domenica 29 aprile 2018

Navigare in Dio

Ogni giorno un pensiero, in compagnia di fratel Carlo

Nuovo appuntamento con la rubrica dedicata ai pensieri di  Carlo Carretto, tratti dal testo "Ogni giorno un pensiero" edito dall'AVE a cura di Gian Carlo Sibilia nel 2017.
Dio non è mai assente dalla nostra vita, non può esserlo, "in Lui siamo e muoviamo".
Ma quali sforzi per ridurre ad abitudine queste verità!
Quanti atti di fede per imparare a navigare nel mare di Dio ad occhi chiusi e con la convinzione che se anche affondiamo, affondiamo in Lui, nel divino Presente.
Fortunato colui che impara a vivere questa navigazione "in Dio" e che sa rimanere sereno anche quando la tempesta imperversa.
(Ogni giorno un pensiero - ed.AVE 2017; pag. 140; 3 maggio - Essere bambini)

domenica 22 aprile 2018

Di qua e di là

Ogni giorno un pensiero, in compagnia di fratel Carlo

Ancora un appuntamento con la rubrica dedicata ai pensieri di  Carlo Carretto, tratti dal testo "Ogni giorno un pensiero" edito dall'AVE a cura di Gian Carlo Sibilia nel 2017.
"Io sono la porta"
La porta è un di qua e un di là.
La terra, il visibile, il sensibile, il tempo, lo spazio è di qua; il cielo, l'invisibile, l'eterno, l'infinito è al di là.
Ma tutto è unito, conseguente, logico, vero.
La porta che è il Cristo domina nello stesso tempo di qua e di là col suo amore che al di qua è crocifisso e al di là glorioso.
Per divenire immortali ed entrare nella gloria del Cristo Risorto ogni uomo deve pasare quella porta e chi apre e chiude è il Signore, come dice l'Apocalisse "Se io apro nessuno chiude".
Il pasaggio si chiama Pasqua e il primo a passare è stato il Cristo Signore.Difatti si dice "questa è la Pasqua del Signore".
Tutto il di qua della posrta ha un significato, lo puoi caire solo in funzione e nello sviluppo dell'al di là. Senza questo rapporto, questa continuità non puoi afferrare il reale, consumi al tua vita senza vedere.
(Ogni giorno un pensiero - ed.AVE 2017; pag. 122; 17 aprile - Senso e vita)

domenica 15 aprile 2018

Era l'Amore

Ogni giorno un pensiero, in compagnia di fratel Carlo

Torna l'appuntamento con la rubrica dedicata ai pensieri di  Carlo Carretto, tratti dal testo "Ogni giorno un pensiero" edito dall'AVE a cura di Gian Carlo Sibilia nel 2017, ci conduce di fronte al Dio dell'impossibile.
Quanto erano lontani gli uomini dalla rivelazione che Gesù stava facendo sul reale, sulla vita, su Dio! Soprattutto su Dio. Dio era rimasto nelle loro mani come il castigamatti di turno, geoloso delle sue prerogative e desideroso di vedere un mondo regolato e tranquillo come un collegio di educande.
L'uomo meschino si forgiava un Dio meschino, incapace di novità e di salvezza.
Quanto era lontano il pensiero di Gesù dalle preoccupazioni moralistiche del Tempio! E com'era limitata la visione umana sulle cose vere di Dio! E Dio, in Gesù, stava rivelando la sua identità. Sulla terra stava esplodendo il cielo! [...]
Quale rivelazione? [...] un Dio povero, sofferente, sconfitto.
L'uomo abituato ai tuoni dal cielo e al chiaso dei castighi, si trovò di fronte a Gesù morto sulla croce. Tra tutti i volti pensati dall'uomo in preghiera sul Messia, il volto più indovinato era stato quello intravisto da Isaia: il volto del Servo Sofferente.
Era l'Amore che si vestiva di povertà e di dolore per salvare l'uomo caduto nella povertà e nel dolore.
Era l'Amore che si faceva solidale con l'amato: l'uomo, e non dubitava di scendere fino nel fondo del suo peccato er salvarlo.
(Ogni giorno un pensiero - ed.AVE 2017; pag. 122; 17 aprile - Il Servo sofferente)

domenica 8 aprile 2018

Tutto è preghiera

Ogni giorno un pensiero, in compagnia di fratel Carlo

Un nuovo appuntamento con la rubrica dedicata ai pensieri di  Carlo Carretto, tratti dal testo "Ogni giorno un pensiero" edito dall'AVE a cura di Gian Carlo Sibilia nel 2017, ci conduce di fronte al Dio dell'impossibile.
Quando un sacerdote dopo aver lavorato si propone di andare a pregare io gli chiedo"CHe cosa hai fatto finora?". Tutto è preghiera.
Se tu riesci a comporre questa unità, tutto diventa preghiera.
Le otto ore che tu passi come infermiera accanto ad un malato dietro un tavolo di un ufficio possono essere continuate con la stessa intensità, con la stessa intimità mentre ti inginocchi per pensare, direi con più forza, al tuo Dio. Ma fin quando senti un contrasto tra il tuo lavoro e la tua preghiera vuol dire che non sei ancora arrivato alla contemplazione. Perché Dio non è detto che si rivela mentre sei in ginocchio, Dio può rivelarsi mentre guidi la macchina, Dio può rivelarsi mentre stai riposando o stai giocando. Come dice l'apostolo Giovanni, la rivelazione è promessa da Cristo nell'amore.
"Se tu mi ami e fai quello che ti ho detto io mi rivelerò a te.
Se farete quello che vi ho detto, il Padre mio vi amerà, noi verremo e faremo dimora presso di voi".
(Ogni giorno un pensiero - ed.AVE 2017; pag. 113; 8 aprile - Tutto è preghiera)