domenica 9 agosto 2020

Contemplativo e attivo

Ogni giorno un pensiero, in compagnia di fratel Carlo

Un nuovo appuntamento con i pensieri di Carlo Carretto, dal testo "Ogni giorno un pensiero" edito dall'AVE a cura di Gian Carlo Sibilia nel 2017.
Se uno mi chiedesse com'è andata la faccenda e io dovessi scendere nei particolari, dovrei distinguere tre tappe che hanno caratterizzato il cammino della mia vita. La prima tappa è stata quella dell'impegno vissuto fino a fondo: impegno familiare, impegno culturale, impegno organizzativo. E così fino a quarant'anni. C'è un nome che riassume questo periodo e gli dà la nota dominante: Azione cattolica. Mi sono lasciato prendere fino in fondo, proprio com'è la natura del mio essere. L'Azione cattolica mi ha condotto a uscire dal piccolo e ristretto ambiente familiare per farmi capire la Chiesa, viverne le tensioni profonde e scoprire il divino "noi" della comunità cristiana. Devo molto all'Azione cattolica e di esso ho solo cari ricordi. A quarant'anni mi trovai a scoprire un'altra realtà e, quasi senza accorgermi, mi trovai a vivere la stupenda avventura del deserto. Il Sahara è stato per me il vero rifugio dell’anima, il luogo stupendo della contemplazione, l’alcova prediletta dell’intimità con Dio. Poi venne la terza tappa che, senza volerlo, sarebbe diventata la sintesi delle prime due. Avevo conosciuto l’azione, avevo conosciuto il silenzio della contemplazione, ora Dio mi conduceva a un tempo in cui conteplazione e azione dovevano fondersi in un’unica realtà: la Chiesa. La Chiesa, nella sua realtà, è nel deserto ed è sulle strade. […] La Chiesa, la vera Chiesa, è contemplativa e attiva allo stesso tempo, proprio come contemplativo e attivo è il suo fondatore e modello unico: Gesù Cristo
(Ogni giorno un pensiero - ed.AVE 2017; pag. 239; 6 agosto - Contemplativo e attivo)  

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