVE 2017; pag. 336; 7 novembre - La scuola di Dio)

 

giovedì 28 ottobre 2021

Il lavoro quotidiano ...

A Tolentino il lavoro al centro di un incontro

Dalla conclusione della Settimana sociale dei cattolici è arrivato un chiaro segnale per attivare ‘buone’ pratiche per far ripartire il mondo del lavoro, perché “il cambiamento non avviene solo dall’alto, ma è fondamentale il concorso della nostra conversione negli stili di vita come singoli cittadini e come comunità”.
Infatti nel messaggio ai partecipanti alla Settimana Sociale dei cattolici ancora il papa ha invitato a mettere al centro il lavoro con un auspicio di svolta: “La svolta verrà solo se sapremo formare le coscienze a non cercare soluzioni facili a tutela di chi è già garantito, ma a proporre processi di cambiamento duraturi, a beneficio delle giovani generazioni.
Tale conversione, volta a un’ecologia sociale, può alimentare questo tempo che è stato definito ‘di transizione ecologica’, dove le scelte da compiere non possono essere solo frutto di nuove scoperte tecnologiche, ma anche di rinnovati modelli sociali. Il cambiamento d’epoca che stiamo attraversando esige un obbligo di svolta”.
Protagonisti di questo passaggio sono stati i giovani, che hanno redatto il ‘Manifesto dell’Alleanza’, che consiste in un ‘esperimento politico di comunità’: “Il manifesto è un messaggio di speranza che si basa su impegni concreti di alleanze per la transizione ecologica, economica e sociale integrale, speranza e impegni che ci fanno riscoprire fratelli e sorelle”.
Nel manifesto si sottolinea la necessità della partecipazione per valorizzare la comunità locale attraverso alleanze tra cittadini: “Incrementiamo la partecipazione ai processi di valorizzazione delle comunità locali per il bene comune. Creiamo alleanze tra cittadine e cittadini per generare processi di corresponsabilità. Riscopriamo la diversità come profonda ricchezza da custodire. I cittadini siano i primi alleati della pubblica amministrazione per rigenerare spazi verdi e donare nuova vita agli immobili in disuso”.
Prendendo spunto da queste conclusioni l’Azione Cattolica Italiana invita tutti ad una riflessione/catechesi sul lavoro, che si terrà presso la parrocchia ‘Santa Famiglia’ di Tolentino venerdì 29 ottobre alle ore 21.15 nel rispetto della normativa antiCovid19.

lunedì 20 settembre 2021

Su misura di te

L'ACR riparte dagli educatori!


L’Azione Cattolica Ragazzi diocesana riparte nel nuovo anno associativo con una proposta “Su misura” per tutti gli animatori e catechisti.
L’appuntamento è per domenica 3 Ottobre presso le sale della parrocchia Collevario - Buon Pastore di Macerata alle ore 15.30.
Dopo un momento di accoglienza iniziale Suor Cinzia Fiorini, Assistente Regionale di ACR, ci accompagnerà nella preghiera e riflessione sull’icona biblica dell’anno, il Vangelo di Luca, capitolo 4, versetti 14 - 21, per mantenere, in questo nuovo anno, lo sguardo fisso su Gesù.
A seguire saremo guidati alla scoperta della proposta annuale dell’ACR: Su misura per te! Sotto la cornice di una sartoria, un luogo fisico in cui si realizzano abiti ma anche e soprattutto un laboratorio artigianale dove si esprime l'arte del creare, i ragazzi saranno invitati a riscoprirsi opere uniche e originali con tutte le caratteristiche e peculiarità , grazie alle quali viene progettato qualcosa di unico e irripetibile. Nella sartoria prende forma la novità, grazie all’opera del Sarto, il Signore Gesù, che crea sempre abiti confezionati su misura e mai copie di altri. Il terzo e ultimo momento vedrà i partecipanti all’opera nell’attività “Di che stoffa sei fatto?” come occasione di condivisione e ascolto.
Tutto il consiglio ACR aspetta con gioia di potersi incontrare con gli educatori e catechisti! Coraggio allora, non resta che entrare in sartoria, farsi prendere le misure e indossare l'abito fatto su misura per noi!

