domenica 5 maggio 2019

Al di là delle cose

Ogni giorno un pensiero, in compagnia di fratel Carlo

Il nuovo appuntamento con i pensieri di Carlo Carretto, tratti dal testo "Ogni giorno un pensiero" edito dall'AVE a cura di Gian Carlo Sibilia nel 2017.
Torna indietro, indietro nel tempo e immaginati nel seno di tua madre.
Chiuso nelle sue viscere, con le mani, coi piedi, col tuo essere puoi toccare tua madre. Tu la percepisci, la senti, la tocchi ma non la vedi.
Non è ancora il tempo.
Puoi dubitare di essa, della sua presenza, del suo essere? Eppure non la vedi.
Il ventre di tua madre è la tua Genesi, e nella Genesi ci sono molte cose che bisogna accettare senza capire. E ciò che illumina la Genesi è solo la vede che è l'occhio della realtà che tu non puoi vedere e la speranza che è la certezza di venire alla luce quando sarà l'ora.
Nella Genesi hai mille e mille maniere di sentire la presenza di chi ti sta generando, ma devi accettare il tuo limite che è la tua stessa immaturità inesorabile legata alle stagioni del tempo che non è tuo e di cui sei figlio.
Verrà il tempo! [...]
Noi viviamo nel ventre delle cose, nel ventre della storia, nel ventre del contingente, nella dinamica del divenire. Solo l'Apocalisse ci aprirà alla fine dei tempi la visione della Trascendenza divina, l'aldilà delle cose, e allora vedremo Dio faccia a faccia.
(Ogni giorno un pensiero - ed.AVE 2017; pag. 134; 4 maggio - Vedere al di là delle cose)

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