martedì 5 dicembre 2017

Tutto quanto aveva per vivere

La lectio di Avvento nella ricorrenza dei 150 anni di AC
di Simone Baroncia

Nell’Angelus di domenica scorsa papa Francesco ha introdotto i fedeli nel cammino verso il Natale: “L’Avvento è il tempo che ci è dato per accogliere il Signore che ci viene incontro, anche per verificare il nostro desiderio di Dio, per guardare avanti e prepararci al ritorno di Cristo. Egli ritornerà a noi nella festa del Natale, quando faremo memoria della sua venuta storica nell’umiltà della condizione umana; ma viene dentro di noi ogni volta che siamo disposti a riceverlo, e verrà di nuovo alla fine dei tempi per ‘giudicare i vivi e i morti. Per questo dobbiamo sempre essere vigilanti e attendere il Signore con la speranza di incontrarlo”.
Spronati da tali parole l’Azione Cattolica diocesana propone, come ogni anno, domenica 10 dicembre alle ore 15 presso l’Aula verde dell’Abbadia di Fiastra il ‘tradizionale’ appuntamento per prepararci al Natale con la lectio divina di padre Giovanni Frigerio, monaco circestense, sul tema ‘Tutto quanto aveva per vivere’. 
Quest'anno l'appuntamento si colloca nella speciale ricorrenza dei 150 anni di vita dell’Azione Cattolica, che vedrà per questo l’intervento del nostro vescovo mons. Nazareno Marconi, che ha voluto così testimoniare la particolare vicinanza all'associazione. 

Il titolo dell’incontro fa riferimento al versetto che chiude il brano della povera vedova nel Vangelo di Marco: attraverso questa figura di donna, l’evangelista ci accompagna a conoscere Gesù Cristo e poi a seguirlo in un cammino di spogliazione delle nostre false immagini religiose e di rivestimento dello stile di Gesù che è donazione gratuita. Un percorso cadenzato da una molteplicità di incontri, tra cui spiccano in modo particolare figure femminili (la suocera di Pietro, la donna affetta da emorragia, la figlia di Giairo, la donna siro-fenicia) e, tra esse, proprio la povera vedova, che dà tutto. E’ lei il modello del vero discepolo. 
L’incontro è anche un’occasione per comprendere il modo di come un laico cristiano è capace di essere nel mondo come è stato sottolineato negli ‘Orientamenti triennali’ della presidenza nazionale per i prossimi anni: “Desideriamo innanzitutto vivere la nostra missione nel riconfermare la scelta educativa di essere accanto ad ogni uomo e donna per sostenerlo nel cammino e accompagnarne i passi, stando in mezzo alla gente, dando il nostro contributo nel mondo sociale, politico ed economico, come laici che incarnano il Vangelo nel mondo inculturandolo… E’ nella nostra vocazione di laici che troviamo la forza ed il coraggio per vivere la nostra fede con la gente lì dove sta, facendo dell’accoglienza e del dialogo lo stile con cui ci facciamo prossimi gli uni con gli altri, condividendo la vita, costruendo ponti”. 
E’ l’invito di papa Francesco durante l’udienza per la ricorrenza della fondazione: “Siate viandanti della fede, per incontrare tutti, accogliere tutti, ascoltare tutti, abbracciare tutti. Ogni vita è vita amata dal Signore, ogni volto ci mostra il volto di Cristo, specialmente quello del povero, di chi è ferito dalla vita e di chi si sente abbandonato, di chi fugge dalla morte e cerca riparo tra le nostre case, nelle nostre città”.

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