Una settimana ricca di iniziative e di speranza.
di Gabriele Garbuglia
Intorno a una tavola ricca di sapori, da ogni parte del mondo, ci siamo ritrovati africani, italiani, marocchini, filippini, moldavi e romeni. Ci hanno accolto l’organetto di Francesca e il liuto di Abdellatif. Musiche italiane e musiche arabe nei locali dei Cappuccini di Recanati per una cena speciale. Sabato 1 febbraio eravamo una settantina di privilegiati che hanno vissuto una esperienza di pace e condivisione decisamente unica ed intensa.
Caldo ed entusiasta è stato il saluto del Vicesindaco Bartomeoli “tutti sono benvenuti a Recanati” per una iniziativa che ha concluso la settimana della pace, organizzata dall’Ufficio Diocesano per i problemi sociali e del lavoro, dalla Diocesi di Macerata, dalle parrocchie Cristo Redentore, Chiarino, San Francesco e Addolorata, dall’Azione Cattolica, dal SERMIRR, dal Rinnovamento nello Spirito, dalle ACLI e Comunione e liberazione. Primo appuntamento era stata la tavola rotonda del 25 gennaio, al Salone del Popolo.
Accolti da una toccante mostra sugli scenari di guerra del mondo abbiamo ascoltato la testimonianza di don Patrizio Santinelli, già missionario in Albania, sulle sue esperienze concrete di riconciliazione. I selfie fatti da cristiani e musulmani insieme davanti alla croce della nuova chiesa, il battesimo con padrino il figlio della famiglia “nemica”, perdonato dopo anni di faida, toccanti racconti di fede e di persecuzione.
El Mestar Abdellatif , Presidente della Comunità islamica di Recanati ci ha raccontato la ricchezza degli insegnamenti dell’Islam sulla riconciliazione e dei suoi effetti sul cuore dell’uomo. La giornalista italo siriana Asmae Dachan, intervenuta online, ci ha descritto la situazione in Siria tra preoccupazioni e speranze. Mercoledì 29, a San Domenico, si respirava un intenso clima di preghiera, con la coinvolgente armonia dei cori parrocchiali e dei tanti che hanno gremito la chiesa. Il nostro Vescovo Marconi ci ha illustrato come la Parola di Dio ci fa cogliere l'origine della guerra (Caino e Abele) e ci indica la strada per fare la pace (Beatitudini).
Venerdì 31, nella Chiesa di San Francesco, un centinaio di giovani si sono confrontati sul debito e le vie della pace nella vita di tutti i giorni.
Sabato 1 febbraio, nel pomeriggio, circa 400 ragazzi delle elementari e delle medie, provenienti da tutte le parrocchie di Recanati, guidati dai loro catechisti ed educatori ACR, hanno approfondito i temi della pace e dei conflitti di ogni giorno.
Nella settimana sono stati raccolti oltre mille euro che sono stati inviati alla Caritas per aiutare un ospedale in Terra Santa.
Una settimana di piccoli passi concreti di pace.
“Il disarmo del cuore è un gesto che coinvolge tutti, dai primi agli ultimi, dai piccoli ai grandi, dai ricchi ai poveri. A volte, basta qualcosa di semplice come «un sorriso, un gesto di amicizia, uno sguardo fraterno, un ascolto sincero, un servizio gratuito». Con questi piccoli- grandi gesti, ci avviciniamo alla meta della pace” (dal messaggio di papa Francesco per la giornata della pace 2025)
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