giovedì 16 settembre 2021

Il lavoro dopo la pandemia

All'Abbadia di Fiastra un convegno promosso dal MLAC

Durante il 2020 la pandemia ha sconvolto i mercati del lavoro a livello globale. Le conseguenze a breve termine sono state improvvise e spesso gravi: milioni di persone sono state messe in aspettativa o hanno perso il lavoro, e altre si sono rapidamente adattate a lavorare da casa mentre gli uffici chiudevano. Molti altri lavoratori sono stati ritenuti essenziali e hanno continuato a lavorare negli ospedali e nei negozi di alimentari, sui camion della spazzatura e nei magazzini, ma sotto nuovi protocolli per ridurre la diffusione del nuovo coronavirus.
Nei mesi scorsi la McKinsey Global Institute (Mgi) ha pubblicato un rapporto sul futuro del lavoro dopo il COVID-19 per valutare l'impatto duraturo della pandemia sulla domanda di lavoro, il mix di occupazioni e le competenze della forza lavoro richieste in otto paesi con diversi modelli economici e di mercato del lavoro: Cina, Francia, Germania, India, Giappone, Spagna, Regno Unito e Stati Uniti. Insieme, questi otto paesi rappresentano quasi la metà della popolazione globale e il 62% del PIL.
Durante la pandemia, il virus ha disturbato più gravemente le ‘arene’ con i più alti punteggi complessivi di prossimità fisica: assistenza medica, cura della persona, servizio clienti in loco, tempo libero e viaggi. E anche lungo termine, è probabile che anche queste aree di lavoro saranno le più sconvolte, anche se la prossimità non è l'unica spiegazione.
Il Covid ha accelerato tre grandi tendenze che riconfigureranno il lavoro anche dopo che la pandemia si sarà affievolita: il lavoro a distanza e le riunioni virtuali probabilmente continueranno, anche se meno intensamente rispetto al picco della pandemia. Considerando solo il lavoro a distanza che può essere fatto senza perdita di produttività, MGI sostiene che circa il 20-25% della forza lavoro nelle economie avanzate potrebbe lavorare da casa da tre a cinque giorni a settimana. Inoltre il Covid spingerà verso l’adozione più rapida dell’automazione e dell’Intelligenza Artificiale, specie nelle aree di lavoro con più elevata vicinanza fisica. Il mix di occupazioni può cambiare, con una bassa crescita nei ruoli a basso stipendio.
Per questo la prossima settimana sociale dei cattolici, che si svolgerà nel mese di ottobre a Taranto, ha evidenziato che ‘tutto è connesso’: “Le drammatiche vicende della pandemia hanno messo ancora di più in evidenza che ambiente, lavoro e salute sono strettamente collegati… L’emergenza COVID-19 - unitamente alle decisioni sul Recovery Fund prese dall’Unione europea - rappresenta un’occasione unica per accelerare in positivo il cambiamento del paradigma economico basato sulla convinzione che ‘ci si salva solo insieme’”.
Per questo, in occasione del 50^ anniversario, il MLAC (Movimento Lavoratori di Azione Cattolica) organizza all’Abbadia di Fiastra, sabato 19 settembre alle ore 10 un incontro sul tema ‘Il lavoro dopo la pandemia’, con il direttore di Avvenire, Marco Tarquinio, il presidente nazionale delle Acli, Emiliano Manfredonia, ed il sociologo Massimiliano Colombi, a cui si può partecipare muniti di green pass.

mercoledì 1 settembre 2021

E' ancora estate!

All'Abbazia di Fiastra l'ultima tappa dell'‘E-state al chiostro’ 


Questa ‘caldissima’ estate si sta concludendo e l’Azione Cattolica diocesana, martedì 7 settembre, propone all’Abbadia di Fiastra l’ultimo appuntamento dell’iniziativa ‘E-state al chiostro’: incontrarsi per dialogare, rigenerarsi, mangiare insieme… I volti contano più delle parole. 
Un’iniziativa, che ha percorso i conventi della diocesi a Recanati ed a Cingoli, facendo riscoprire le bellezze dimenticate del territorio, attraverso i chiostri, che al loro centro hanno un pozzo, da cui attingere l’acqua: “L’acqua è da sempre un potentissimo elemento simbolico, sorgente di vita o di dissoluzione nei miti della Creazione e del diluvio universale e le fonti, dove l’acqua esce dal sottosuolo, sono luoghi sacri per eccellenza, ponti tra l’aldilà e l’aldiquà”, come ha detto il prof. Stefano D’Amico.
L’itinerario si conclude martedì 7 settembre, con ritrovo dalle ore 19.00 con cena insieme al sacco, all’Abbazia di Fiastra, fondata dai monaci cistercensi, con una riflessione della presidente della cooperativa ‘La Meridiana’, Miria Salvucci, e dal prof. Stefano Della Ceca, sul messaggio della Conferenza Episcopale Italiana per la 16^ Giornata del Creato: “Il bene comune diventa bene comune globale perché abbraccia anche la cura della casa comune. Occorre un discernimento attento per cercare assieme come realizzarlo, in uno stile sinodale che valorizzi a un tempo competenza e partecipazione, che sappia essere attento alle nuove generazioni. Si apra al futuro”.
La riflessione, sollecitata dall’Azione Cattolica, è un invito a leggere i ‘segni dei tempi’ della transizione ecologica attraverso l’opera dei monaci: “La transizione ecologica è insieme sociale ed economica, culturale e istituzionale, individuale e collettiva, ma anche ecumenica e interreligiosa... Ciascuno deve sentirsi coinvolto in un progetto comune, perché avvertiamo come fallimentare l’idea che la società possa migliorare attraverso l’esclusiva ricerca dell’interesse individuale o di gruppo”.
Proprio questa transizione ecologica era stata attuata secoli prima dai cistercensi. Per questo evento l’Azione Cattolica raccomanda ai partecipanti il rispetto delle norme anticovid 19 vigenti ed una particolare attenzione alle disposizioni in materia di distanziamento interpersonale.

domenica 1 agosto 2021

La sintesi

Ogni giorno un pensiero, in compagnia di fratel Carlo.



