domenica 4 maggio 2014

L'amore educa alla vita

L'11 maggio il regista Pupi Avati a conclusione del ciclo EduCultura dell'Amore!
Intervista a Lorenzo Lattanzi

Dal 2007 la parrocchia “Buon Pastore” di Macerata ha scelto di fare dell’educazione il fulcro della propria azione pastorale attraverso percorsi annuali di formazione, realizzati col generoso apporto di docenti universitari ed esperti nel settore. Il parroco don Gennaro De Filippi ha voluto che anche la festa parrocchiale fosse fecondata dal tema dell’educazione con la testimonianza e il racconto dell’esperienza di vita di ospiti illustri, disponibili a mettersi in gioco sotto una luce ben diversa da quella dei riflettori: la luce della fede. E così, dopo Claudia Koll, Paolo Brosio, Alessandro Meluzzi e Lorena Bianchetti nelle precedenti edizioni, quest’anno il clou della festa sarà affidato al regista Pupi Avati, domenica 11 maggio alle ore 16.
Un regista di calibro di Pupi Avati a Macerata è decisamente un bel “colpo”: quanta emozione si respira a Collevario?
La tanta emozione è decisamente superata dalla gratitudine e dal costante stupore per i doni che noi per primi riceviamo da questi appuntamenti. Negli anni si è formato una sorta di circolo virtuoso pastorale che ha coinvolto anche la vicina parrocchia di San Francesco e sette aggregazioni laicali che collaborano alla realizzazione del programma annuale.
L’elenco delle associazioni è tutt’altro che una lista di sigle, ma rappresenta il volto di chi sperimenta quotidianamente sul territorio la fatica e l’entusiasmo del servizio gratuito nell’impegno formativo, nell’assistenza, nell’apostolato, nella preghiera: AIMC, Azione Cattolica, ACLI, Age, Movimento per la Vita, Figli della Luce, AIART.
La scelta di coinvolgere un personaggio che sa "parlare” d'amore non è casuale, visto che chiude un ciclo di interessanti incontri incentrati sul tema dell'affettività...
“EduCultura dell’Amore”, tema generale di quest’anno, è l’obiettivo formativo dichiarato: soltanto ripartendo dall’Amore Vero possiamo sperare di educare e fare cultura, offrendo alle famiglie e in particolar modo alle giovani generazioni una prospettiva diversa da quella che i media sono soliti prediligere. Si può affermare che nei film di Pupi Avati è evidente la costante tensione a rappresentare l’amore in maniera non banale, fuori dal binario scontato del sentimentalismo. Ma non ci accontenteremo di parlare col noto regista di questo, vogliamo capire come la sua esperienza di marito e padre incide nella sua vita professionale e spirituale: l’incontro, infatti, ha per titolo “L’amore educa la vita”.
Da diversi anni, ormai la parrocchia di Collevario riesce a realizzare delle feste decisamente di qualità, grazie alla presenza di ospiti illustri provenienti dal mondo ecclesiale e dello spettacolo: cosa rappresenta per la città questo appuntamento?
Va sottolineato che l’iniziativa è frutto di un percorso che ha sperimentato e superato anche notevoli difficoltà; ma proprio grazie alla fatica e alla perseveranza, negli anni si è progressivamente trasformata da evento ad esperienza formativa. Sin dagli inizi la Diocesi, e in particolare il Vescovo Claudio, ci hanno sostenuto e incoraggiato “a prescindere”: a loro è dovuto gran parte del nostro “successo”. Speriamo che questo servizio sia sempre più apprezzato e valorizzato dalla città, a partire dagli amministratori...

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