domenica 29 dicembre 2019

Siamo fatti per una casa...

Ogni giorno un pensiero, in compagnia di fratel Carlo


L'ultimo appuntamento dell'anno con i pensieri di Carlo Carretto, tratti dal testo "Ogni giorno un pensiero" edito dall'AVE a cura di Gian Carlo Sibilia nel 2017.
Tutte le case che ho abitato quaggiù - positivamente o negativamente - non han fatto altro che sollecitare, maturare, qualche volta esacerbare, l'idea che siamo fatti per vivere in una casa, per non essere soli. Siamo fatti di rapporti con gli altri. Siamo fatti di amore, di dolcezza, di dono di sé, di reciprocità
Quando san Giovanni, nell'Apocalisse, vede la fine dei tempi, in una visione che riassume tutte le realtà messianiche ormai in atto dopo il trionfo di Cristo, ha come materia della sua visione ancora a casa. [...] (Ap, 21, 3-4)
Sì, Dio dimorerà con gli uomini nella stessa "casa", e la sua Presenza sarà così totale nella sua creatura da escludere, meglio, superare le precedenti "presenze", persino quella legata al Santuario [...] (Ap 21,22).
Siamo fatti per una casa che ci dia il senso della stabilità, della continuità, del riposo.
Sì, siamo fatti per una casa dove Dio è padre, e dove tutti gli uomini sono fratelli.
(Ogni giorno un pensiero - ed.AVE 2017; pag. 390; 29 dicembre - Abitò in mezzo a loro)

domenica 22 dicembre 2019

In attesa

Ogni giorno un pensiero, in compagnia di fratel Carlo


Torna l'appuntamento con i pensieri di Carlo Carretto, tratti dal testo "Ogni giorno un pensiero" edito dall'AVE a cura di Gian Carlo Sibilia nel 2017.
Il Natale era vicino.
Avevo deciso di prepararmi alla festa in solitudine, e avevo scelto come luogo il pozzo di Ouarourout dove l'acqua era abbondante e una piccola grotta naturale poteva servire da cappella.
Il tempo non tardò a cambiare e il deserto divenne livido e freddo per la bruma alta che copriva il sole.
Ero nella mia grotta con il pastore Alì.
Avevo freddo.
C'erano le pecore e puzza di sterco.
Non mancava proprio niente.
L'Eucaristia, che avevo appeso al collo, m'impegnava a pensare a Gesù, presente sotto il segno del pane.
Scendeva la notte. Fuori la tempesta continuava a imperversare sul deserto.
Oramai nella grotta tutto era silenzio. [...]
Tacqui e rimasi in attesa. Maria diventò la mia preghiera e me la sentii vicina, vicina.
Gesù era nell'Eucaristia proprio lì, coperto dal mantello.
Tutta la mia fede, la mia speranza, il mio amore erano in un punto.
(Ogni giorno un pensiero - ed.AVE 2017; pag. 376; 24 dicembre - Natale)

domenica 15 dicembre 2019

Per fede

Ogni giorno un pensiero, in compagnia di fratel Carlo


Un nuovo appuntamento con i pensieri di Carlo Carretto, tratti dal testo "Ogni giorno un pensiero" edito dall'AVE a cura di Gian Carlo Sibilia nel 2017.
Il salto tra credere in un Dio immanente alla sua creazione, in un Dio quasi invisibile con gli occhi, e il credere in un Dio trascendente la sua creazione, è tale da obbligarci all'accettazione "per fede" della sua inconoscenza, che è tenebra ai nostri occhi umani.
Dio come trascendenza è, rimane e rimarrà per sempre, Mistero per l'uomo; anche in Paradiso, cioé anche quando lo vedremo "faccia a faccia", come di ce la Scrittura.
Eppure questo stesso Dio ha voluto e vuole "svelarsi" all'uomo, farsi conoscere [...] Dio si rivela all'uomo nel tempo e nell'eterno, e questa sua amorosa donazione di se stesso a noi, mai terminerà nella conoscenza che potremo avere di Lui e, nello stesso tempo, nell'amore con cui lo possederemo. Qualcosa rimarrà sempre del suo Mistero, e noi non ci sazieremo mai di contemplarlo e di nutrirci delle sue rivelazioni progressive, di immergerci nel mare della sua inconoscenza e gioire del suo possesso. [...]
La fede, vista in questa prospettiva, è la certezza e la salvaguardia di questa progressiva rivelazione di Dio.
(Ogni giorno un pensiero - ed.AVE 2017; pag. 376; 15 dicembre - Nel tempo e nell'eterno)

domenica 8 dicembre 2019

Tenere aperta la porta

Ogni giorno un pensiero, in compagnia di fratel Carlo


Andrea Salvucci - 2019
Ancora un appuntamento con i pensieri di Carlo Carretto, tratti dal testo "Ogni giorno un pensiero" edito dall'AVE a cura di Gian Carlo Sibilia nel 2017.
"Ancora una volta, e ormai vicino alla morte, ho avuto la gioia di sperimentare la bellezza dell'amore fraterno, dell'autentico apostolato, attraverso la conmplazione della famiglia - piccola Chiesa.
Mi sono ammalato, e per benino, proprio per sentire tutta la debolezza dell'uomo sopraffatto dal dolore e dalle giornate piene di amarezza e di povertà.
In queste condizioni venni raccolto da una famiglia cristiana, che mi ha portato nella sua casa di montagna per cercare, con tutto l'affetto, se era ancora il caso di ... guarire.
Ho vissuto due mesi circondato da un'ospitalità premurosa, con cristiani non solo decisi a farmi tornare in forze, ma solleciti alla preghiera insieme e al vivere assieme in un clima di amore e gioia spirituale.
[...] Mi viene in mente di augurare a tutti coloro che si sentono soli o poco aiutati nelle loro esigenze, di rompere la loro solitudinee di cercare di vivere, nell'amicizia e nella condivisione, il 'progetto Chiesa', che significa comunità, carità, preghiera. 'guai al solo' dice la Scrittura, e com'è vero!
E com'è vero che dobbiammo impegnarci con tutte le forze quando abbiamo ancora la possibilità di tenere aperta la porta di casa alla diffussione del Vangelo, per pregare in comune e contemplare la meraviglia che è l'essere Chiesa.
Ne verrà che non resteremo soli e gli amici saranno come i figli generati in gioventù, 'frecce acute nella faretra' che ci aiuteranno, e, come il giusto del salmo 127, non resteremo confusi quando verremo 'a trattare alla porta' con i nostri nemici."
(Ogni giorno un pensiero - ed.AVE 2017; pag. 368; 7 dicembre - Tenere aperta la porta)