Musoleo di Santa Costanza - Roma

Un nuovo appuntamento con i pensieri di Carlo Carretto, dal testo "Ogni giorno un pensiero" edito dall'AVE a cura di Gian Carlo Sibilia nel 2017.

Troppo sovente pensiamo che la vita consista nell'agitarsi e che la preghiera consiste nel ritirarsi da qualche parte e dimenticare tutto del nostro prossimoe della nostra situazione umana. Questo è falso: questo è calunniare la la vita e calunniare la preghiera.
Se ci sono dei momenti o dei periodi in cui, per stabilire un rapporto personale con Dio, creiamo in noi un isolamento, un oblio, sappiamo che sarà Lui stesso a ricordarci i fratelli e a inviarci ad essi per realizzare, in solidarietà con loro, il nostro amore.
È Dio stesso incarnato nel Cristo, l'espressione più alta e vivente dell'amore, che ha dato a ciascuno di noi e alla sua Chiesa il comandamento dell'amore del prossimo come suo comandamento: "Amatevi come io vi ho amato", cioé fino al sacrificio totale di sé.
Bisogna trasformare la propria vita in un dono di sé. Da quel momento diventa preghiera e io realizzo di colpo la sintesi, faccio l'unità del mio essere, penetro il reale. Chi è in posizione di dono è nella perfezione, diventa invulnerabile, è luce. 

(Ogni giorno un pensiero - ed.AVE 2017; pag. 235; 2 agosto - Preghiera e vita) 

domenica 25 luglio 2021

Il divenire delle cose

Ogni giorno un pensiero, in compagnia di fratel Carlo.



Garage a Trastevere
Torna l'appuntamento con i pensieri di Carlo Carretto, dal testo "Ogni giorno un pensiero" edito dall'AVE a cura di Gian Carlo Sibilia nel 2017.

La morte interessa non solo l'ultimo giorno della nostra vita umana, ma ogni giorno del nostro vivere.
Ogni istante del nostro esistere contiene in sé una dolorosa realtà di morte e, a motivo della risurrezione di Cristo, una vera ed autentica esplosività di risurrezione. [...]
Sì, il binomio morte-vita, che riceve dalla morte e risurrezione di Cristo il suo sigillo, la spiegazione, la sua pienezza, la sua irruzione nel Regno, è senza alcun dubbio la chiave di volta di tutti i perché che ci assillano e la giusta risposta alle contraddizioni del cuore umano.
Morte e vita significano, prese insieme e specie nel loro urto, il divenire delle cose, l'evoluzione perenne della creazione, i salti succesivi della vita, i giorni splendenti della Genesi, il modo di procedere da parte di Dio per generare suo figlio e trasmettergli la sua esperienza d'amore.
Il nostro morire alla terra è il punto di nascita di un modo di essere superiore che si chiama vita divina in noi. 

(Ogni giorno un pensiero - ed.AVE 2017; pag. 226; 25 luglio - Morte e vita) 

