Torna il 9 dicembre la lectio divina all'Abbadia di Fiastra.
Proprio in un momento in cui la crisi sembra mordere con ancora più forza, vi è l’insperata opportunità di soffermarsi sulle autentiche ragioni di molte scelte compiute da ciascuno di noi nel quotidiano, spesso senza alcun discernimento sulla coerenza di queste con la fede che si professa.
È proprio il rischio di vivere una fede disincarnata, cioè scollegata con la vita, quello che corriamo sempre di più oggi, un insieme di riti privi di immediata
incidenza sulla realtà di ogni giorno, finendo per aderire ad una religione ma
senza credere più in Dio!
In questo senso la presidenza diocesana di Azione Cattolica continua a proporre gli ormai tradizionali momenti di spiritualità all’inizio dei tempi forti dell’anno
liturgico, all’insegna della scelta di declinare la fede nel presente cui
ciascuno è chiamato.
Il segno del pane condiviso, immagine immediata e facilmente comprensibile a chiunque ancora oggi, è quello scelto per il primo appuntamento di quest’anno della lectio divina all’Abbadia di Fiastra, domenica 9 novembre alle 15,30 (e non il 2 a causa del sovrapporsi con gli eventi regionali collegati con l'arrivo ad Ancona della Presidenza Nazionale di A.C.!) guidata, come sempre, con sensibilità e competenza dal priore della comunità cistercense padre Giovanni Frigerio. Segno del pane che richiama, in sintesi, il bisogno di ogni vero credente di tornare sempre a porsi le domande ultime sulla vita senza dimenticarsi mai, per il fatto di essere destinato ad un popolo, della necessità di spezzarlo, condividerlo con la comunità in cui si vive e con l’ospite che si accoglie, affinché sia davvero nutrimento e non condanna.
Il segno del pane condiviso, immagine immediata e facilmente comprensibile a chiunque ancora oggi, è quello scelto per il primo appuntamento di quest’anno della lectio divina all’Abbadia di Fiastra, domenica 9 novembre alle 15,30 (e non il 2 a causa del sovrapporsi con gli eventi regionali collegati con l'arrivo ad Ancona della Presidenza Nazionale di A.C.!) guidata, come sempre, con sensibilità e competenza dal priore della comunità cistercense padre Giovanni Frigerio. Segno del pane che richiama, in sintesi, il bisogno di ogni vero credente di tornare sempre a porsi le domande ultime sulla vita senza dimenticarsi mai, per il fatto di essere destinato ad un popolo, della necessità di spezzarlo, condividerlo con la comunità in cui si vive e con l’ospite che si accoglie, affinché sia davvero nutrimento e non condanna.