mercoledì 4 dicembre 2019

La nudità disarmata

Quando il corpo parla
di Pina De Simone 

Dall'editoriale dell'ultimo numero della rivista "Dialoghi" una poetica introduzione alla riflessione sull'incarnazione, che è sostanza del Natale che viene. 
C’è una dimensione della corporeità che spesso ci sfugge, ma che è quella più autentica. Michel Henry la definisce “corporeità originaria” per dire quanto essa sia profonda in noi, intima e insuperabile. Ed è la corporeità come radicale e intimo sentire, come avvertimento interiore a cui rimanda e in cui si radica ogni nostro particolare sentire. 
È l’avvertire noi stessi, non semplicemente quello che facciamo o pensiamo e neppure l’approdo di raffinate tecniche introspettive. 
È al contrario quell’avvertire noi stessi che si dà quando tacciono i rumori, quando scivolano sullo sfondo le nostre arzigogolate costruzioni di senso, quando la sofferenza è sofferenza e la gioia è gioia. 
Nella nudità disarmata del nostro sentire, nel silenzio interiore e nel segreto del cuore, lì la parola che ci abita si lascia avvertire. Ed è la parola della vita: della nostra vita e della Vita di Dio in cui siamo dati a noi stessi.
Il nostro corpo parla, il nostro sentire è esso stesso parola. La parola più profonda del nostro corpo è una parola di relazione è la parola che ci restituisce alla nostra “nascita” all’esperienza insopprimibile dell’esser vivi non a partire da noi stessi ma a partire da altri e da un Altro.
E questa parola è parola di salvezza perché ci libera dai nostri devastanti deliri di onnipotenza per aprirci all’avvertimento della pienezza che ci abita. Non una chimera verso cui disperatamente ci sporgiamo ma la comunione: l’“alito di vita” che ci fa vivi nel dono ricevuto e accolto.
Non abbiamo bisogno allora di modificare, alterare, correggere fino all’esasperazione fragilità e imperfezioni, non abbiamo bisogno di soffocare o negare, abbiamo bisogno di ritrovare questo nostro corpo in ciò che è e in ciò che è capace di dirci. E nella parola del nostro corpo, se ascoltata fino in fondo, ritroveremo la Parola che è principio e compimento, sorgente inesauribile in noi della pienezza a cui aspiriamo.

domenica 1 dicembre 2019

La debolezza

Ogni giorno un pensiero, in compagnia di fratel Carlo


Laura Natalini - 2019
Un nuovo appuntamento con i pensieri di Carlo Carretto, tratti dal testo "Ogni giorno un pensiero" edito dall'AVE a cura di Gian Carlo Sibilia nel 2017.
Credere che Dio è il mio pastore, che mi conduce, che mi chiama per nome, mi dà tanta sicurezza e tenta tenerezza.
La mia debolezza sta nel sentirmi solo nella grande città.
È soprattutto quando le cose non si capiscono, quando soffro, quando piango, quando l'esperienza del mio limite mi conduce contro il muro della mia incapacità, quando la mia povertà mi fa capire cosa significhi essere uomo, è allora che devo fare il salto nella speranza e credere al Dio dell'impossibile. [...]
Non siamo soli nel cammino della vita; questo dovrebbe essere il pensiero costante della mia fede.
Possiamo contare su Dio, e concretamente.
È Lui che ci può aiutare.
La nostra debolezza è guardare a noi, sempre a noi, solo a noi.
(Ogni giorno un pensiero - ed.AVE 2017; pag. 362; 1 dicembre - Il mio pastore)

domenica 24 novembre 2019

Il Dio dell'impossibile.

Ogni giorno un pensiero, in compagnia di fratel Carlo


Torna l'appuntamento con i pensieri di Carlo Carretto, tratti dal testo "Ogni giorno un pensiero" edito dall'AVE a cura di Gian Carlo Sibilia nel 2017.
La notte dello spirito è la capacità, maturata dall'uomo, di amare Dio nell'oscurità, di accettare il suo disegno anche senza vedere, di sopportare gratuitamente la distanza anche quando l'amore ci spinge verso di Lui fino allo spasimo.
Ora, per completare la marcia - la salita, direbbe San Giovanni della Croce - bisogna purificare l'amore e trasformarlo in carità.
Cosa significa?
Una cosa semplice.
Imitare Gesù nel cammino verso Gerusalemme.
Ci sarebbe da spaventarsi e verrebbe voglia di dire: "È impossibile arrivare a tanto".
E sarebbe giusto. Ma noi sappiamo che chi compirà il miracolo è l'amore stesso.
Dio è Dio, ed è il Dio delle cose impossibili.
(Ogni giorno un pensiero - ed.AVE 2017; pag. 353; 24 novembre - Non chiedere più nulla)

domenica 17 novembre 2019

Abitare da credenti la città

L'appuntamento con la lectio divina di Inizio Avvento

Nello scorso anno associativo l’Azione Cattolica Italiana della diocesi di Macerata ha avviato un percorso di conoscenza del territorio, iniziato con una ‘passeggiata’ sui luoghi della ‘misericordia’, presenti in città e conclusosi al Centro di Ascolto e di Prima Accoglienza, in Rampa Zara, e poi invitando a fotografare, attraverso un concorso a livello provinciale, il proprio territorio accogliente, che si è concretizzato in una mostra, grazie all’aiuto del fotoreporter Claudio Colotti, nella prospettiva di generare incontri. 
Continuando questa linea della ‘generatività’, nel presente anno l’Azione Cattolica si appresta ad ‘abitare’ le città con lo ‘spirito di vita nuova’ descritto nell’esortazione apostolica ‘Evangelii Gaudium’ di papa Francesco’: “Senza vita nuova e autentico spirito evangelico, senza ‘fedeltà della Chiesa alla propria vocazione’, qualsiasi nuova struttura si corrompe in poco tempo”. 
L’associazione diocesana, nel percorso dedicato all’ ‘abitare’, vuole tradurre in atteggiamenti di vita cittadina ciò che è scritto in una ‘lettera’ della Chiesa del II secolo, ‘A Diogneto’: “Abitare oggi, significa fare proprio l’atteggiamento della comunità cristiana; è incarnare quella condizione apparentemente contraddittoria di piena cittadinanza e di totale estraneità alle logiche del mondo, una condizione che diventa in sé presenza missionaria solo se è capace di contagiare con il piacere e la bellezza di credere insieme”. 
Da queste sollecitazioni l’Azione Cattolica diocesana apre questo anno associativo con la riflessione del vangelo di san Matteo: ‘Lo avete fatto a me!’, secondo l’invito di papa Francesco: ‘Raggiungete tutte le periferie e là siate Chiesa’. 
Il passo evangelico è lo sfondo della Lectio divina, che si svolgerà domenica 1^ dicembre alle ore 15.30 presso il Centro di Ascolto e di Prima Accoglienza, Rampa Zara a Macerata, guidati dal vicepresidente nazionale di Azione Cattolica, prof. Giuseppe Notarstefano, che rifletterà sullo stile dei credenti nell’abitare la propria città: “E’ la misericordia che apre gli occhi ed il cuore per comprendere quali siano i luoghi e le condizioni di vita… Abitare le periferie diventa non solo l’atto volontaristico di chi, ‘una tantum’, vuole compiere un gesto di bontà. E’ la scelta di ‘prendere residenza’ là dove il Signore si rende presente attraverso i bisogni dei poveri, secondo lo stile delle relazioni, ecclesiali e sociali”.