giovedì 15 luglio 2021

E-State al Chiostro

Appuntamenti estivi di spiritualità conviviale


L’estate si è ‘accesa’ con un po’ di calura ed è sempre più difficile trovare un po’ di refrigerio; per questo l’Azione Cattolica diocesana propone un nuovo modo di affrontare questa stagione con una nuova iniziativa: ‘E-state al chiostro’ per incontrarsi, rigenerarsi e mangiare insieme.
Dopo la passeggiata alla scoperta delle fonti di Macerata, ‘Tra arte e fede: se l’estate ti ‘asseta’, torna alle Fonti’, l’Azione Cattolica della diocesi di Macerata offre una nuova occasione per vivere questo tempo attraverso un denominatore comune, che è l’acqua.
Infatti, dopo la passeggiata tra le fonti della città di Macerata, l’associazione diocesana offre un’ulteriore occasione di scoprire le bellezze del territorio con visite a tre chiostri del territorio diocesano, che nel loro punto centrale aveva un pozzo, dove attingere acqua: “L’acqua è da sempre un potentissimo elemento simbolico, sorgente di vita o di dissoluzione nei miti della creazione e del diluvio universale, e le fonti, dove l’acqua esce dal sottosuolo, luoghi sacri per eccellenza, ponti tra l’Aldilà e l’aldiquà”, come ha sottolineato il prof. Stefano D’Amico.
Ecco allora tre appuntamenti per ‘incontrarsi, rigenerarsi e mangiare insieme’ con ritrovo alle ore 19.00, a cui seguirà la scoperta del luogo; dopo la cena ci sarà un incontro con un ospite ‘speciale’, che allieterà la serata con qualche aneddoto particolare. 
Si inizierà questo percorso martedì 27 luglio visitando il convento dei Frati Cappuccini a Recanati, fondato nel 1557, lungo la via che conduce a Loreto.
Mercoledì 4 agosto l’Azione Cattolica italiana invita invece alla Collegiata di sant’Esusperanzio di Cingoli, fondata nel 1139 dai monaci di Fonte Avellana: sant’Esusperanzio nacque a Cartagine e fu vescovo a Cingoli.
L’itinerario si concluderà, martedì 7 settembre, all’Abbadia di Fiastra, fondata dai monaci circestensi, riflettendo sul messaggio della Cei per la 16^ giornata del creato: “Il bene comune diventa bene comune globale perché abbraccia anche la cura della casa comune. Occorre un discernimento attento per cercare assieme come realizzarlo, in uno stile sinodale che valorizzi a un tempo competenza e partecipazione, che sappia essere attento alle nuove generazioni. Si apra al futuro”.
Per i tre eventi l’Azione Cattolica raccomanda ancora ai partecipanti il rispetto delle norme anticovid 19 vigenti ed una particolare attenzione alle disposizioni in materia di distanziamento interpersonale.

domenica 11 luglio 2021

Un cieco slancio di amore

Ogni giorno un pensiero, in compagnia di fratel Carlo.



Santo Sepolcro - 2012
Ancora un appuntamento con i pensieri di Carlo Carretto, dal testo "Ogni giorno un pensiero" edito dall'AVE a cura di Gian Carlo Sibilia nel 2017.

Ecco lo stato più alto della preghiera: esser bimbi nelle braccia di Dio. Tacere, amare, godere.
E se, per questa benedetta voglia di dir qualcosa, di far qualcosa, proprio ti è necessario aprir la bocca, allora fa' così: scegli una parola, una piccola frase che esprima bene il tuo amore per Lui; e poi ripetila, ripetila con pace, senza cercar di formulare pensieri, senza muoverti, ridotto a un piccolo punto amante dinanza a Dio Amore.
E, trasformata questa parola o questa frase in un dardo d'acciaio, simbolo del tuo amore, batti, batti contro la spessa nube dell'inconoscenza di Dio.
Non distrarti, qualunque cosa avvenga. Caccia via anche i buoni pensieri; non servono a nulla.
Il grado superiore della contemplazione, qual si può ottenere in questa vita, risiede tutto intero in questa oscurità e nube d'inconoscenza e con uno slancio d'amore e uno sguardo cieco si portano sull'essere nudo di Dio, in Lui stesso e di Dio solo.
Un cieco slancio d'amore che si porta su Dio, considerato in Lui stesso, e che preme segretamente sulla nube dell'inconoscenza è più profittevole alla tua anima, più nobile di qualsiasi altro esercizio.
Questo fratello, è il mio augurio, sintesi di tutti doni che il deserto mi ha fatto. 

(Ogni giorno un pensiero - ed.AVE 2017; pag. 214; 13 luglio - Nelle braccia di Dio) 

domenica 4 luglio 2021

La profezia più importante

Ogni giorno un pensiero, in compagnia di fratel Carlo.



Deserto presso Gerusalemme - 2012
Un nuovo appuntamento con i pensieri di Carlo Carretto, dal testo "Ogni giorno un pensiero" edito dall'AVE a cura di Gian Carlo Sibilia nel 2017.

Dio è mio padre.
Queste semplici parole sono la proclamazione della più importante profezia che riguarda l'uomo e la risposta a tutti gli interrogativi posti al mistero della vita rivelatasi su questo piccolo pianeta chiamato Terra.
Tale profezia aleggia su tutta la creazione, risponde a tutti i quesiti, placa ogni sete, riempie ogni speranza, giustifica ogni attesa, illumina l'oscurità: dice chi è l'uomo.
Chi crede in essa è nella luce, chi non crede resta nella tenebre.
Chi spera in essa è nella gioia, chi non spera in essa è nell'angoscia. Chi ama essa è nella vita, chi non ama è nell'ombra di morte.
Quale significato può avere la paternità dell'uomo se il suo destino è il nulla? [...] 
Forse che il fuoco dell'Amore si spegnerà nell'abbraccio col gelo infinito del limite?
No.
Il cuore del povero l'ha sentito da sempre e nella profezia della paternità di Dio [...] ha posto la sua forza di vivere, il suo coraggio di attendere. 

(Ogni giorno un pensiero - ed.AVE 2017; pag. 197; 5 luglio - Predestinati) 

domenica 27 giugno 2021

Il mio posto

Ogni giorno un pensiero, in compagnia di fratel Carlo.


bazar di Gerusalemme - 2012
Ancora un appuntamento con i pensieri di Carlo Carretto, dal testo "Ogni giorno un pensiero" edito dall'AVE a cura di Gian Carlo Sibilia nel 2017.

Quando ero partito per la prima volta per l'Africa per farmi Piccolo Fratello di Gesù, avevo vissuto qualche tempo ad Algeri. Mi ricordo che nelle viuzze della Kasba, sul mezzogiorno, avevo notato il formarsi di una lunga fila di straccioni accanto ai marciapiedi di un caseggiato solido come una fortezza. Ogni povero aveva una gavetta.
Vidi aprirsi una porta e comparire una suora tutta bianca con due grandi cornette bianche e, vicino, un'enorme marmitta fumante. Era l'ora della distribuzione quotidiana dell'elemosina ed ogni povero partiva con una pagnotta e la minestra calda.
Cercavo il mio posto in mezzo a tutta quella povertà. Avevo abbandonato la mia patria spinto dal desiderio di  svuotarmi per darmi al mio Dio, di cercare tra i poveri il volto crocifisso di Gesù, di far qualcosa per i miei fratelli più derelitti e disprezzati, per trovare in essi e nell'amore per essi più rapidamente l'unioine vitale per l'Eterno.
Che cosa dovevo fare dunque? [...] Cercai il posto di colui che mi aveva attirato in Africa, il padre De Foucauld.
Tutto piccolo, tutto umile con la gavetta in mano, lo trovai in fondo alla fila. Sorrideva con discrezione come se volesse scusarsi di essere anche lui lì ad imbrogliare il terreno ed a complicare le cose. [...] Capivo che anche il mio posto era là e che avrei cercato di seguire la turba restando mescolato ad essa. 

(Ogni giorno un pensiero - ed.AVE 2017; pag. 197; 27 giugno - Il mio posto) 

martedì 22 giugno 2021

Ed ecco la nuova presidenza nazionale AC!

Definitivamente concluso il percorso assembleare.

Dopo la nomina, lo scorso 27 maggio, da parte del Consiglio permanente della Cei di Giuseppe Notarstefano a Presidente nazionale dell’Azione cattolica italiana per il triennio 2021-2024 sulla base di una terna di nomi presentata dal Consiglio nazionale di Ac, lo stesso Consiglio, sabato 19 giugno, ha eletto la nuova Presidenza nazionale che risulta così composta:
Giuseppe Notarstefano, Presidente nazionale, diocesi di Palermo;
Anna Maria Bongio, responsabile nazionale Acr, diocesi di Como;
Lorenzo Zardi, vicepresidente per il settore Giovani, diocesi di Imola;
Emanuela Gitto, vicepresidente per il settore Giovani, diocesi di Messina-Lipari-S. Lucia del Mela;
Paola Fratini, vicepresidente per il settore Adulti, diocesi di Fiesole;
Michele Tridente, segretario generale, diocesi di Tursi-Lagonegro;
Lucio Turra, amministratore nazionale, diocesi di Vicenza.
Alla Presidenza appena eletta, si aggiungono i segretari dei movimenti, già eletti precedentemente dai loro Congressi nazionali e ratificati dal Consiglio, che sono: Lorenzo Pellegrino, segretario nazionale Msac, diocesi di Otranto e Tommaso Marino, segretario nazionale Mlac, diocesi di Torino.
Ci stringiamo affettuosamente intorno a tutti loro che con generosità hanno dato la propria disponibilità per il servizio associativo.

domenica 20 giugno 2021

Credere

Ogni giorno un pensiero, in compagnia di fratel Carlo.

Torna l'appuntamento con i pensieri di Carlo Carretto, dal testo "Ogni giorno un pensiero" edito dall'AVE a cura di Gian Carlo Sibilia nel 2017.

[...] La notte oscura mi insegna a credere perché il solo capire è piccola cosa, indegna dell'amore; capire è cosa umana, credere è cosa divina.
Quando capisco afferro la Terra, quando credo afferro il Cielo.
Quando capisco medito, quando credo contemplo.
Quando capisco sono al di qua, quando credo sono al di là.
E la stessa natura delle cose che viene superata dalla fede.
La contemplazione diviene l'attività dell'anima avvinta da Dio.
"Non pensarci più", mi ha detto, "ora cammineremo mano nella mano.
Non ricordate più le cose passate.
Non pensate più alle cose antiche.
Ecco faccio una cosa nuova.
Proprio ora germoglia, ma non ve ne accorgete?"

(Ogni giorno un pensiero - ed.AVE 2017; pag. 188; 19 giugno - Io sono con te) 

domenica 13 giugno 2021

la carità ci sospinge

Ogni giorno un pensiero, in compagnia di fratel Carlo.

Un nuovo appuntamento con i pensieri di Carlo Carretto, dal testo "Ogni giorno un pensiero" edito dall'AVE a cura di Gian Carlo Sibilia nel 2017.

