domenica 24 novembre 2019

Il Dio dell'impossibile.

Ogni giorno un pensiero, in compagnia di fratel Carlo


Torna l'appuntamento con i pensieri di Carlo Carretto, tratti dal testo "Ogni giorno un pensiero" edito dall'AVE a cura di Gian Carlo Sibilia nel 2017.
La notte dello spirito è la capacità, maturata dall'uomo, di amare Dio nell'oscurità, di accettare il suo disegno anche senza vedere, di sopportare gratuitamente la distanza anche quando l'amore ci spinge verso di Lui fino allo spasimo.
Ora, per completare la marcia - la salita, direbbe San Giovanni della Croce - bisogna purificare l'amore e trasformarlo in carità.
Cosa significa?
Una cosa semplice.
Imitare Gesù nel cammino verso Gerusalemme.
Ci sarebbe da spaventarsi e verrebbe voglia di dire: "È impossibile arrivare a tanto".
E sarebbe giusto. Ma noi sappiamo che chi compirà il miracolo è l'amore stesso.
Dio è Dio, ed è il Dio delle cose impossibili.
(Ogni giorno un pensiero - ed.AVE 2017; pag. 353; 24 novembre - Non chiedere più nulla)

domenica 17 novembre 2019

Abitare da credenti la città

L'appuntamento con la lectio divina di Inizio Avvento

Nello scorso anno associativo l’Azione Cattolica Italiana della diocesi di Macerata ha avviato un percorso di conoscenza del territorio, iniziato con una ‘passeggiata’ sui luoghi della ‘misericordia’, presenti in città e conclusosi al Centro di Ascolto e di Prima Accoglienza, in Rampa Zara, e poi invitando a fotografare, attraverso un concorso a livello provinciale, il proprio territorio accogliente, che si è concretizzato in una mostra, grazie all’aiuto del fotoreporter Claudio Colotti, nella prospettiva di generare incontri. 
Continuando questa linea della ‘generatività’, nel presente anno l’Azione Cattolica si appresta ad ‘abitare’ le città con lo ‘spirito di vita nuova’ descritto nell’esortazione apostolica ‘Evangelii Gaudium’ di papa Francesco’: “Senza vita nuova e autentico spirito evangelico, senza ‘fedeltà della Chiesa alla propria vocazione’, qualsiasi nuova struttura si corrompe in poco tempo”. 
L’associazione diocesana, nel percorso dedicato all’ ‘abitare’, vuole tradurre in atteggiamenti di vita cittadina ciò che è scritto in una ‘lettera’ della Chiesa del II secolo, ‘A Diogneto’: “Abitare oggi, significa fare proprio l’atteggiamento della comunità cristiana; è incarnare quella condizione apparentemente contraddittoria di piena cittadinanza e di totale estraneità alle logiche del mondo, una condizione che diventa in sé presenza missionaria solo se è capace di contagiare con il piacere e la bellezza di credere insieme”. 
Da queste sollecitazioni l’Azione Cattolica diocesana apre questo anno associativo con la riflessione del vangelo di san Matteo: ‘Lo avete fatto a me!’, secondo l’invito di papa Francesco: ‘Raggiungete tutte le periferie e là siate Chiesa’. 
Il passo evangelico è lo sfondo della Lectio divina, che si svolgerà domenica 1^ dicembre alle ore 15.30 presso il Centro di Ascolto e di Prima Accoglienza, Rampa Zara a Macerata, guidati dal vicepresidente nazionale di Azione Cattolica, prof. Giuseppe Notarstefano, che rifletterà sullo stile dei credenti nell’abitare la propria città: “E’ la misericordia che apre gli occhi ed il cuore per comprendere quali siano i luoghi e le condizioni di vita… Abitare le periferie diventa non solo l’atto volontaristico di chi, ‘una tantum’, vuole compiere un gesto di bontà. E’ la scelta di ‘prendere residenza’ là dove il Signore si rende presente attraverso i bisogni dei poveri, secondo lo stile delle relazioni, ecclesiali e sociali”.