Un po' di deserto nella propria vita

Ogni giorno un pensiero, in compagnia di fratel Carlo

© Laura Natalini - Macerata 
Ancora un appuntamento con i pensieri di Carlo Carretto, tratti dal testo "Ogni giorno un pensiero" edito dall'AVE a cura di Gian Carlo Sibilia nel 2017.
Il deserto, nella concezione biblica, non è un punto di arrivo; è un passaggio, come capitò ad Elia: "Ed Elia camminò per quaranta giorni e quaranta notti fino all'Oreb, il monto di Dio" (1Re 19,8).
È un luogo dove si compie l'esodo dalla schiavitù alla libertà [...]
Se hanno fatto così i profeti, se ha fatto così Gesù, dobbiamo di tanto in tanto farlo anche noi: andare nel deserto.
Non si tratta di recarsi materialmente nel deserto. Si tratta di fare un po' di deserto nella propria vita. Fare il deserto significa isolarsi, distaccarsi dalle cose e dagli uomini; principio indiscusso di sanità mentale.
(Ogni giorno un pensiero - ed.AVE 2017; pag. 346; 17 novembre - La pura solitudine)

domenica 10 novembre 2019

Ti-Ritiri

Tornano i ritiri per ragazzi

Che novembre per l'ACR diocesana!!
Nel pomeriggio di sabato 9 novembre anche i ragazzi della parrocchia di Santa Croce di Macerata, così come quelli di molte parrocchie della diocesi nelle settimane precedenti, hanno celebrato la Festa del Ciao.
In questo anno in cui ricordiamo il cinquantennale dell'ACR, la festa del Ciao e stata occasione in cui, scoprendosi parte di una comunità, i ragazzi hanno voluto riflettere su quali siano le regole perché possiamo dire che la nostra “è la città giusta”, il luogo in cui vivere come fratelli di tutti perché tutti sono, nessuno escluso, figli di Dio.
Ma gli appuntamenti per i nostri ragazzi non finiscono qui!
Domenica prossima, 17 novembre, dalle ore 9:15 la parrocchia di Santa Croce ospiterà i TI-RITIRI, il momento di riflessione e preghiera, a misura di bambino che l'equipe diocesana dell'ACR propone per i ragazzi che stanno preparandosi alla prima confessione e alla prima comunione.
Contemporaneamente anche i loro genitori potranno regalarsi una pausa di rigenerazione personale, guidati dai membri dell'equipe diocesana adulti con una proposta specifica per poi condividere con i propri figli la celebrazione eucaristica alle 11:15 con tutta la comunità parrocchiale.
Davvero un'occasione da non perdere!

Il deserto nella città

Ogni giorno un pensiero, in compagnia di fratel Carlo

Un nuovo appuntamento con i pensieri di Carlo Carretto, tratti dal testo "Ogni giorno un pensiero" edito dall'AVE a cura di Gian Carlo Sibilia nel 2017.
Per chi si lascia cogliere dallo Spirito che anima la parola di Dio, il deserto è ricerca di Dio nel silenzio, è un ponte sospeso gettato dall'anima innamorata di Dio sull'abisso tenebroso del proprio istinto sugli strani e profondi crepaci della tentazione, sui precipizi insondabili delle proprie paure che fanno ostacolo al cammino verso Dio.
La parola deserto significa ben di più di un semplice luogo geografico. I russi, che se ne intendono e che in questo ci sono maestri, lo chiamano "pustinia". [...] La pustinia, per i russi e per noi che siamo sulla stessa linea spirituale di esperienza mistica, segue l'uomo là dove si trova  e non lo abbandona quando ha più bisogno del deserto.
Se l'uomo non può raggiungere il deserto, il deserto può raggiungere l'uomo. Ecco perchè si dice fare il deserto nella città.
(Ogni giorno un pensiero - ed.AVE 2017; pag. 339; 10 novembre - La ricerca del silenzio)

domenica 3 novembre 2019

Il tempo del chicco di grano

Ogni giorno un pensiero, in compagnia di fratel Carlo

Torna l' appuntamento con i pensieri di Carlo Carretto, tratti dal testo "Ogni giorno un pensiero" edito dall'AVE a cura di Gian Carlo Sibilia nel 2017.
La morte - dal momento che siamo eterni - non esiste se non come segno.
Esiste quel brutto armadio che ha il compito di avvertirci di cose mportanti, di farci pensare un po'e farci riprendere una marcia che va oltre, ben oltre.
Insomma, la vita terrena è solo un primo breve tratto del cammino da compiere, e molto, molto incompleto.
È il tempo del chicco di grano che muore nella terra, è lo spazio di un giorno, oltre il quale ci sono i mille e mille anni di Dio.
(Ogni giorno un pensiero - ed.AVE 2017; pag. 330; 1 novembre - Il tempo del chicco di grano)

venerdì 1 novembre 2019

50 anni di A.C.R.!

Buon compleanno A.C.R.!
Equipe diocesana ACR 

“Ragazzi in sinodo” è questo lo slogan ufficiale con il quale, dal 31 ottobre al 2 novembre 2019, una rappresentanza di bambini e ragazzi provenienti da tutta Italia ha “illuminato” di Bellezza la città di Roma aiutando a riflettere sul grande dono che l’Azione Cattolica Ragazzi ha fatto ai bambini, ai ragazzi e alla Chiesa.
È anche l’occasione per festeggiare insieme (in modo particolare a Roma e in contemporanea in tutte le parrocchie d’Italia), i cinquant’anni dell’Acr: un’occasione privilegiata per  “accendere” l’attenzione su quell’immensa ricchezza che la fede dei bambini e dei ragazzi rappresenta ORA e su come un’esperienza come l’Acr valorizza e può valorizzare questo patrimonio offrendo a ciascuno dei suoi piccoli soci uno spazio per la propria crescita.
Vittorio Bachelet, il presidente nazionale dell’Azione Cattolica, vittima nel 1980 delle Brigate Rosse, diceva: “Non ci interessa fare più bella l’Azione Cattolica, ci interessa attraverso l’Azione Cattolica fare più bella la Chiesa e l’Italia.
È questo il motivo per cui l’A.C.R. dopo 50 anni è ancora attiva, perché in tutti questi anni ha avuto a cuore, attraverso la presenza dei ragazzi, di rendere più bella la Chiesa e l’Italia. Nell’ACR non si è mai guardato che uno sappia fare mille cose o non sappia fare nulla, ma all’animo acceso dall’Amore di Gesù che infiamma i cuori, nell’impegno degli educatori che hanno camminato accanto ai ragazzi cercando di essere semplici “amplificatori” della voce di Dio al cuore dei piccoli, senza nessun controllo, ma con stupore, in contemplazione, ascoltando in silenzio e con rispetto.
Anche la nostra Diocesi in ognuna delle sue parrocchie vuole unirsi in questo ringraziamento al Signore, specialmente con le parole di Don Tonino Bello:
Vocazione.
È la parola che dovresti amare di più, 
perché è il segno di quanto sei importante agli occhi di Dio. 
È l’indice di gradimento presso di Lui, 
della tua fragile vita. Sì, perché se ti chiama vuol dire che ti ama. 
Gli stai a cuore non c’è dubbio. 
In una turba sterminata di gente, 
risuona un nome: il tuo. 
Stupore generale! 
A te non ci aveva pensato nessuno. Lui sì! 
Davanti ai microfoni della storia, 
ti affida un compito su misura… per Lui! 
Sì, per Lui, non per te. 
Più che una “missione” 
sembra una “scommessa”. 
Ha scritto “ti amo”, 
sulla roccia non sulla sabbia, 
come nelle vecchie canzoni. 
E accanto ci ha messo il tuo nome. 
Forse l’ha sognato di notte, nella tua notte. 
Alleluia!

