lunedì 24 agosto 2020

Abitare le vie della memoria

A 75 anni dalla Liberazione ricordiamo i testimoni del Maceratese.

Siamo abituati a vivere Macerata camminando tra vicoli, strade, piazze citandone i nomi. Di certo non pensiamo che dietro a quei nomi ci siano persone che hanno attraversato il nostro tempo e alcune anche le nostre stesse strade, così è per la via dove abitiamo, così per i luoghi che frequentiamo. La nostra vita è sempre di più ‘un treno in corsa’, come ci ricorda un bellissimo quadro di Ivo Pannaggi, ed è sempre più difficile ‘camminare’ per riflettere, conoscere”: così scrive nell’introduzione al suo libro "Abitare le vie della Memoria. Storie di libertà camminando per la città di Macerata" la prof.ssa Daniela Meschini. 
L'iniziativa era stata pensata, fin dallo scorso mese di marzo, come proposta di trekking urbano in diverse zone significative della città di Macerata, con testimonianze e visite alla scoperta dei protagonisti della resistenza nel nostro territorio a 75 anni dalla liberazione, ma l'emergenza sanitaria dovuta all'epidemia di Covid-19 ha costretto a rinviare l'evento.
Il miglioramento della situazione sanitaria consente ora all’Azione Cattolica diocesana ed all’ANMIG (Associazione Nazionale Mutilati ed Invalidi di Guerra), di proporre comunque, per non dimenticare il sacrificio di chi ha dato la vita per proiettare l’Italia nella democrazia, per domenica 30 agosto alle ore 18:00 nel cortile di Palazzo Conventati e con il patrocinio del comune di Macerata, la presentazione del volume curato allo scopo dalla prof.ssa Daniela Meschini. Sarà occasione per scoprire le tante figure significative di questo momento fondamentale della nostra storia, con l'autrice che dialogherà con lo scrittore Jonathan Arpetti
La partecipazione è libera ma, per ragioni di sicurezza, previa prenotazione obbligatoria al numero 3356881977, e l'accesso sarà consentito con l’uso della mascherina ed il rispetto delle misure di distanziamento previste dalla legge
La presentazione è un’occasione per riaffermare il valore della democrazia ed un invito a riscoprire i luoghi della città dedicati ai testimoni per la libertà. Il percorso di formazione che ogni anno l’Azione Cattolica diocesana propone agli aderenti vuole sempre essere anche stimolo culturale e azione di sensibilizzazione della comunità civile sui temi dell’accoglienza, della solidarietà, della democrazia e del bene comune, con un’attenzione particolare a promuovere sinergie con altre realtà, impegnate nella vita cittadina. 
Per questo si è voluta coniugare la riflessione sul tema dell’abitare da credenti la città con i valori della libertà e della democrazia attraverso un percorso di riscoperta dei luoghi di Macerata dedicati al ricordo dei testimoni per la libertà, il quale sarà effettuato appena lo permetteranno le norme anti Covid. 
La resistenza nel Maceratese non fu solo armata, ma soprattutto civile, grazie anche all’apporto dato dalle donne e dai sacerdoti, che si sacrificarono per cercare di salvare i propri parrocchiani e spesso provarono ad intercedere per partigiani arrestati e avviati alla fucilazione. 
Durante il periodo furono uccisi 1279 soci e 202 sacerdoti assistenti; 112 furono insigniti della Medaglia d’Oro al Valore, la maggior parte dei quali provenienti dall’Azione Cattolica. 
Ricordando di essere debitori a queste persone che sacrificarono la propria vita per gli altri l’autrice sottolinea il significato del libro: “Questo lavoro vuole essere un piccolo contributo alla conoscenza dei luoghi in cui viviamo, che ogni giorno attraversiamo e che profumano di radici e di storie di uomini e donne e della loro vita donata”.

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