Un po' di deserto nella propria vita

Ogni giorno un pensiero, in compagnia di fratel Carlo

© Laura Natalini - Macerata 
Ancora un appuntamento con i pensieri di Carlo Carretto, tratti dal testo "Ogni giorno un pensiero" edito dall'AVE a cura di Gian Carlo Sibilia nel 2017.
Il deserto, nella concezione biblica, non è un punto di arrivo; è un passaggio, come capitò ad Elia: "Ed Elia camminò per quaranta giorni e quaranta notti fino all'Oreb, il monto di Dio" (1Re 19,8).
È un luogo dove si compie l'esodo dalla schiavitù alla libertà [...]
Se hanno fatto così i profeti, se ha fatto così Gesù, dobbiamo di tanto in tanto farlo anche noi: andare nel deserto.
Non si tratta di recarsi materialmente nel deserto. Si tratta di fare un po' di deserto nella propria vita. Fare il deserto significa isolarsi, distaccarsi dalle cose e dagli uomini; principio indiscusso di sanità mentale.
(Ogni giorno un pensiero - ed.AVE 2017; pag. 346; 17 novembre - La pura solitudine)

domenica 10 novembre 2019

Ti-Ritiri

Tornano i ritiri per ragazzi

Che novembre per l'ACR diocesana!!
Nel pomeriggio di sabato 9 novembre anche i ragazzi della parrocchia di Santa Croce di Macerata, così come quelli di molte parrocchie della diocesi nelle settimane precedenti, hanno celebrato la Festa del Ciao.
In questo anno in cui ricordiamo il cinquantennale dell'ACR, la festa del Ciao e stata occasione in cui, scoprendosi parte di una comunità, i ragazzi hanno voluto riflettere su quali siano le regole perché possiamo dire che la nostra “è la città giusta”, il luogo in cui vivere come fratelli di tutti perché tutti sono, nessuno escluso, figli di Dio.
Ma gli appuntamenti per i nostri ragazzi non finiscono qui!
Domenica prossima, 17 novembre, dalle ore 9:15 la parrocchia di Santa Croce ospiterà i TI-RITIRI, il momento di riflessione e preghiera, a misura di bambino che l'equipe diocesana dell'ACR propone per i ragazzi che stanno preparandosi alla prima confessione e alla prima comunione.
Contemporaneamente anche i loro genitori potranno regalarsi una pausa di rigenerazione personale, guidati dai membri dell'equipe diocesana adulti con una proposta specifica per poi condividere con i propri figli la celebrazione eucaristica alle 11:15 con tutta la comunità parrocchiale.
Davvero un'occasione da non perdere!

Il deserto nella città

Ogni giorno un pensiero, in compagnia di fratel Carlo

Un nuovo appuntamento con i pensieri di Carlo Carretto, tratti dal testo "Ogni giorno un pensiero" edito dall'AVE a cura di Gian Carlo Sibilia nel 2017.
Per chi si lascia cogliere dallo Spirito che anima la parola di Dio, il deserto è ricerca di Dio nel silenzio, è un ponte sospeso gettato dall'anima innamorata di Dio sull'abisso tenebroso del proprio istinto sugli strani e profondi crepaci della tentazione, sui precipizi insondabili delle proprie paure che fanno ostacolo al cammino verso Dio.
La parola deserto significa ben di più di un semplice luogo geografico. I russi, che se ne intendono e che in questo ci sono maestri, lo chiamano "pustinia". [...] La pustinia, per i russi e per noi che siamo sulla stessa linea spirituale di esperienza mistica, segue l'uomo là dove si trova  e non lo abbandona quando ha più bisogno del deserto.
Se l'uomo non può raggiungere il deserto, il deserto può raggiungere l'uomo. Ecco perchè si dice fare il deserto nella città.
(Ogni giorno un pensiero - ed.AVE 2017; pag. 339; 10 novembre - La ricerca del silenzio)