domenica 27 ottobre 2019

Risposta a tutte le domande

Ogni giorno un pensiero, in compagnia di fratel Carlo

Ancora un appuntamento con i pensieri di Carlo Carretto, tratti dal testo "Ogni giorno un pensiero" edito dall'AVE a cura di Gian Carlo Sibilia nel 2017.
[...] Nemmeno il miracolo ci esime dal vivere di fede, dal camminare nella fede. Ci può aiutare, quale testimonianza.
Ma ci sono forse questi aiuti, queste testimonianze?
Non sono esse così numerose da occupare tutto lo spazio che ci circonda? Esiste forse una sola creatura che non ci parli di Lui?
Che non sia come una sua fotografia, un suo simbolo, un suo richiamo? Non siamo noi immersi nel sublime, nell'immenso, nel bellissimo, nel perfetto, nel sogno più straordinario? Non siamo noi parte di un'infinita molteplicità ricondotta continuamente a chiaramente alla più sconvolgente unità? Tuttala trasparenza del creato non èsua Trasparenza?
Tutta l'immensità del Cosmo non è immagine della sua immensità?
Non è Lui e solo Lui la risposta a tutte le nostre domande?
(Ogni giorno un pensiero - ed.AVE 2017; pag. 324; 27 ottobre - Miracolo)

domenica 20 ottobre 2019

Sostanza della fede

Ogni giorno un pensiero, in compagnia di fratel Carlo

Un nuovo appuntamento con i pensieri di Carlo Carretto, tratti dal testo "Ogni giorno un pensiero" edito dall'AVE a cura di Gian Carlo Sibilia nel 2017.
L'esperienza della presenza di Dio nella natura, nella storia, in me, è fondamentale.
E' sostanza della fede.
Poco alla volta devo giungere a viverla, a sentirla nel giorno e nella notte, ad avvertirla quando lavoro o quando riposo, goderla quando prego e quando amo.
Sempre! Ventiquattr'ore su ventiquattr'ore!
E' un cammino che mi conduce a vivere nel Regno di Dio che è l'unione tra il cielo e la terra, tra Dio e l'uomo.
Il Regno è un assoluto perché nulla esiste fuori di Dio
(Ogni giorno un pensiero - ed.AVE 2017; pag. 317; 20 ottobre - Nella sua realtà)

domenica 13 ottobre 2019

Il modello

Ogni giorno un pensiero, in compagnia di fratel Carlo

Foto di Moira Spitoni
Torna l'appuntamento con i pensieri di Carlo Carretto, tratti dal testo "Ogni giorno un pensiero" edito dall'AVE a cura di Gian Carlo Sibilia nel 2017.
Gesù è l'uomo per eccellenza, è l'uomo perfetto, l'uomo senza limitazioni, l'uomo che gode la compiacenza del Padre.
Ebbene, Gesù che poteva scegliere, [...] incarnandosi sceglie quel tipo d'uomo che il Vangelo ci riporta, e di cui conosciamo la vita dalla culla al tramonto. [...]
L'uomo che trae la sua dignità dalla fatica e non dalla maschera ereditata dai suoi parenti. L'uomo che rifugge dall'inganno e dalle cose non vere.
L'uomo che non inganna, che non cerca di sopraffare, che è discreto, umile, semplice.
Insomma, un uomo il cui modello è dentro ciascuno di noi come Dio l'ha voluto; un modello che, se ci allontaniamo da esso, diventa l'insieme della nostra schiavitù e della nostra tristezza.
(Ogni giorno un pensiero - ed.AVE 2017; pag. 309; 12 ottobre - Il modello unico)

domenica 6 ottobre 2019

Soprattutto in Dio

Ogni giorno un pensiero, in compagnia di fratel Carlo

Ancora un appuntamento con i pensieri di Carlo Carretto, tratti dal testo "Ogni giorno un pensiero" edito dall'AVE a cura di Gian Carlo Sibilia nel 2017.
E' difficile che esista un cristiano cattolico, protestante, ortodosso che sia, che non abbia identificato il concetto di santità nell'uomo con la figura di Francesco d'Assisi e non abbia in qualche modo desiderato imitarlo.
Francesco è il tipo che incarna in tutte le Chiese la figura ideale dell'uomo che tenta l'avventura della santità e che la esprime in un modo veramente universale. [...]
E in tutti i tempi Francesco, pur essendo ben incarnato nella storia, lo puoi mettere fuori della storia.
Lo puoi mettere coi primi cristiani, itineranti per le strade dell'impero romano, che recano con sé la gioia di un messaggio veramente nuovo, lo puoi mettere nel medioevo come riformatore e restauratore di una Chiesa indebolita dalle lotte politiche e minata dal compromesso, lo puoi mettere al tempo del barocco a richiamare con la sua inusitata povertà e umiltà l'orgoglio dei chierici per il loro sacerdozio dominatore, più che servo, del popolo.
Lo puoi mettere oggi come tpo dell'uomo moderno che esce dalla sua angoscia e dal suo isolamento per riannodare il discorso con la propria natura, con l'uomo e con Dio.
Soprattutto con Dio
(Ogni giorno un pensiero - ed.AVE 2017; pag. 301; 4 ottobre - Francesco in noi)

domenica 29 settembre 2019

Grazie don Luigi!

Ogni giorno un pensiero, in compagnia di fratel Carlo

Per dire grazie a don Luigi Taliani che, dei suoi 50 anni di sacerdozio, ne ha donati la gran parte all'Azione Cattolica, un nuovo appuntamento con i pensieri di Carlo Carretto, tratti dal testo "Ogni giorno un pensiero" edito dall'AVE a cura di Gian Carlo Sibilia nel 2017.
Non è stata la marcia al Calvario a redimerci, ma la pazienza, la misericordia, l'obbedienza usata da Lui in quella tragica marcia.
Insomma fu la sua carità, cioé il suo amore, a recarci il "nuovo" della Redenzione.
Ciò che conta è amare, e se riusciremo a trasformare ogni momento della nostra esistenza in un atto di amore, tutto sarà risolto.
(Ogni giorno un pensiero - ed.AVE 2017; pag. 293; 28 Settembre - Ciò che conta)

domenica 22 settembre 2019

Dio non bada ai dettagli

Ogni giorno un pensiero, in compagnia di fratel Carlo

Ancora un appuntamento con i pensieri di Carlo Carretto, tratti dal testo "Ogni giorno un pensiero" edito dall'AVE a cura di Gian Carlo Sibilia nel 2017.
Non mi chiedo se ci sia o non ci sia l'inferno.
È una domanda inutile se leggo bene il Vangelo.
Debbo invece cercare di non entrarci e trovare qualcuno che mi blocchi la strada prima che sia troppo tardi.
Proprio così è capitato al figliol prodigo della parabola di Luca.
Il fuggitivo fu bloccato dalla fae e tornò a casa perchè aveva fame. Non è molto bello, non è elegante la cosa, ma è così.
E Dio non bada troppo ai dettagli.
Ciò che conta per Lui è salvare suo figlio, e c'è riuscito servendosi della fame.
Qualche volta si serve di cose anche più dure.
È terribile l'amore di Dio quando si mette sulla strada della nostra salvezza!
(Ogni giorno un pensiero - ed.AVE 2017; pag. 284; 19 Settembre - Capire)

domenica 15 settembre 2019

Ognuno ha il suo cammino

Ogni giorno un pensiero, in compagnia di fratel Carlo

Torna l'appuntamento con i pensieri di Carlo Carretto, tratti dal testo "Ogni giorno un pensiero" edito dall'AVE a cura di Gian Carlo Sibilia nel 2017.
Non pretendo di convincere: cerca di esporre con semplicità la mia esperienza con Dio.
Ognuno ha il suo cammino.
C'è chi vede Dio come Creatore.
C'è chi lo intuisce come l'Essere.
C'è chi lo definisce l'Architetto del mondo, il Motore immobile.
C'è chi è arrivato a Lui attraverso la Bellezza, l'Estetica, il Numero, la Logica, l'Infinito e chi lo ha sentito come l'Altro, il Trascendente.
Se io dovessi dirvi come sono giunto a Dio, al termine della mia esistenza terrena, vi direi: tutte le strade elencate mi hanno aiutato e le ho battute ora in un senso, ora in un altro.
Ma ciò che  più mi ha aiutato, facendomi uscire dal dubbio sistematico, è stata l'eperienza di Dio.
(Ogni giorno un pensiero - ed.AVE 2017; pag. 279; 14 Settembre - Esperienza di Dio)

lunedì 9 settembre 2019

A come Accoglienza a Tolentino

Si sposta a Tolentino la mostra fotografica dell'A.C.

