sabato 1 marzo 2014

L'amore come diritto/dovere

3° appuntamento del ciclo EduCultura dell'Amore
di Ivana Staffolani (presidente regionale AGE)

“L’amore come diritto-dovere” sarà questo il tema del terzo appuntamento del ciclo “educultura dell’amore”, presso la Parrocchia del Buon Pastore di Macerata.
L’incontro, in programma per il 7 marzo alle 21.15, è rivolto a genitori, insegnanti ed educatori in genere e sarà guidato dalla prof.ssa Mery Mengarelli, psicologa, già garante per l’infanzia e l’adolescenza della Regione Marche dal 2003 al 2008, nonché rappresentante per l’AGe Marche presso il Pidida (coordinamento per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza).
L’amore è un diritto primario dell’essere umano, per questo dobbiamo fare di tutto per rispettarlo e garantirlo. S. Agostino ci ha lasciato questi insegnamenti “Ama e fai quel che vuoi. Se taci, taci per amore. Se parli, parla per amore. Se correggi, correggi per amore. Se perdoni, perdona per amore. Metti in fondo al cuore la radice dell’amore. Da questa radice non può che maturare il bene.”
Purtroppo, però, oggi molti fatti di cronaca raccontano una storia diversa sull’amore. Un amore malato che arriva a casi estremi come il femminicidio, un amore che ha bisogno di essere garantito e tutelato dalla legge, soprattutto nelle fasce deboli della popolazione. In Italia, il rapporto matrimoniale è regolato da specifiche norme. Il diritto di famiglia, incluso nel primo libro del Codice Civile, regola il vincolo del matrimonio e riconosce la parità giuridica dei coniugi: ciò vuol dire che uomo e donna uniti in matrimonio devono rispettare i medesimi principi: fedeltà, assistenza morale e materiale, condivisione dell'abitazione e dei bisogni fondamentali della famiglia.
Quindi l’amore come diritto richiama, inevitabilmente, il dovere che ciascuno di noi ha non solo nel proprio ruolo familiare, ma anche nella quotidianità, nei ruoli lavorativi, nelle relazioni con il prossimo…
Un momento di riflessione e di condivisione di una parola fondamentale e al tempo stesso abusata, spesso svuotata del suo significato primario. Educare all’amore con amore , riflettere su come fare cultura dell’amore con il coinvolgimento di tutta la comunità locale, senza lasciar sola famiglia, sentendo forte il dovere di ognuno di dare il proprio contributo attraverso scelte concrete che traducano in pratica il sentimento dell’amore per farlo diventare “rel-azione” comunitaria.

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