Il 3° appuntamento del ciclo "Educare alla bellezza generativa"
(Emanuela Zecchini - CSI Macerata)
«…è proprio bella!». Con questa espressione carica di emozione e di stupore ho guardato piazza San Pietro e via della Conciliazione, lo scorso 7 giugno, in occasione dell’incontro con papa Francesco per i 70 anni di vita del Centro Sportivo Italiano. Essendo la missione del Csi quella di educare attraverso lo sport, la piazza romana era piena di bambini, ragazzi, famiglie, colori, palloni e sorrisi, come lo era stata nel 1955 nel primo incontro di Pio XII con il nascente Centro Sportivo Italiano.
Il Csi nasce nel 1944 per volontà dell’Azione cattolica, con lo scopo di educare le giovani generazioni attraverso lo sport, il gioco di squadra, il rispetto delle regole, la partecipazione di tutti, al di là delle prestazioni e del rendimento fisico.
L’emergenza educativa ci vede tutti coinvolti: nessuno di noi può dire «a me non interessa», altrimenti sarebbe proprio la conferma del fatto che l’educazione è in emergenza. Per questo motivo, è necessario essere una rete e lavorare in rete, soprattutto nell’ambito delle associazioni.
A tal proposito, il Csi ha aderito ad una rete già costituita da qualche anno da altre Associazioni cattoliche, con lo scopo di proporre incontri formativi sui temi dell’educazione. Gli appuntamenti sono già iniziati lo scorso ottobre e proseguiranno fino a maggio nella parrocchia del Buon Pastore di Macerata, sul tema «Educare alla bellezza generativa»: in parole molto semplici, sono lo stupore e l’emozione che ho provato io in Piazza San Pietro, di fronte alla bellezza di tanti bambini e famiglie, che avevano percorso un pezzo di vita insieme, condividendo un cammino educativo.
A tal proposito, il Csi ha aderito ad una rete già costituita da qualche anno da altre Associazioni cattoliche, con lo scopo di proporre incontri formativi sui temi dell’educazione. Gli appuntamenti sono già iniziati lo scorso ottobre e proseguiranno fino a maggio nella parrocchia del Buon Pastore di Macerata, sul tema «Educare alla bellezza generativa»: in parole molto semplici, sono lo stupore e l’emozione che ho provato io in Piazza San Pietro, di fronte alla bellezza di tanti bambini e famiglie, che avevano percorso un pezzo di vita insieme, condividendo un cammino educativo.