Dopo il successo di Macerata anche a Tolentino approda la mostra fotografica ‘Ascolta, scatta l’accoglienza’, che raccoglie le opere partecipanti al concorso bandito dall'Azione Cattolica della Diocesi di Macerata e racconta forme di accoglienza nel territorio maceratese, partendo da un proverbio marchigiano: ‘Quanno a lu conventu vusseno vocche affamate, lu priore ordina: vrodo lungu e seguitate’ (Quando al convento bussano bocche affamate, il priore ordina: brodo lungo e seguitate).
Gli ‘artisti’ hanno colto con lo scatto l’attimo dell’incontro che produce ‘creazione’, come ha sottolineato il fotoreporter italo americano, Tony Vaccaro: “Prima di fotografare un personaggio cerco di conoscerlo per capire chi è e per far emergere la sua umanità”. 
Tra i vincitori del concorso fotografico, anche Fiorella Sampaolo che con una foto scattata proprio al Circolo Culturale ‘Tullio Colsalvatico’ si è aggiudicata il secondo posto, ‘raccontando’ l'attività dell’aiuto allo studio che il Circolo Colsalvatico sostiene ormai da venti anni - dal 1999 - a Tolentino. 
Al concorso hanno partecipato anche altre due concorrenti tolentinati: Roberta Porfiri e Stefania Sagripanti.
L'allestimento tolentinate della Mostra - presso la sede del Circolo in piazza Mauruzi 12 - è arricchito da una piccola sezione che documenta e racconta l'esperienza dell'aiuto allo studio, che ha incontrato in questi anno centinaia di ragazzi, immigrati e non, e coinvolto decine di volontari. (Nell’occasione sarà presentata anche l’attività per l’anno scolastico entrante).
L'inaugurazione si terrà giovedì 12 settembre alle ore 18.30 presso il Circolo Culturale ‘T. Colsalvatico’ Alla presentazione, a cura di Franco Maiolati (presidente del Circolo Colsalvatico) e Simone Baroncia (vice presidente diocesano di AC), oltre al saluto delle autorità, interverrà il fotografo Claudio Colotti, presidente della Giuria del concorso.
La mostra sarà aperta fino al 21 settembre, tutti i giorni dalle ore 18 alle 20.
Possibili visite guidate per studenti in orario scolastico: prenotazioni 329/0804748.
Per informazioni e prenotazioni in altri orari: 392/0669348; 347/0450631.

domenica 8 settembre 2019

L'amore è superiore alla legge

Ogni giorno un pensiero, in compagnia di fratel Carlo



Un nuovo appuntamento con i pensieri di Carlo Carretto, tratti dal testo "Ogni giorno un pensiero" edito dall'AVE a cura di Gian Carlo Sibilia nel 2017.
L'amore è superiore alla legge. Il perdono è la prima legge della comunità voluta da Gesù.
Non dimentichiamolo.
Ma se proprio ci rimane dentro, nel cuore, come un'esigenza di giustizia e di luce, la necessità di sostenere la legge, di punire chi sbaglia, di non lasciar passare l'errore dell'uomo a scapito degli innocenti, ricordiamoci che esiste una legge di contrappasso che è capace di sistemare le cose molto meglio di noi e in quanto a sete di far chiarezza davanti alla giustizia, è molto più esigente e dura d quanto lo siamo noi.
Quando l'ho scoperta nel profondo di me, ho capito che Dio non rinuncia alla giustizia anche se mi lava col suo sangue.
(Ogni giorno un pensiero - ed.AVE 2017; pag. 273; 8 Settembre - Come Dio)

giovedì 5 settembre 2019

Gli esiti di un percorso

Con la mostra fotografica si è concluso il percorso proposto alla città sulla generatività.

I drammatici eventi dell’inizio del 2018 con protagonisti dei giovani (l’assassinio orribile di Pamela Mastrocola e la delirante ritorsione di Luca Traini) hanno reso improvvisamente famosa Macerata nella cronaca non solo nazionale, descrivendola come una comunità egoisticamente chiusa e fondamentalmente razzista e violenta.
La Presidenza Diocesana dell’Azione Cattolica, consapevole del bisogno e dell’urgenza, da un lato, di far sentire una voce dissonante rispetto ad una fuorviante narrazione mediatica e, dall’altro, di avviare quanto prima un pur complesso percorso di rimarginazione delle ferite inferte al tessuto sociale, si è interrogata sul proprio ruolo, avviando una riflessione su un possibile cammino di recupero e valorizzazione delle tante ricchezze, in termini di solidarietà ed accoglienza, di una città che ha come patrono San Giuliano, il santo “ospitaliere”.
Nell’autunno dello scorso anno si è pertanto proposto una visita guidata ai luoghi della città in cui storicamente si è tradotta in concreto la vocazione all’ospitalità, dando vita a istituzioni attive nel settore in parte ancora oggi presenti, che si è conclusa nel centro di accoglienza della Caritas, impegnato nell’assistenza a migranti e richiedenti asilo, grazie all’opera di operatori e volontari, giovani e adulti, anche dell’associazione.
Nella primavera successiva si è poi voluto fornire una lettura diversa dell’appuntamento elettorale per il Parlamento Europeo, proponendo un incontro presso i locali della biblioteca comunale col giornalista Gianni Borsa, inviato del S.I.R. a Bruxelles, al quale si è chiesto, nel presentare il proprio recente libro sul tema, di condurre una riflessione sul valore, senza nasconderne le criticità, dell’adesione del nostro paese all’Unione e fornendo così un bagaglio di conoscenze indispensabili a consentire l’esercizio consapevole del proprio diritto di voto.
Per la festa del patrono della città, il 31 agosto, si è infine lanciato un Concorso Fotografico, aperto a tutti, dal titolo “Ascolta: scatta l’Accoglienza”; il tentativo è stato quello di stimolare la città a riaprire gli occhi, liberandoli dai veli del pregiudizio e dei luoghi comuni, su una realtà di solidarietà ed accoglienza magari poco “rumorosa” ma indubbiamente fertile ed ampiamente diffusa.
Grazie al prezioso aiuto del fotografo professionista Claudio Colotti, da sempre impegno nella c.d. fotografia sociale, si sono pertanto raccolte oltre 60 opere da parte di 17 concorrenti di ogni età, valutate da una qualificata commissione composta anche da esperti in materia, con le quali si è organizzata, con il patrocinio del comune, dal 29 agosto al 1 settembre, una mostra pubblica nei locali dei Magazzini U.T.O., in centro storico.
La premiazione dei vincitori del concorso, svolta giovedì 29 agosto con la partecipazione del vescovo, mons. Nazzareno Marconi, e dell’assessore e vicesindaco Stefania Monteverde, ha visto una folta presenza di pubblico, segno evidente del forte bisogno della città di riaffermare la propria vocazione solidale e accogliente, e la voglia di riprendere un condiviso percorso di costruzione di una comunità autenticamente generativa.

domenica 1 settembre 2019

Insomma, il Paradiso.

