martedì 15 agosto 2017

#seiunagioia

I giovanissimi di A.C. a Montorso


Dal 6 al 13 agosto scorsi, 68 giovanissimi (dai 15 ai 18 anni) di tutta la diocesi, accompagnati da un'equipe di 17 educatori e dai sacerdoti don Luca Beccacece e don Giacomo Pompei, hanno dato vita ad una coinvolgente esperienza di servizio e formazione presso il centro Giovanni Paolo II di Loreto.
Le giornate sono state scandite dall'alternarsi di mattinate di servizio in cinque significativi luoghi di contrasto della marginalità (Casa di Riposo e Hotel House a Porto Recanati, Casa Don Guanella a Loreto, cooperativa Terra e Vita di Recanati) e di accoglienza (Cappuccini e Salesiani di Loreto) e di pomeriggi dediti alla riflessione personale e comunitaria a partire dal libro dell'Esodo ed in particolare dall'esperienza di liberazione del popolo di Israele dalla schiavitù dell'Egitto.
Questa la cronaca ...
In realtà il senso di "pienezza del cuore" che la revisione finale ha messo in evidenza, non ci permette di tacere di aver vissuto, ragazzi ed educatori, un'intensa esperienza di fraternità in cui, in pieno stile di Azione Cattolica, si è potuto toccare con mano la gioia autentica che si sperimenta nel vivere una costante tensione alla santità (come poteva essere diversamente nel luogo ove sono conservate stola e talare di san Giovanni Paolo II?) nell'ordinarietà del quotidiano e nella semplicità dei gesti di ogni giorno:
la bellezza che ciascuno ha ricevuto in dono dai volti sorridenti dei bambini delle famiglie residenti nella struttura del Hotel House o degli anziani della Casa di Riposo o ancora delle ospiti disabili del centro di accoglienza don Guanella a Loreto, la serenità che il servizio nell'esperienza di integrazione vera vissuta nella cooperativa Terra e Vita a Recanati o nelle case dei Cappuccini e dei Salesiani a Loreto hanno reso davvero immediata l'immagine evangelica del "centuplo" e concreto e soddisfatto il desiderio nascosto in ciascuno di essere davvero "una gioia", così come Gesù stesso ci ha promesso.

martedì 1 agosto 2017

Tornare a casa

Concluso a Spello il campo adulti diocesano di AC

Rigenerati ... questo il termine con cui quasi tutti i partecipanti all'esperienza, proposta dalla presidenza diocesana di AC per gli adulti nella Casa San Girolamo di Spello dal 27 al 30 luglio, hanno utilizzato per descriversi al termine della stessa.
Ad esso si sono anche affiancate altre parole chiave: "casa", pensando al sincero clima familiare che ogni volta si respira grazie soprattutto ai volontari, gli amici che assumono il compito di accogliere gli ospiti (un grazie speciale a Monica, Gianni e i loro figli!); "famiglia", quella dell'AC, innanzitutto, che profeticamente ha fortemente voluto la nascita di questo luogo straordinario, la Casa San Girolamo, ispirata dalla testimonianza di Carlo Carretto, e quella che, di volta in volta, si costituisce semplicemente nell'accoglienza reciproca e nella festosa condivisione delle responsabilità; "occasione", quella che ci è donata di incontrare il Signore nell'esperienza di autentica fraternità resa possibile specialmente dal tempo lento e ricco che si sperimenta in questo luogo ...
Non un luogo fuori dal tempo, anzi, uno spazio di riconciliazione di ciascuno con le contraddizioni della nostra condizione di laici credenti, sempre tesi tra il già di un tempo da convertire e il non ancora denso di speranza del faccia a faccia con il Padre che ci attende da sempre.
L'accoglienza di mons. Gualtiero Sigismondi, vescovo di Foligno ed asistente generale dell'A.C., le meditazioni sull'Amoris Laetitia di don Ugo Ughi, ogni volta una sorpresa nella sua umanità e competenza, la vita comune nei gesti quotidiani, i pellegrinaggi ai tanti luoghi della fede vicini, sono alcuni degli ingredienti che hanno reso questa esperienza davvero un "ritorno a casa" per tutti, colmi della gratitudine che fa traboccare il cuore e spinge a riprendere con gioia il cammino.