domenica 11 febbraio 2018

Non a prezzo di cose effimere

Per Quaresima l’Azione Cattolica invita alla Lectio divina
di Simone Baroncia


Nel messaggio per la Quaresima papa Francesco ha scritto che essa è un cammino che permette al credente di rimettere al centro della vita le cose importanti, invitando all’ascolto della Parola di Dio: “Nella notte di Pasqua rivivremo il suggestivo rito dell’accensione del cero pasquale: attinta dal ‘fuoco nuovo’, la luce a poco a poco scaccerà il buio e rischiarerà l’assemblea liturgica. ‘La luce del Cristo che risorge glorioso disperda le tenebre del cuore e dello spirito’, affinché tutti possiamo rivivere l’esperienza dei discepoli di Emmaus: ascoltare la parola del Signore e nutrirci del Pane eucaristico consentirà al nostro cuore di tornare ad ardere di fede, speranza e carità”. 
Partendo da questo invito l’Azione Cattolica diocesana offre la possibilità nella prima domenica di Quaresima, ‘momento forte’ della Chiesa, dell’ascolto della Parola di Dio, raccontata da padre Giovanni Frigerio, domenica 18 febbraio alle ore 15 presso l’ ‘Aula Verde’ dell’Abbazia di Fiastra
La ‘Lectio Divina’ prende lo spunto dalla Prima Lettera di san Pietro apostolo, che annuncia al mondo la realtà cristiana: “Voi sapete che non a prezzo di cose corruttibili, come l'argento e l'oro, foste liberati dalla vostra vuota condotta ereditata dai vostri padri, ma con il sangue prezioso di Cristo, come di agnello senza difetti e senza macchia. Egli fu predestinato già prima della fondazione del mondo, ma si è manifestato negli ultimi tempi per voi. E voi per opera sua credete in Dio, che l'ha risuscitato dai morti e gli ha dato gloria e così la vostra fede e la vostra speranza sono fisse in Dio”. 
Nella lettera san Pietro si è rivolto agli ‘uditori’ del proprio tempo, chiedendo di non perdere la speranza: “I cristiani, grazie alla speranza che vive in loro e in cui sono coinvolti, anticipano il futuro e lo rendono manifesto con il loro stile di vita già nel tempo presente. Vivere la speranza per il cristiano significa dare continuità nella propria vita alla morte e risurrezione di Cristo, a ciò che esse hanno incominciato e che continuano in noi”, come ha affermato san Beda il Venerabile. 
Quindi l’invito a partecipare alla Lectio divina (come preghiera) è il modo iniziale con cui la Chiesa sprona il credente a fare una ‘conversione’ del proprio stile di vita, come ha scritto ancora papa Francesco: “Se vediamo nel nostro intimo e attorno a noi i segnali appena descritti, ecco che la Chiesa, nostra madre e maestra, assieme alla medicina, a volte amara, della verità, ci offre in questo tempo di Quaresima il dolce rimedio della preghiera, dell’elemosina e del digiuno. Dedicando più tempo alla preghiera, permettiamo al nostro cuore di scoprire le menzogne segrete con le quali inganniamo noi stessi, per cercare finalmente la consolazione in Dio. Egli è nostro Padre e vuole per noi la vita”.

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