Ogni giorno un pensiero, in compagnia di fratel Carlo
Tira un vento a cui ben pochi di noi eravamo abituati e la terra, simbolo di stabilità, si presenta davanti ai consumi ed al suo inquinamento progressivo come incapace di contenerci e di nutrirci.
La Chiesa stessa - città sul monte, ancora di salvezza, torre inespugnabile, sicurissimo vascello - appare ai timidi ed agli sprovveduti come incapace di trasmetterci quella sicurezza a cui eravamo abituati e che faceva il conforto e la fiducia di chi non aveva nessuna voglia di assumersi personali responsabilità.
La paura abita la città.
La paura abita la Chiesa.
Che la città abbia paura non mi stupisce: è cosa naturale sotto il dilagare della deliquenza e la temerarietà dei terroristi e dei rapinatori.
A me fa pena la paura della Chiesa perché è il triste segno della nostra carenza di fede nel Cristo resuscitato dai morti, nel Crito re della storia.
Niente paura quindi se qualcosa camiberà. E cambierà in senso giusto.
(Ogni giorno un pensiero - ed.AVE 2017; pag. 16; 5 gennaio - Fiducia)
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