La visione del male ci ha rattristato, scandalizzato; la compassione per l'uomo, specie se innocente, ci ha angosciato.
Che cosa ne deduciamo da tutto ciò?
La risposta è semplice: tocca a noi agire.
Le cose ci chiamano, la carità ci sospinge.
Si direbbe che tutto è fatto per impegnare la nostra vita all'azione.
La vista della turpitudine, la compassione per l'uomo che soffre, il disordine che vediamo attorno a noi non ci possono lasciare nel disinteresse.
Ecco cosa ha scritto Francesco d'Assisi già ai suoi tempi:
"Signore... fa' di me uno strumento della tua pace:
dove c'è l'odio, ch'io porti l'amore
dove c'è offesa, ch'io porti il perdono
dove c'è discordia, ch'io porti l'unione
dove c'è l'errore, ch'io porti verità
dove c'è il dubbio, ch'io porti la fede
dove c'è la disperazione, ch'io porti la speranza
dove c'è tenebra, ch'io porti la luce
dove c'è tristezza, ch'io porti la gioia".
Non è poco, e la nostra esistenza può davvero illuminarsi di una vita di luce sfolgorante.

(Ogni giorno un pensiero - ed.AVE 2017; pag. 170; 13 giugno - La carità sospinge) 

sabato 12 giugno 2021

Ai soci dell'Azione cattolica ...

La lettera inviata a tutti gli aderenti da Giuseppe Notarstefano

Caro,
sono i primi giorni del mio nuovo servizio all'Azione cattolica e alla Chiesa e mi sono chiesto da dove partire. Ecco, scelgo di partire dal valore grande di questa associazione nella quale sono cresciuto, mi sono formato come uomo e come cristiano: le persone. Tu sei, noi insieme siamo il valore grande dell’Azione cattolica ed è con te che io desidero affrontare il prossimo tratto di strada, guardando avanti con Speranza.
Come ha detto Papa Francesco ai membri del Consiglio nazionale lo scorso 30 aprile – e parlava tramite loro a tutta l’associazione - dobbiamo dedicarci alle comunità locali come discepoli-missionari docili allo Spirito, assumendo la responsabilità dell’annuncio, dell’ascolto del territorio sentendone i bisogni e intrecciando relazioni fraterne; non per occupare spazi ma per avviare processi. Un mandato semplice e rivoluzionario che attende ogni nostra energia, pur nella consapevolezza che l’agire appartiene al Signore.
Ecco ho interrotto la tua giornata solo per un saluto che volevo fosse assolutamente personale; ora torniamo ai nostri impegni, abbracciati da una famiglia che è l’Azione cattolica, inseriti in una comunità che è la Chiesa, per essere sale della terra e fermento di vita nuova.
Saluto e ringrazio te e tutti i soci; e ti chiedo di portare il mio affettuoso saluto agli amici che magari non aderiscono all’Ac ma condividono con te il cammino nella comunità parrocchiale e a quanti, insieme a te, si impegnano per costruire una città più giusta e un mondo più fraterno e solidale.
Vorrei che il filo della nostra comunicazione non si interrompesse: potrai contattarmi scrivendo a segreteria.presidente@azionecattolica.it.
Dio dica sempre bene di ciascuno di noi.
Giuseppe Notarstefano
Presidente nazionale

lunedì 7 giugno 2021

Grazie Giulia!

A pochi mesi di distanza da Ruggero anche Giulia torna alla casa del Padre.
di Antonella Monteverde


Il mio primo pensiero, dopo la notizia della morte di Giulia, è stato: «…siete nati insieme ed insieme starete per sempre» (Gibran). Solo dopo pochi mesi, infatti ha raggiunto il suo amatissimo Ruggero.
Giulia e Ruggero, un solo nome, un solo cuore, una casa accogliente. Nell’elenco delle belle cose che Giulia lascia in eredità alla sua famiglia, all’adorata nipote Lucia, alla Parrocchia di Santa Croce, all’Azione cattolica diocesana, trovano un posto speciale la passione per il servizio; la dedizione costante alla costruzione del bene; la cura premurosa e affettuosa per tutti, in special modo per i più piccoli; l’apostolato e la promozione dell’associazione; la capacità e il desiderio di confrontarsi e comunicare con coraggio le sue idee.
Ha accompagnato per anni bambini e bambine all’incontro con Gesù Eucarestia e, quando non ha potuto più farlo, ha continuato a seguire a distanza tutto sostenendo i catechisti e gli educatori.
Così come «…la quercia e il cipresso non crescono l’uno all’ombra dell’altro» (Gibran), così Giulia e Ruggero sono stati radici salde per tanti, tronco a cui aggrapparsi e sostenersi, ombra che rinfranca e ristora. Hanno donato ciò che avevano avuto gratuitamente e hanno sempre trovato il tempo per condividere, hanno testimoniato che è possibile vivere insieme per tutta la vita. Con immensa gratitudine li ricordiamo adesso che «le bianche ali del tempo sperderanno i vostri giorni» (Gibran).
I funerali si sono celebrati oggi nella chiesa di Santa Croce alle ore 15:00, con la partecipazione, nonostante il giorno lavorativo, di numerosi aderenti all'A.C. parrocchiale che hanno voluto sottolineare, attraverso le parole piene di gratitudine del presidente, il suo impegno educativo a servizio dei più piccoli declinato nel quotidiano della vicinanza e nella semplicità dei gesti che sanno costruire le relazioni.

domenica 6 giugno 2021

Tutto è raccolto lì

Ogni giorno un pensiero, in compagnia di fratel Carlo.

