A.I.B.I. e La Goccia: un bambino adottato come un dono. Intervista a Paolo Carassai
di Simone Baroncia
"Non dimenticate l’ospitalità: alcuni praticandola hanno accolto degli angeli senza saperlo": così inizia il suo intervento, citando la Lettera agli Ebrei, Paolo Carassai, presidente de La Goccia onlus, l’Associazione per l’affido, l’adozione ed il sostegno familiare, nata a Macerata nel 2001, alla ‘XXIII Settimana delle Famiglie degli Amici dei Bambini’, svoltasi a Gabicce.
Gli angeli a cui si riferisce Carassai sono i bambini abbandonati e adottati: “Un figlio è la rivelazione continua del mistero di Dio è una fonte inesauribile e continua di amore e di forza”. Il bambino adottato “è il più grande dono divino, ha spiegato Paolo Carassai che con la moglie ha adottato tre bambini, Alexia, Sofia e Mouna (rispettivamente di 17, 13 e 11 anni), sono loro che giorno dopo giorno ti danno la forza di andare avanti, di amare la vita e di scoprire in ogni loro gesto e parola la bellezza del Signore”.
Quindi ha raccontato la storia della sua famiglia, che è partita a Macerata 13 anni fa con la fondazione de ‘La Goccia’, l’associazione onlus che si occupa di affido, adozione e sostegno familiare da un’esperienza personale: