Una proposta di azione e preghiera da Tolentino
(Sermit - Azione Cattolica Italiana, parrocchia ‘Santa Famiglia’ - Amici per… - Caritas - Tolentino)
“Ho un grande dolore nel cuore per il peggioramento della situazione nell’Ucraina. Nonostante gli sforzi diplomatici delle ultime settimane si stanno aprendo scenari sempre più allarmanti. Come me tanta gente, in tutto il mondo, sta provando angoscia e preoccupazione. Ancora una volta la pace di tutti è minacciata da interessi di parte. Vorrei appellarmi a quanti hanno responsabilità politiche, perché facciano un serio esame di coscienza davanti a Dio, che è Dio della pace e non della guerra; che è Padre di tutti, non solo di qualcuno, che ci vuole fratelli e non nemici. Prego tutte le parti coinvolte perché si astengano da ogni azione che provochi ancora più sofferenza alle popolazioni, destabilizzando la convivenza tra le nazioni e screditando il diritto internazionale”.
Con questo appello al termine dell’Udienza generale di mercoledì 23 febbraio papa Francesco ha invitato ad una giornata di digiuno e preghiera per la pace per mercoledì 2 marzo, che ha trovato accoglienza nelle città italiane.
Intanto dall’inizio del conflitto, secondo l’Agenzia per i rifugiati delle Nazioni Unite, ci sarebbero già 50.000 profughi, anche se si ipotizza almeno 100.000 persone che avrebbero già trovato rifugio in Romania, Polonia, Repubblica Ceca, Ungheria, Slovenia, Lituania, e anche in Moldova, tutti Paesi che al momento hanno sposato la politica delle porte aperte, profilandosi una crisi umanitaria.
Mentre nei giorni scorsi il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, da Norcia aveva lanciato il suo messaggio per l’unità di tutti nel ricercare la pace, dopo l’accensione della Fiaccola della Pace tratta dalla Lampada di San Benedetto:
“Questa fiaccola è un segno di speranza, è un messaggio di pace, del quale avvertiamo un altissimo bisogno in questi giorni e in questo periodo e avvertiremo intensamente nel prossimo futuro. Benedetto, figlio di Norcia, figura di riferimento per l’Europa, come lo sono per la parte orientale d’Europa, Cirillo e Metodio, lancia ancora da questa sua casa, con questa lampada, con la fiaccola, un messaggio di pace, mentre ieri si è abbattuta sull’Europa una nuova tragedia… I popoli d’Europa non possono essere e non sono disposti a piegarsi alla violenza della forza, oggi utilizzata per sottomettere un Paese indipendente come l’Ucraina, ma domani non sappiamo per quali altri obiettivi”.
Partendo da questi stimoli le associazioni, ricordando che ogni conflitto è una ‘inutile strage’, come affermò Benedetto XV nel pieno della Prima Guerra Mondiale, invitano alla veglia di preghiera per la pace in Ucraina, che si terrà venerdì 4 marzo alle ore 21.15 all’Abbadia di Fiastra, a cui partecipa il religioso ucraino, p. Andrej Grygorash, che vive a Tolentino.
Inoltre presso il Sermit si raccolgono coperte pesanti, piumoni (in buono stato), alimentari a lunga conservazione e medicinali e farmaci di prima necessità.
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