Ogni giorno un pensiero, in compagnia di fratel Carlo


Torna l'appuntamento con i pensieri di Carlo Carretto, tratti dal testo "Ogni giorno un pensiero" edito dall'AVE a cura di Gian Carlo Sibilia nel 2017.
Se non riusciamo nella vita ad innamorarci di Dio siamo perduti. [...]
Le esigenze del Regno sono le stesse esigenze dell'amore, che per sua natura trova uguali o rende uguali.
L'amore di Dio ci costringe a diventare come Dio, simili a Dio, coi gusti di Dio.
Non c'è scampo.
Se Dio ama la luce, anche noi noi dobbiamo amare la luce.
Se Dio perdona, anche noi dobbiamo perodnare. Se Dio muore per amore, anche noi dobbiamo giungere a morire per amore.
Fare il Regno significa proprio questo: lavorare, agire per divenire simili a Dio sul modello di Cristo.
E non a chiacchiere, a fatti.
Il Regno avanza tutte le volte che poniamo un fatto concreto  come risposta all'Amore che è Dio. [...]
E siccome l'amore vuole l'uguaglianza, noi ameremo Dio con la stessa potenza cheLui ha nell'amore a noi.
È, insomma, il Paradiso.
(Ogni giorno un pensiero - ed.AVE 2017; pag. 266; 1 Settembre - Come Dio)

domenica 25 agosto 2019

Risposta

Ogni giorno un pensiero, in compagnia di fratel Carlo


Un nuovo appuntamento con i pensieri di Carlo Carretto, tratti dal testo "Ogni giorno un pensiero" edito dall'AVE a cura di Gian Carlo Sibilia nel 2017.
Quando l'anima si apre all'amore di Dio, la prima parola che esce dalla sua bocca è una parola di lode, un grido di esultanza.
È come un bisogno compresso nel profondo, che ha trovato il suo sfogo, la sua liberazione [...]
La preghiera è innanzitutto una risposta. Sarà, più tardi, anche domanda, molte domande, ma alla radice di tutto sta una risposta.
E questo perché è Dio che fa la prima domanda.
Se non fosse Lui a uscire dal sup isolamento, nessuno potrebbe iberarci dal nostro; se non fosse Lui a chiamarci dagli abissi dell'Essere, nessuno si sognerebbe di rispondere. [...]
Il Padre è colui che incomincia. Dal silenzio della sua Trascendenza, è Lui che avanza verso di noi e ci chiama per nome.
(Ogni giorno un pensiero - ed.AVE 2017; pag. 255; 22 agosto - Risposta)

venerdì 23 agosto 2019

L'accoglienza si premia

Le opere del concorso fotografico "Ascolta: scatta l'Accoglienza!" in mostra.

È arrivato alla fase conclusiva il concorso fotografico, proposto dall’Azione Cattolica della diocesi di Macerata-Tolentino-Recanati-Cingoli-Treia, in collaborazione con l’associazione ‘FormAC’ ed il patrocinio del comune di Macerata, dal titolo ‘Ascolta. Scatta l’accoglienza’, con l’inaugurazione della mostra delle opere di tutti i partecipanti, allestita con il contributo di ‘GScopy’, giovedì 29 agosto alle ore 18.00 presso i Magazzini UTOin vicolo Consalvi a Macerata, che sarà visitabile fino al 1^ settembre dalle ore 18.00 alle ore 22.00 (il 31 agosto dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 15:00 alle 23:00), alla presenza delle autorità civili e religiose. Subito dopo l’inaugurazione vi sarà la proclamazione dei vincitori del concorso da parte della giuria coordinata dal presidente Claudio Colotti.
Dalla città di san Giuliano l’ospitaliere il concorso fotografico invitava i concorrenti a raccontare forme di accoglienza nel territorio maceratese, partendo da un proverbio marchigiano, che recita: ‘Quanno a lu conventu vusseno vocche affamate, lu priore ordina: vrodo lungu e seguitate’(Quando al convento bussano bocche affamate, il priore ordina: brodo lungo e seguitate). A distanza di mesi gli ‘artisti’ hanno saputo rendere vivo ed attuale il proverbio, cogliendo con lo scatto quell’attimo in cui l’occasione di un incontro produce generatività.
Attraverso il concorso l’Azione Cattolica della diocesi di Macerata ha stimolato gli ‘artisti’ a cercare nel territorio provinciale ‘relazioni’ che hanno consentito di immortalare nuove ‘visioni’ di socialità per conservare ‘memoria’ attraverso l’opera artistica della fotografia, che rappresenta uno strumento unico per fare ‘memoria visiva’ ed è indispensabile per documentare le realtà sociali: infatti, essa costituisce un vero e proprio mezzo di comunicazione.

domenica 18 agosto 2019

È sempre preghiera

Ogni giorno un pensiero, in compagnia di fratel Carlo


Torna l'appuntamento con i pensieri di Carlo Carretto, tratti dal testo "Ogni giorno un pensiero" edito dall'AVE a cura di Gian Carlo Sibilia nel 2017.
È Dio è presente in tutto e tutto è segno di Lui.
Il cammino della preghiera è lungo quant'è lunga la vita dell'uomo, né più né meno.
Ora è un gioioso sentiero tra i prati, ora una pcifica strada di campagna, ora è una mulattiera aspra che sale tortuosa sui monti, ora un itinerario tra le rocce nude delle vette.
A volte è come un viale di città pieno di chiasso e di distrazione, e a volte segue il corso delle acque che scendono sotto la strada nei canali sotterranei che vanno al fiume o al mare, portando i detriti e il lezzo della vita.
Ma è sempre preghiera. [...]
Io penso che sia preghiera anche quando non è silenzio e non presenta altro, per chi vede dal di fuori, se non ciottoli di un torrente disseccato. [...]
Ma Dio ascolta la preghiera dell'uomo, l'ascolta al di là di ogni limite.
(Ogni giorno un pensiero - ed.AVE 2017; pag. 249; 16 agosto - Il cammino della preghiera)

domenica 11 agosto 2019

Tutto è segno

Ogni giorno un pensiero, in compagnia di fratel Carlo


Ancora un appuntamento con i pensieri di Carlo Carretto, tratti dal testo "Ogni giorno un pensiero" edito dall'AVE a cura di Gian Carlo Sibilia nel 2017.
Dio è presente in tutto e tutto è segno di Lui.
Come il mio corpo visibile è segno della mia persona e la indica, così tutto il visibile e l'inivisibile è segno di Dio e lo annuncia continuamente, inesorabilmente.
Non c?è una cellula, non c'è un atomo, non c'è una virgola, che possa sfuggire all'unità del tutto: i segni lo indicano con una logica, una armonia, una unità inesorabile.
I segni mi hanno raccontato la mia storia, mi hanno spiegato i miei desideri, hanno dato luce alle mie domande. [...]
Ma dove il segno diventa richiamo costante, indicazione univoca di ciò che vuol indicare e annunciare, è nell'annunciare e indicare un'altra Presenza da me.
Ogni cosa che vedo, ogni rumore che sento, ogni alba che torna, ogni incontro che realizzo, sono segni di qualcosa, di qualcuno che mi ha preceduto e mi interroga:Dio.
(Ogni giorno un pensiero - ed.AVE 2017; pag. 242; 9 agosto - Presente in tutto)

martedì 6 agosto 2019

E-state insieme!

