A pochi mesi di distanza da Ruggero anche Giulia torna alla casa del Padre.
di Antonella Monteverde
Il mio primo pensiero, dopo la notizia della morte di Giulia, è stato: «…siete nati insieme ed insieme starete per sempre» (Gibran). Solo dopo pochi mesi, infatti ha raggiunto il suo amatissimo Ruggero.
Giulia e Ruggero, un solo nome, un solo cuore, una casa accogliente. Nell’elenco delle belle cose che Giulia lascia in eredità alla sua famiglia, all’adorata nipote Lucia, alla Parrocchia di Santa Croce, all’Azione cattolica diocesana, trovano un posto speciale la passione per il servizio; la dedizione costante alla costruzione del bene; la cura premurosa e affettuosa per tutti, in special modo per i più piccoli; l’apostolato e la promozione dell’associazione; la capacità e il desiderio di confrontarsi e comunicare con coraggio le sue idee.
Ha accompagnato per anni bambini e bambine all’incontro con Gesù Eucarestia e, quando non ha potuto più farlo, ha continuato a seguire a distanza tutto sostenendo i catechisti e gli educatori.
Così come «…la quercia e il cipresso non crescono l’uno all’ombra dell’altro» (Gibran), così Giulia e Ruggero sono stati radici salde per tanti, tronco a cui aggrapparsi e sostenersi, ombra che rinfranca e ristora. Hanno donato ciò che avevano avuto gratuitamente e hanno sempre trovato il tempo per condividere, hanno testimoniato che è possibile vivere insieme per tutta la vita. Con immensa gratitudine li ricordiamo adesso che «le bianche ali del tempo sperderanno i vostri giorni» (Gibran).
I funerali si sono celebrati oggi nella chiesa di Santa Croce alle ore 15:00, con la partecipazione, nonostante il giorno lavorativo, di numerosi aderenti all'A.C. parrocchiale che hanno voluto sottolineare, attraverso le parole piene di gratitudine del presidente, il suo impegno educativo a servizio dei più piccoli declinato nel quotidiano della vicinanza e nella semplicità dei gesti che sanno costruire le relazioni.
Nessun commento:
Posta un commento