Ancora un appuntamento con i pensieri di Carlo Carretto, dal testo "Ogni giorno un pensiero" edito dall'AVE a cura di Gian Carlo Sibilia nel 2017.

Sul mondo sta il memoriale della morte del Signore: l'Eucaristia.
L'ostia pacifica, che è la presenza viva e sacrificale del Cristo, è il perpetuarsi perenne del Sacrificio del Calvario; la messa continua il sacrificio del Gran Sacerdote, l'adorazione dell'Agnello, il Ponte sul mondo, la Porta vivente, l'Adoratore del Padre, l'Esemplarità per eccellenza. È è resta la cosa più importante del mondo...
La nostra religione dovrebbe ruotare attorno a questo mistero che del resto è il sunto dei due misteri principali della fede: l'Unità e la Trinità di Dio, l'Incarnazione e Passione di Gesù. Guardando all'Eucaristia non possiamo avere vivente davanti a noi tutta la realtà umano-divina racchiusa nel mondo. La Trinità è presente, l'Incarnazione è visibile, la Passione del Signore è raccontata, l'amore di Dio palpabile.
Tutto è raccolto lì in quell'ostia ...

(Ogni giorno un pensiero - ed.AVE 2017; pag. 170; 1 giugno - Eucaristia) 

venerdì 4 giugno 2021

Tornare alle fonti ...

Un percorso-pellegrinaggio "tra arte e fede" alla scoperta delle fonti storiche di Macerata.


Da anni ormai l’Azione Cattolica diocesana promuove, nell’ambito dei propri percorsi formativi, iniziative aperte a tutti che valorizzino le peculiarità storico architettoniche del territorio, con l’obiettivo di riallacciare l’esistente legame, denso di significati seppur non sempre saldo, tra spiritualità e cittadinanza.
ISCRIZIONI
Per questo, dopo un anno di lockdown, l’associazione vuole riprendere le attività in presenza proprio con la proposta, per sabato 26 giugno, di un percorso/pellegrinaggio, una passeggiata alla scoperta della zona nord-est di Macerata, una delle più antiche della città, dallo slogan ‘Tra arte e fede: se l’estate ti ‘asseta’, torna alle Fonti’, con la guida del prof. Stefano D’Amico.
Il ritrovo dei partecipanti sarà alle ore 17.00, rigorosamente muniti di mascherina, presso il parcheggio Garibaldi, dove c’è possibilità di parcheggiare le auto per raggiungere a piedi Fonte Maggiore, splendido esempio di architettura medievale maceratese ed il più importante serbatoio d’acqua della città.
Da qui ci si sposterà fino alla Chiesa di Santo Stefano, con l’antico affresco della Madonna della Fede e la facciata rinascimentale e l’interno con tre cappelle per lato e una ampia abside.
Nel percorso di ritorno si potrà ammirare la Porta San Giorgio nelle mura cittadine, passando per l’antica via ‘mattonata’.
Lungo il percorso si incontreranno altre fonti storiche (Ciambrone, Agliana, di san Giorgio), che erano sollievo per i pellegrini, e le mura medievali con il meraviglioso paesaggio che da esse si può ammirare, celebrato da numerosi viaggiatori ottocenteschi.
Nella chiesa di santo Stefano sarà celebrata la messa, mentre durante la passeggiata saranno proposte riflessioni sul Creato nell’anno in cui si è inaugurata la ‘Piattaforma Laudato sì’, un percorso operativo di sette anni che guiderà le famiglie, le comunità parrocchiali e diocesane, le scuole e le università, gli ospedali, le imprese, i gruppi, i movimenti, le organizzazioni, gli istituti religiosi ad assumere uno stile di vita sostenibile secondo l’insegnamento del papa: “Tale conversione comporta vari atteggiamenti che si coniugano per attivare una cura generosa e piena di tenerezza. In primo luogo implica gratitudine e gratuità, vale a dire un riconoscimento del mondo come dono ricevuto dall’amore del Padre, che provoca come conseguenza disposizioni gratuite di rinuncia e gesti generosi anche se nessuno li vede o li riconosce”.
L’Azione Cattolica raccomanda ai partecipanti lo scrupoloso rispetto delle norme anticovid 19 vigenti con l’uso della mascherina ed una particolare attenzione alle disposizioni in materia di distanziamento interpersonale. Per tale ragione invita ad iscriversi preventivamente all'evento cliccando sul link apposito: per iscriversi...

