martedì 25 novembre 2014

Avvento: l’AC invita all’ascolto della parola di Dio

Domenica 30 novembre torna la lectio divina di inizio Avvento

Inizia l’Avvento, tempo propizio di attesa che prepara ad accogliere la venuta di Dio, fattosi uomo. E per immergerci in questo desiderio di attesa l’Azione Cattolica diocesana invita, domenica 30 novembre alle ore 15.00 all’Abbadia di Fiastra, all’ascolto della Parola di Dio, con il tradizionale appuntamento della lectio divina (scarica la locandina), guidata da padre Giovanni, che ci accompagnerà a scoprire la ‘pazienza di Dio’ per comprendere il Suo disegno.
L’Avvento è un cammino, che la Chiesa propone per discernere i segni del tempo. Con il tempo di Avvento Dio manifesta che la liberazione è vicina e perciò dobbiamo essere pronti e saggi ad accogliere lo ‘Sposo’: la veglia (che è uno stato attivo e cosciente della persona), evidenzia l’attesa dello sposo da parte della sposa. 
L’avvento, che nella sua radice ha la stessa radice di veglia, rileva l’incontro tra Dio e l’uomo nella dinamica del peregrinare verso la liberazione. In questo cammino riscopriamo la gioia di non essere stati abbandonati da un Dio fattosi uomo: attraverso l’affermazione ‘Coraggio sono io’ Gesù ridà speranza ai suoi discepoli smarriti. 
Il card. Martini affermava che l’avvento è vivere la spiritualità dell’attesa “nella profonda consapevolezza dell’assoluto primato di Dio sulla vita e sulla storia”. 
Così papa Francesco, nell’Esortazione apostolica ‘Evangelii Gaudium’, invita a vivere l’attesa della venuta del Signore con la gioia e la speranza: “La gioia del Vangelo riempie il cuore e la vita intera di coloro che si incontrano con Gesù. Coloro che si lasciano salvare da Lui sono liberati dal peccato, dalla tristezza, dal vuoto interiore, dall’isolamento. Con Gesù Cristo sempre nasce e rinasce la gioia”. 
Quindi per il papa l’Avvento apre un orizzonte di speranza: “Questo cammino non è mai concluso. Come nella vita di ognuno di noi c’è sempre bisogno di ripartire, di rialzarsi, di ritrovare il senso della mèta della propria esistenza, così per la grande famiglia umana è necessario rinnovare sempre l’orizzonte comune verso cui siamo incamminati. L’orizzonte della speranza! Questo è l’orizzonte per fare un buon cammino. Il tempo di Avvento, che oggi di nuovo incominciamo, ci restituisce l’orizzonte della speranza, una speranza che non delude perché è fondata sulla Parola di Dio. Una speranza che non delude, semplicemente perché il Signore non delude mai! Lui è fedele! Lui non delude! Pensiamo e sentiamo questa bellezza”. (Angelus 1 dicembre 2013)

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