Omaggio a Fabrizio De André, uomo in ricerca.
L'11 gennaio 1999 moriva a Milano Fabrizio De André. Cantautore eclettico e, per certi versi, vera icona di un'intera stagione della musica italiana.
La sua produzione, ispirata da una sincera passione per l'umano, a partire proprio dai più piccoli e più fragili, ha da sempre affascinato chi non si accontenta di ruoli secondari sulla scena del mondo e, in generale, contribuito a stimolare la riflessione culturale, spirituale e civile del nostro paese, tanto da far trovare posto ad alcune sue canzoni in molte antologie letterarie della nostra scuola.
La sua produzione, ispirata da una sincera passione per l'umano, a partire proprio dai più piccoli e più fragili, ha da sempre affascinato chi non si accontenta di ruoli secondari sulla scena del mondo e, in generale, contribuito a stimolare la riflessione culturale, spirituale e civile del nostro paese, tanto da far trovare posto ad alcune sue canzoni in molte antologie letterarie della nostra scuola.
Anche per questo, il gruppo FUCI "Leopoldo Elia" di Macerata e la presidenza diocesana di Azione Cattolica hanno voluto proporre quello che non vuole essere un tributo, ma un autentico momento condiviso di riflessione sulla ricerca esistenziale dell'artista genovese, quanto mai attuale in questo nostro tempo, sempre più avaro di occasioni di discernimento personale e comunitario.
L'occasione è giovedì 23 marzo, alle ore 21:15, presso la sala convegni dell'Hotel Claudiani, in vicolo Ulissi 8 a Macerata, dove guidati da Salvatore Miscio, professore all'I.S.S.R. di Foggia e ricercatore presso la Facoltà Teologia Pugliese, autore del libro "Dio del cielo vienimi a cercare" (ed. AVE - Roma - 2016), e con il contributo del coro Solidalcanto di