domenica 27 gennaio 2019

Chi rimane con Lui?

Ogni giorno un pensiero, in compagnia di fratel Carlo

Un nuovo appuntamento settimanale con i pensieri di Carlo Carretto, tratti dal testo "Ogni giorno un pensiero" edito dall'AVE a cura di Gian Carlo Sibilia nel 2017.
Gesù, come noi, non poteva certo essere contento che le cose andassero male, che la verità venisse concussa, che gli innocenti soffrissero, che il male potesse trionfare, che gli affamati restassero affamati e che gli schiavi restassero schiavi. [...]
Chi si attendeva da Lui una missione politica divenuta folgorante e vincitrice con l'introduzione del miracolo negli ingranaggi delle cose normali e al di fuori delle leggi naturali e la fatica quotidiana, si disilluse e lo abbandonò.
Lo abbandonarono i potenti che volevano servirsi della religione e del Messia per consolidare il loro potere. Lo abbandonarono i perseguitati che non volevano più essere perseguitati e i sofferenti che volevano vendicari di chi li faceva soffrire.
Con Lui rimasero i poveri che accettavano di essere poveri, i perseguitati che non volevano perseguitare, i piangenti che capivano il perché del pianto e intravedevano nelle lacrime il mistero del Cristo e la novità delle Beatitudini da Lui predicate.
(Ogni giorno un pensiero - ed.AVE 2017; pag. 39; 28 gennaio - Chi rimane con Lui)

domenica 20 gennaio 2019

Il nostro futuro

Ogni giorno un pensiero, in compagnia di fratel Carlo

L'appuntamento settimanale con i pensieri di Carlo Carretto, tratti dal testo "Ogni giorno un pensiero" edito dall'AVE a cura di Gian Carlo Sibilia nel 2017.
Il Regno di Dio è il progetto finale del'Assoluto, il fine della creazione, il futuro dell'uomo, la risposta ai suoi perché,lo svelarsi d tutti i misteri.
Il Regno di Dio è il nostro futuro: il cielo e la terra sono il suo spazio, il visibile e l'invisibile la sua realtà in divenire, Dio e l'uomo i suoi realizzatori. Il Regno di Dio è al centro del cuore di Dio, è al centro della coscienzadell'uomo.
Per i poveri, i piccoli, gli oppressi è estremamente comprensibile; per i ricchi, i sazi, i gaudenti, è misterioso e non cercato.
L'orgoglio, che è l'idolatria, non lo crede, ma in esso inciampa continuamente perché è sul sentiero di tutti. Ciò che fa inciampare è sempre un idolo con cui si scontra l'orgoglio e di lui la Parola si beffa dicendo cha ha gli occhi ma non vede, ha le mani ma non palpa, ha i piedi e non cammina.
Dio solo è!
(Ogni giorno un pensiero - ed.AVE 2017; pag. 30; 19 gennaio - Il nostro futuro)

domenica 13 gennaio 2019

Il passato è passato

Ogni giorno un pensiero, in compagnia di fratel Carlo

Un nuovo pensiero di Carlo Carretto, tratto dal testo "Ogni giorno un pensiero" edito dall'AVE a cura di Gian Carlo Sibilia nel 2017.
Il passato è passato e non torna.
Anche se sono stati necessari duemila anni perché il Vangelo incominciasse  a entrare nelle dure cervici di uomini fattisi cristiani ma rimasti alla circoncisione, qualcosa si fa strada. [...]
La violenza di Mosé, che è il Vecchio Testamento, non ha più niente a che vedere con la non violenza di Gesù che ha instaurato il Nuovo.
La politica dell'antico stato teocratico, vissuta anche da noi nel Medioevo, dove fede e cultura, fede e politica erano una cosa sola, è stata definitivamente superata dal Vangelo maturato specie in questi ultimi tempi.
Il giudaismo degli antichi è oscurato dalla carità che sta conquistando i cuori.
I razzismi inconfessati delle caste sono stati polverizzati dal senso dell'uguaglianza annuniata e realizzata nella soctruzione del Regno.
Ed anche per la donna c'è del nuovo, leggete bene.
Aprite gli occhi ai segni dei tempi e vi accorgerete del pericolo di farvi superare dall realtà che da tempo bussa alle porte.
(Ogni giorno un pensiero - ed.AVE 2017; pag. 24; 13 gennaio - Qualcosa di nuovo si fa strada)

domenica 6 gennaio 2019

Paura della novità

Ogni giorno un pensiero, in compagnia di fratel Carlo

Un nuovo anno in compagnia dei pensieri di Carlo Carretto, tratti dal testo "Ogni giorno un pensiero" edito dall'AVE a cura di Gian Carlo Sibilia nel 2017.
La freschezza della Chiesa è quella di credere nella novità di Dio. La Chiesa di oggi non subisce per caso la tentazione della paura?
Dio è novità. E quando vedo una Chiesa che ha paura delle novità posso sorridere. La Chiesa non sta in piedi perché io sono bravo o non sono bravo. La Chiesa sta in piedi perché ha lo Spirito.
L'atteggiamento di chi vuole affrontare la contemplazione nella vita è proprio questa sicurezza in Dio. È questa testimonianza che fa gridare la nostra fede "Cristo risorto è la nostra forza!" Ed è per questo che, particolarmente oggi, dobbiamo dare l'impressione proprio nella Chiesa stessa, di non volere delle sicurezze.
È proprio nel coraggio di non volere sicurezza e di fidarsi non dell'organizzazione [...] ma di gettarmi con grande fiducia nel potere di Cristo risorto, nell'azione dello Spirito Santo in me he mi abita e nall fiducia infinita in un Padre che mi dà la vita, in questo trovo la pace e quindi la mia contemplazione.
(Ogni giorno un pensiero - ed.AVE 2017; pag. 15; 4 gennaio - Attendere)