domenica 3 novembre 2019

Il tempo del chicco di grano

Ogni giorno un pensiero, in compagnia di fratel Carlo

Torna l' appuntamento con i pensieri di Carlo Carretto, tratti dal testo "Ogni giorno un pensiero" edito dall'AVE a cura di Gian Carlo Sibilia nel 2017.
La morte - dal momento che siamo eterni - non esiste se non come segno.
Esiste quel brutto armadio che ha il compito di avvertirci di cose mportanti, di farci pensare un po'e farci riprendere una marcia che va oltre, ben oltre.
Insomma, la vita terrena è solo un primo breve tratto del cammino da compiere, e molto, molto incompleto.
È il tempo del chicco di grano che muore nella terra, è lo spazio di un giorno, oltre il quale ci sono i mille e mille anni di Dio.
(Ogni giorno un pensiero - ed.AVE 2017; pag. 330; 1 novembre - Il tempo del chicco di grano)

venerdì 1 novembre 2019

50 anni di A.C.R.!

Buon compleanno A.C.R.!
Equipe diocesana ACR 

“Ragazzi in sinodo” è questo lo slogan ufficiale con il quale, dal 31 ottobre al 2 novembre 2019, una rappresentanza di bambini e ragazzi provenienti da tutta Italia ha “illuminato” di Bellezza la città di Roma aiutando a riflettere sul grande dono che l’Azione Cattolica Ragazzi ha fatto ai bambini, ai ragazzi e alla Chiesa.
È anche l’occasione per festeggiare insieme (in modo particolare a Roma e in contemporanea in tutte le parrocchie d’Italia), i cinquant’anni dell’Acr: un’occasione privilegiata per  “accendere” l’attenzione su quell’immensa ricchezza che la fede dei bambini e dei ragazzi rappresenta ORA e su come un’esperienza come l’Acr valorizza e può valorizzare questo patrimonio offrendo a ciascuno dei suoi piccoli soci uno spazio per la propria crescita.
Vittorio Bachelet, il presidente nazionale dell’Azione Cattolica, vittima nel 1980 delle Brigate Rosse, diceva: “Non ci interessa fare più bella l’Azione Cattolica, ci interessa attraverso l’Azione Cattolica fare più bella la Chiesa e l’Italia.
È questo il motivo per cui l’A.C.R. dopo 50 anni è ancora attiva, perché in tutti questi anni ha avuto a cuore, attraverso la presenza dei ragazzi, di rendere più bella la Chiesa e l’Italia. Nell’ACR non si è mai guardato che uno sappia fare mille cose o non sappia fare nulla, ma all’animo acceso dall’Amore di Gesù che infiamma i cuori, nell’impegno degli educatori che hanno camminato accanto ai ragazzi cercando di essere semplici “amplificatori” della voce di Dio al cuore dei piccoli, senza nessun controllo, ma con stupore, in contemplazione, ascoltando in silenzio e con rispetto.
Anche la nostra Diocesi in ognuna delle sue parrocchie vuole unirsi in questo ringraziamento al Signore, specialmente con le parole di Don Tonino Bello:
Vocazione.
È la parola che dovresti amare di più, 
perché è il segno di quanto sei importante agli occhi di Dio. 
È l’indice di gradimento presso di Lui, 
della tua fragile vita. Sì, perché se ti chiama vuol dire che ti ama. 
Gli stai a cuore non c’è dubbio. 
In una turba sterminata di gente, 
risuona un nome: il tuo. 
Stupore generale! 
A te non ci aveva pensato nessuno. Lui sì! 
Davanti ai microfoni della storia, 
ti affida un compito su misura… per Lui! 
Sì, per Lui, non per te. 
Più che una “missione” 
sembra una “scommessa”. 
Ha scritto “ti amo”, 
sulla roccia non sulla sabbia, 
come nelle vecchie canzoni. 
E accanto ci ha messo il tuo nome. 
Forse l’ha sognato di notte, nella tua notte. 
Alleluia!