L'estate dell'A.C. diocesana!

Proprio vero: l'Azione Cattolica non riposa, ma si "ri-genera" in estate, un tempo pieno di esperienze ed incontri che arricchisce ciascuno e l'associazione tutta!
In ordine di "apparizione" vi segnaliamo:
  • la bellissima esperienza dell'ormai tradizionale "Campo Spello" dal 25 al 28 luglio nella Casa San Girolamo, dal titolo "Abitare l'accoglienza ... e se ne prese cura", accompagnati dalla sapiente guida di mons. Ugo Ughi, già vice assistente nazionale e, da sempre, un caro amico della nostra associazione diocesana; le sue riflessioni sono ogni volta un "balsamo" per lo spirito che, con delicatezza, invitano ad immergersi nella Parola tenendosi con i piedi ben saldi sulle strade della quotidianità;
  • il campo specializzato ACR a Nocera Umbra al centro soggiorno La Salette Salmata, cui ha partecipato anche una nostra educatrice ACR in rappresentanza dell'intera equipe diocesana ACR, dal titolo “Per il bene di tutti. Educatori e cittadini per scelta”. Un'esperienza di appfondimento e riflessione sulle tematiche del prossimo anno associativo (La città giusta) con la partecipazione, tra gli altri di Dom Gianni Giacomelli, priore di Fonte Avellana, e Rosy Bindi, già presidente della Commissione Parlamentare Antimafiaper riscoprire che "da cristiani dobbiamo essere dei buoni cittadini, nella certezza che non c’è realtà umana e tempi storici che non meritino il nostro servizio";
  • il Concorso Fotografico "Ascolta: scatta l'Accoglienza!" che vede nel prossimo 29-31 agosto la sua conclusione attraverso la mostra delle opere inviate presso i Magazzini U.T.O. in vicolo Consalvi nel Macerata e, ovviamente, la premiazione dei vincitori (il 29 agosto alle ore 18:00);
In un momento così complesso, una vera e propria boccata di ossigeno, la ricarica giusta per riaffermare, a partire proprio dalla premiazione del Concorso Fotografico, la comune vocazione umana alla solidarietà ed all'accoglienza nel quotidiano delle nostre città.

domenica 4 agosto 2019

Dal cielo

Ogni giorno un pensiero, in compagnia di fratel Carlo

Un nuovo appuntamento con i pensieri di Carlo Carretto, tratti dal testo "Ogni giorno un pensiero" edito dall'AVE a cura di Gian Carlo Sibilia nel 2017.
C'è una cosa che va detta parlando della preghiera: non viene dalla terra ma dal cielo.
Il grido che mi gonfia il petto e mi fa esclamare "Dio, ti amo!"; lo sforzo che fa ripetere a Faraggì, li musulmano cieco, quando cammina sulla pista vicino a me: "Com'è grande Iddio!"; il pianto di Davide: "Miserere!"; l'esaltazione di Maria: "Magnificat!"; la lacrima che spunta sul ciglio di chi confesa: "Gesù, perdonami!"; l'improvviso arrestarsi estatico dello scienziato dinanzi alle meraviglie dell'universo, sono opere dello Spirito Santo.
È lo Spirito del Signore che riempie il mondo e ci fa gridare: "Padre!"; che immette in noi la corrente della preghiera.
(Ogni giorno un pensiero - ed.AVE 2017; pag. 237; 4 agosto - Il grido)

domenica 28 luglio 2019

Utopia?

Ogni giorno un pensiero, in compagnia di fratel Carlo

Torna l'appuntamento con i pensieri di Carlo Carretto, tratti dal testo "Ogni giorno un pensiero" edito dall'AVE a cura di Gian Carlo Sibilia nel 2017.
Il cammino che dobbiamo fare nella città terrena per renderla il più possibile somigliante al disegno che abbiamo in noi della città celeste, ci rivelerà il nostro vero volto, sarà come la prova della nostra maturità o immaturità, la spinta a far sempre meglio, il richiamo alla verità e, più di tutto, la sete di trovare dentro il nostro mistero di uomini la sorgente di quella vita divina ch è la sola capace di realizzare le cose impossibili su questa terra: una vita d'amore tra uomini liberi.
È un'utopia? Certo, è un'utopia.
Tutto ciò che Dio propone all'uomo è così grande da essere catalogato come utopia.
(Ogni giorno un pensiero - ed.AVE 2017; pag. 229; 28 luglio - La prova della nostra maturità)

domenica 21 luglio 2019

Il più gran segreto

Ogni giorno un pensiero, in compagnia di fratel Carlo

Ancora un appuntamento con i pensieri di Carlo Carretto, tratti dal testo "Ogni giorno un pensiero" edito dall'AVE a cura di Gian Carlo Sibilia nel 2017.
Davanti alla realtà, a tutta la realtà visibile solo dal mo occhio di uomo non c'è altra scelta: o maledirla perché figlia degenere di un padre pazzo o accettarla come mistero.
Lo Spirito di Dio che mi abita mi dice di accettarla come mistero.
E me lo testimonia con la sua voce continua.
Ed io lo testimonio ai miei fratelli e dico loro "Sì, Dio è il Signore dell'universo".
Ed è il Signore anche se il mare è in tempesta.
È Signore anche se soffro e piango.
È Signore anche se la mia casa viene distrutta  dal tempo.
È Signore anche se è giunta per me l'ora di morire.
Ed è proprio l'ora di morire che mi spiegherà le cose. [...]
La morte è la porta della resurrezione.
La morte è l'entrata alla pienezza di vita.
La morte è il più gran segreto che deve essere svelato.
(Ogni giorno un pensiero - ed.AVE 2017; pag. 224; 23 luglio - La nostra realtà)

domenica 14 luglio 2019

Non sappiamo dir nulla ...

