giovedì 10 marzo 2022

Sguardi che scoprono - 7

Il conto alla rovescia per l'inizio degli Esercizi Spirituali 2022


Il percorso di avvicinamento agli Esercizi Spirituali 2022
, con le meditazioni di don Egidio Tittarelli, è scandito da una canzone e da una storia ogni giorno.
La canzone di oggi è "Somewhere over the rainbow" cantata da Judy Garland ne "Il mago di Oz", mentre la storia che ci accompagna è tratta da “Il guerriero Kastriot combatte con i fiori” ed è una sintesi della storia della nascita della campana della pace.
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“Basta” gridò in coro un gruppo di bambini: ”Siamo stanchi di addormentarci e di svegliarci al rumore dei fucili!”. I ragazzi del villaggio di Nientefiorito decidono di raccogliere i bossoli, di ripulire i campi, per poter correre e giocare, liberi di muoversi. 
Non lontano da Nientefiorito, viveva Kastriot, un ragazzo forte, che era cresciuto, andando a scuola la mattina e portando al pascolo gli animali, nel pomeriggio. Era poi diventato un guerriero: non era cattivo, ma gli piaceva mettere paura agli altri con le armi e mostrando la sua forza. 
Dopo qualche tempo di questa vita, perse la voglia di sparare. Aveva sentito dire che da un porto lontano si raggiungeva l’isola della felicità. Prese con sè la sua arma, un po’ di cibo e partì. Dopo due giorni di cammino, la sua bisaccia si stava alleggerendo. Mentre pensava come trovare qualcuno che lo potesse aiutare, alzando lo sguardo vide un vecchio pastore con il suo gregge. Alla richiesta del ragazzo, l’uomo andò a prendere due grossi pomodori e qualche fetta di pane. Guardando Kastriot con profondità lesse negli occhi del ragazzo una forte delusione e gli disse: “Coraggio! Per essere felice devi solo scoprire dove trovare la cosa migliore per la tua vita”. Poi il pastore mise nelle mani del ragazzo quattro bossoli, dicendo: ”Da loro sbocceranno fiori meravigliosi che non hanno radici in questa terra. Dipende solo da te far spuntare questi fiori.“ 
Kastriot arrivò ai piedi di una montagna e fu attratto dal silenzio che lo circondava. Vide poi una ragazza che parlava una lingua che lui non conosceva, ma capì che cercava aiuto. Prese del pane e glielo offrì. La ragazza, a suo modo, lo ringraziò. Ripreso il cammino, si accorse che in uno dei bossoli era germogliato un fiore bianco. 
Il mattino seguente alcuni ragazzi andarono incontro a Kastriot e lo invitarono a unirsi a loro per combattere. Kastriot sentì una forte attrazione, ma restò male quando uno del gruppo lo derise perché aveva un fiore. Si sentì umiliato e notò che il fiore stava appassendo. Gettò il fucile e riprese il cammino. 
Pensò di passare la notte presso due fratelli, suoi compagni di tanti combattimenti. Arrivò mentre Sebastian piangeva la morte del fratello che era stato ucciso e meditava di vendicarsi. Kastriot disse che lo avrebbe aiutato, ma al mattino seguente convinse l’amico a non scatenare altre vendette. Guardando i bossoli Kastriot scoprì che nel terzo bossolo era sbocciato un fiore viola molto profumato. 
Dopo qualche giorno, riprese il cammino, ma non aveva cibo, era stanco e affamato. Incontrò un ragazzo, che gli offrì dell’acqua e del formaggio. Mangiarono insieme e Kastriot scoprì la dolcezza dell’amicizia, dopo aver vissuto la ricchezza del silenzio, dell’ascolto e del dialogo, la forza della volontà, la condivisione delle lacrime, la bellezza dell’amicizia. L’ultimo bossolo aveva un fiore rosso a forma di cuore. 
Giunto al porto da cui si raggiungeva l’isola della felicità, si addormentò e in sogno vide un grande albero nel cui tronco era nascosta una campana. La tirò fuori, la suonò e vide che molte persone si dirigevano verso l’albero. Kastriot capì che doveva costruire una campana come quella vista in sogno. Cercò i bambini che avevano raccolto i bossoli e che nel cuore avevano la pace. Si unì a loro: aveva trovato l’isola della felicità.

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