sabato 24 dicembre 2016

Davvero un buon Natale!

Gli angeli sulla grotta di Betlemme invocavano la pace per tutti gli uomini, perché Egli ci ama! 
Sappiamo benissimo quanto bisogno abbiamo di pace: nel mondo, nelle nostre case e, forse ancor più intensamente, nei nostri cuori. Gli eventi dei mesi scorsi ancora pesano sulle nostre comunità e, per molti, anche sulla vita quotidiana.
Prendiamo esempio da Maria, forse anche lei non si aspettava un "Natale" come quello eppure da quel giorno, da quell'incomprensibile "ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù" siamo diventati anche noi figli suoi.
Perciò un augurio sincero di un Natale pieno della gioia dei figli e di un nuovo anno ricco di speranza.

La presidenza diocesana di AC

domenica 11 dicembre 2016

94 volte sì!

L'A.C. e la comunità di S.Croce festeggia i 100 anni di Dina Broglia Seccardini.
di Stefano D'Amico

Domenica 11 dicembre la parrocchia di S. Croce ha festeggiato la sig.ra Dina Broglia Seccardini in occasione del centesimo compleanno.
Nata a Sforzacosta, dove il babbo era casellante delle ferrovie, il 14 dicembre 1916, ultima di cinque sorelle unite per tutta la vita "come le dita della mano". In famiglia, dal babbo "bravo, buono e molto laborioso, un pò serio e un pò severo ma giusto" e dalla mamma "giovane, allegra, affettuosa, un pò scordereccia ma sempre disponibile a tutto", apprende una fede semplice ma salda fondata sulla sulla devozione allo Spirito Santo che l'ha sempre sostenuta nella sua lunga vita.
All'età di sei anni aderisce all'Azione Cattolica e da quel giorno, anno dopo anno, ha sempre rinnovato il suo "si" all'associazione.
Impara il mestiere di sarta e suo e il drappo del Cristo morto della parrocchia che pare sia ancora utilizzato nella processione del Venerdì Santo.
A venti anni partecipa come crocerossina ad un Treno bianco per Loreto e sarà la settimana che le ha "cambiato per sempre la vita". Da quel momento non smetterà mai di visitare le persone malate, all'inizio girando in bicicletta per le campagne di Sforzacosta, poi con l'Unitalsi a Loreto e Lourdes (l'ultimo pellegrinaggio lo ha fatto 20 anni fa), nelle case di riposo, presso l'ospedale psichiatrico dove l'accompagnò per la prima volta Anna Ciccarelli.
Successivamente si trasferì ad Apiro per seguire il marito dipendente dell'Unes da cui ebbe tre figli: Gabriele, Mario e Giovanni. Qui, per molti anni, fu presidente parrocchiale dell'associazione e animatrice parrocchiale a fianco del parroco don Lino Botticelli.
Torna a Macerata nel 1958 e l'anno dopo perde l'amato sposo in un tragico incidente sul lavoro. Senza perdersi d'animo e sempre confidando nel Signore prosegue il suo lavoro di sarta e il suo impegno nella parrocchia del Sacro Cuore e poi di S. Giovanni.
Proprio in quegli anni sarà chiamata dal prefetto e dal vescovo dell'epoca (che non sapendo cosa fare si erano rivolti ai parroci e all'Azione cattolica) a collaborare insieme alla delegata Luciana Rastelli Tardella, con il neo-nato Comitato italiano difesa della donna che in particolare si occupava del recupero delle ex-prostitute.
Instancabile animatrice del Centro missionario e del Movimento apostolico ciechi al quale devolverà tutte le offerte raccolte in questi giorni di festa.
Chi ha collaborato con lei o semplicemente l'ha conosciuta la ricorda ancora con gioa e gratitudine per il suo stile semplice e umile ma anche per la sua forte testimonianza di amore ai fratelli e alla Chiesa.
Durante la celebrazione Eucaristica, invitata dal parroco don Alberto Forconi, ha rivolto un saluto a tutti i presenti con parole semplici ma toccanti. Le stesse con le quali ha poi intrattenuto gli amici che l'hanno festeggiata a pranzo. Auguri sono giunti da mons. Nazzareno Marconi e dal presidente nazionale di Ac Matteo Trufelli con due affettuose lettere dalle quali prendiamo le ultime parole per ringraziare Dina della sua piccola grande testimonianza.
Le dice mons. Vescovo: "spero che Dio Le doni la gioia di annunciare, come sempre ha fatto, la gioia di vivere il vangelo in ogni momento e soprattutto quando le nuove generazioni fanno più fatica a trovare nella fede la forza e il coraggio per vivere e realizzare la volontà di Dio". Mentre Matteo Trufelli le dice: "carissima Dina, siamo grati al Signore per il dono della Sua lunga vita e a Lei per essere stata sempre aderente attiva dell’Associazione, dando un mirabile esempio di dedizione nella parrocchia di Santa Croce in Macerata. 
Grazie cara Dina per la tua Bella storia e per i tuoi 94 sì!