martedì 1 giugno 2021

A Contatto con te

L'ACR diocesana produce un TG per gli incontri che vogliamo
di Stefania Sagripanti

Il Mese di Maggio è da sempre per l’ACR il Mese degli Incontri. 
Quest’anno come ACR diocesana abbiamo desiderato riscoprire la Bella Notizia che si nasconde dietro agli Incontri che facciamo nella nostra vita anche e soprattutto in tempo di Pandemia.
Abbiamo riflettuto nel proprio gruppo parrocchiale sull’importanza dell’Incontro con l’altro in un periodo difficile come questo, sulle aspettative e sui desideri che esso porta con sé. 
Questi mesi faticosi, appena trascorsi, hanno aiutato ognuno di noi a valorizzare i piccoli gesti, a far sorridere gli occhi, a dare importanza ad un abbraccio o ad una stretta di mano, ad una preghiera e ad usare le tante piattaforme che ci hanno fatto sentire meno lontani dalle comunità parrocchiali, dai gruppi ACR, dagli amici e dai compagni di scuola.
Il TG AContatto con Te vuole aiutarci soprattutto a ricordare come il contatto diretto con l’Amico che non ci abbandona non è venuto mai meno.
Grazie a tutti i Ragazzi che sono stati i veri protagonisti delle Belle Notizie ed ai loro Educatori che hanno reso speciali gli Incontri.
Buona visione e #seguilanotizia!

domenica 30 maggio 2021

Contraddizioni e compromessi

Ogni giorno un pensiero, in compagnia di fratel Carlo.


Ancora un appuntamento con i pensieri di Carlo Carretto, dal testo "Ogni giorno un pensiero" edito dall'AVE a cura di Gian Carlo Sibilia nel 2017.

È così difficile credere radicalmente all'azione di Dio nelle cose del mondo! Ed è, penso, la tentazione più frequente e prolungata a cui siamo sottoposti su questa povera terra. [...] 
Questa è la storia di sempre, storia di Israele e storia nostra.
Anche noi crediamo in Dio e lo preghiamo; ma poi ci convinciamo che sono i grandi predicatori a convertire le anime; e riduciamo la nostra preghiera per l'estensione del Regno a un qualche cosa di futile, come la petizione ad un ufficio da cui non speriamo quasi nulla.
Così, sotto un cielo strano, in una penombra irreale di fede e di sentimentalismo, in una equidistanza tra Dio e il mondo, trascorre la nostra povera vita religiosa mescolata di preghiere, di contraddizioni e di compromessi.

(Ogni giorno un pensiero - ed.AVE 2017; pag. 164; 27 maggio - Dio solo) 

giovedì 27 maggio 2021

Buon lavoro Giuseppe!

La CEI nomina il nuovo presidente nazionale di A.C.

Alla fine di questo lunghissimo - stavolta il Covid ci ha fatto davvero attendere! - cammino di discernimento e democrazia, il Consiglio Permanente della C.E.I. ha nominato il nuovo presidente nazionale dell'Azione Cattolica, scegliendolo all’interno della terna di nomi che il nuovo consiglio nazionale ha indicato dopo la conclusione della XVII Assemblea nazionale.
Si tratta di Giuseppe Notarstefano, cinquantunenne siciliano, ricercatore di statistica economica e attualmente docente alla sede palermitana dell’Università Lumsa.
Da sempre in associazione, è stato più volte impegnato in ruoli di servizio: dal 1999 al 2005, responsabile nazionale dell’Acr, componente del Centro studi di Ac, membro del Consiglio scientifico dell’Istituto “Vittorio Bachelet”, Consigliere nazionale per il settore Adulti e dal 2014 vicepresidente nazionale Ac per il settore Adulti.
Fin dalle sue prime parole, traspare tutto l'amore per l'associazione percepita come luogo di relazioni feconde e seme nella realtà ecclesiale e civile del nostro paese.
La nostra associazione diocesana gli è particolarmente grata per il suo prezioso contributo in uno degli ultimi appuntamenti pubblici prima del diffondersi dell'epidemia, nella lectio di inizio avvento 2019, domenica 1 dicembre 2019 al Centro di Ascolto e di Prima Accoglienza in rampa Zara a Macerata, quando guidò una meditazione sul brano del vangelo di Matteo (Mt 25,40) dal titolo "Abitare da credenti la città".
Con questi sentimenti, nella gioia che una simile notizia trasmette ogni volta, mentre rivolgiamo ancora un grazie al proficuo cammino di Matteo Truffelli alla guida dell'A.C. per sette anni, auguriamo a Giuseppe, assicurandogli fin d'ora l'accompagnamento nella preghiera, un buon lavoro a servizio della Chiesa nell'associazione.