Ogni giorno un pensiero, in compagnia di fratel Carlo

Torna l'appuntamento con i pensieri di Carlo Carretto, tratti dal testo "Ogni giorno un pensiero" edito dall'AVE a cura di Gian Carlo Sibilia nel 2017.
Dio è l'inconoscibile, e solo Lui può rivelarsi a me attraverso via tutte e solo sue, parole mai ripetute, concetti al di là di ogni concetto.
Nella vera preghiera, quindi, mi è richiesta più passività che attività; più silenzio che parole, più adorazione che studio, più disponibilità che  movimento, più fede che ragione.
Devo capire "a fondo" che l'autentica preghiera è frutto di un dono del Cielo alla Terra, del Padre a suo Figlio, dello Sposo alla Sposa, di Colui che ha a colui che non ha, del Tutto al nulla.
E più questo Tutto s'avvicina al nulla, più l'inconoscenza si fa senza confini. Si sente che la conoscenza di Dio aumenta in noi man mano aumenta per Lui il nostro amore; e di questa conoscenza non sappiamo dir nulla.
(Ogni giorno un pensiero - ed.AVE 2017; pag. 215; 14 luglio - Conoscere te)

domenica 7 luglio 2019

Andare al di là

Ogni giorno un pensiero, in compagnia di fratel Carlo

Ancora un appuntamento con i pensieri di Carlo Carretto, tratti dal testo "Ogni giorno un pensiero" edito dall'AVE a cura di Gian Carlo Sibilia nel 2017.
Dio mi plasma e mi tocca con le cose create, mi rende cosciente, poco alla volta, con la dolcezza della sua Grazia e con la forza del suo Spirito.
Io sono dentro le cose, sono fatto dalle cose ma aspiro ad una vita che va al di là delle cose.
Nato nelle cose figlio dell'uomo, divento figlio di Dio.
Nato una volta da mio padre e mia madre che mi hanno trasmesso le realtà terrene, nascerò una seconda volta a figlio delle realtà celesti.
Osa sono come un feto immaturo, a mezza strada tra il mio passato e il mio futuro, tra le cose che conosco e quelle che non conosco.
Non è una posizione comoda.[...] Se uno mi dicesse che dovrò stare sempre in questa posizione mi darebbe una brutta notizia. [...] È come se uno mi dicesse "tu devi stare sempre nel ventre di tua madre".
Io però devo andare al di là, e anche voi, lo vogliate o no, dovete andare al di là.
(Ogni giorno un pensiero - ed.AVE 2017; pag. 204; 3 luglio - Andare al di là)

giovedì 4 luglio 2019

Abitare l'accoglienza

A Spello dal 25 al 28 luglio il campo adulti.

Viviamo un momento storico in cui, apparentemente, proprio ciò che ci rende umani (la capacità di metterci in relazione, la com-passione) viene percepito come un ostacolo alla piena realizzazione di sé, e il senso di comunità anziché spazio di condivisione diventa motivo di esclusione, "noi" con "loro", dimenticando peraltro che, ontologicamente, l'uomo è pellegrino: arriva su questa terra senza niente e senza niente se ne va.
S'impone la necessità, quindi, di darsi occasioni per riappropriarsi di quella dimensione dell'accoglienza che rende "umana" la vita comune, e per "abitare" l’accoglienza occorre imparare nuovamente l’arte del prendersi cura dell’altro e del mondo, e farne un “habitus”, un modo di vivere.
Per questo la Presidenza Diocesana dell'Azione Cattolica di Macerata, anche quale logica conclusione del percorso offerto all'associazione ed alla comunità civile in questo anno associativo, propone dal 25 al 28 luglio, per gli adulti e i giovani adulti un fine settimana, un tempo di rigenerazione spirituale, alla Casa ‘San Girolamo’ di Spello dal tema ‘Abitare l'Accoglienza ... e se ne prese cura’.
Lasciandoci ispirare dalla Parola di Dio, "spezzata" dal già vice assistente spirituale nazionale dell’associazione, mons. Ugo Ughi, si avrà l'opportunità per rimotivare quello stile di "famiglia" che da sempre caratterizza l'associazione, quel farsi "ospiti" che, nella consapevolezza di essere figli di un unico Padre, non mancano di aprire le porte della propria casa ai fratelli in cammino sulle nostre stesse strade.
Prenotazioni ancora possibili fino al 21 luglio contattando la segreteria diocesana o il laboratorio per la formazione.
Alleghiamo l'orario dell'esperienza (ancora suscettibile di qualche variazione).

domenica 30 giugno 2019

L'oltre di Dio

Ogni giorno un pensiero, in compagnia di fratel Carlo

Torna l'appuntamento con i pensieri di Carlo Carretto, tratti dal testo "Ogni giorno un pensiero" edito dall'AVE a cura di Gian Carlo Sibilia nel 2017.
Non mi basta aiutare i poverio condividere la vita dei poveri.
C'è il rischio che vada verso di loro come un ricco e così li umilio. Devo andare verso i poveri con molta umiltà; ho molte cosa da farmi perdonare da questi fratelli. Come Gesù, che a Nazareth, ed ancor prima nel presepio, è venuto anoi piccolo, povero, umile, discreto: le sembianze di un autetico amore.
Amore che non forza. Amore che non umilia.
Amore che accoglie facendosi accogliere.
Nella Chiesa di oggi sono molti coloro che parlano di Dio o che strafanno in nome di Dio. Purtroppo sono pochi i frequentatori di Dio, i contemplativi, i testimoni. [...]
Non devo chiudermi mai in certezze e dogmatismi, niente assolutizzando al di fuori dell'amore e della misericordia.
Rimanere sempre aperto verso l'oltre di Dio.
(Ogni giorno un pensiero - ed.AVE 2017; pag. 195; 26 giugno - L'imitazione di Nazareth)

domenica 23 giugno 2019

Il modo di amare di Dio

Ogni giorno un pensiero, in compagnia di fratel Carlo

Un nuovo appuntamento con i pensieri di Carlo Carretto, tratti dal testo "Ogni giorno un pensiero" edito dall'AVE a cura di Gian Carlo Sibilia nel 2017.
La vera novità del cristianesimo è l'amore trinitario di Dio in noi, che è la perfetta maniera d'amare. [...]
L'amore a due [...] corre sempre in noi il pericolo di diventare esclusivo, possessivo, motivo di interesse, introversione, sensualità.
La carità, cioé il modo di amare di Dio, corregge questa tesione, introduce un terzo elemento che catalizza l'interesse e lo trascina verso la generosità, la gratuità, l'universalità dell'amore stesso.
[...] l'accettazione del figlio, che cosè se non il concretizzarsi di questo "terzo" [...]?
L'amore umano tende a realizzare un amore a due; la carità c'insegna a tenere sotto gli occhi il Terzo presente.
(Ogni giorno un pensiero - ed.AVE 2017; pag. 180; 11 giugno - Il Terzo)

mercoledì 19 giugno 2019

Uno "scatto" di accoglienza

Rinviata al 30 giugno la scadenza del concorso fotografico!

Quello dell'accoglienza è sicuramente oggi un tema "controcorrente", o per lo meno un certo modo di affrontarlo.
Sui media tradizionali, ma anche sui social, si pone all'attenzione come un "problema" da risolvere, dimenticando completamente sia la sua valenza spirituale sia la sua potenzialità in termini di sviluppo anche sociale di una comunità.
Eppure il bisogno di confrontarsi sulla questione e sperimentarne la pratica è con ogni evidenza sempre elevato nelle nostre città.
A partire da questa considerazione, il comitato organizzatore del Concorso Fotografico "Ascolta: scatta l'Accoglienza!" in collaborazione con il comune di Macerata che ha concesso il patrocinio, aveva pensato di darsi ancora un po' di tempo, rinviando il termine di scadenza per la consegna delle fotografie a tutto il 30 giugno 2019.
Certo presuppone un minimo di riflessione, per stimolare sensibilità un po' fuori allenamento in questo nostro tempo. Non si tratta di produrre foto di cronaca, ma rendere il senso del proprio pensiero sul tema attraverso un'immagine.
Chiunque può farlo, non serve certo essere fotografi professionisti! Quindi, ASCOLTATE E SCATTATE! E poi inviate le vostre fotografie sull'accoglienza, con le modalità indicate nel regolamento o nell'apposita sezione di questo blog!