domenica 31 agosto 2014

Il più grande dono di Dio ...

A.I.B.I. e La Goccia: un bambino adottato come un dono. Intervista a Paolo Carassai
di Simone Baroncia


"Non dimenticate l’ospitalità: alcuni praticandola hanno accolto degli angeli senza saperlo": così inizia il suo intervento, citando la Lettera agli Ebrei, Paolo Carassai, presidente de La Goccia onlus, l’Associazione per l’affido, l’adozione ed il sostegno familiare, nata a Macerata nel 2001, alla ‘XXIII Settimana delle Famiglie degli Amici dei Bambini’, svoltasi a Gabicce.
Gli angeli a cui si riferisce Carassai sono i bambini abbandonati e adottati: “Un figlio è la rivelazione continua del mistero di Dio è una fonte inesauribile e continua di amore e di forza”. Il bambino adottato “è il più grande dono divino, ha spiegato Paolo Carassai che con la moglie ha adottato tre bambini, Alexia, Sofia e Mouna (rispettivamente di 17, 13 e 11 anni), sono loro che giorno dopo giorno ti danno la forza di andare avanti, di amare la vita e di scoprire in ogni loro gesto e parola la bellezza del Signore”.
Quindi ha raccontato la storia della sua famiglia, che è partita a Macerata 13 anni fa con la fondazione de ‘La Goccia’, l’associazione onlus che si occupa di affido, adozione e sostegno familiare da un’esperienza personale:
Un’idea nata dopo aver accolto in famiglia Alexia, una splendida bambina di poco più di 1 anno, cerebrolesa: una grande sfida che ci ha fatto capire che era necessario fare sempre di più. Il nostro gesto doveva essere la prima goccia di un ‘qualcosa’ di più esteso. Da qui l’idea di fondare l’associazione”. 
La Goccia comprende al suo interno la comunità familiare, La rete di famiglie, Il Centro Studi, Il Centro Servizi per la Famiglia e “soprattutto lo sportello per l’Adozione Internazionale in collaborazione con Amici dei Bambini. Una collaborazione di cui andiamo fieri perché nasce da una comunione di ideali e valori che mette al centro la sacralità della famiglia. Ho incontrato per la prima volta Gianmario Fogliazza, responsabile Centro Studi teologici di Ai.Bi. e da allora ho iniziato a partecipare ai meravigliosi incontri annuali di Amici dei Bambini portando la nostra testimonianza. Finché le nostre strade si sono intrecciate al punto da decidere di lavorare insieme per la difesa della famiglia”.
Al convegno dell’Aibi l’ospite d’eccezione è stato mons. Vincenzo Paglia, presidente del Pontificio Consiglio della Famiglia, il dicastero vaticano responsabile della promozione del ministero pastorale delle famiglie cristiane: “E’ decisivo che la Chiesa e la società riscoprano la benedizione delle adozioni, perché entrambe, Chiesa e società, sarebbero più felici se scoprissero davvero quanto è bello mettere un bambino al centro dell’attenzione. Vorrei fare di questo tema una parte importante del lavoro del Pontificio Consiglio della Famiglia per la Chiesa italiana e mondiale. In particolare, vorrei dedicare alle adozioni un momento particolare nel corso dell’Incontro Mondiale delle Famiglie, in programma a Philadelphia nel 2015… Continuate ad accogliere e a farlo sapere: il vostro esempio è contagioso anche per me. Voi genitori adottivi e affidatari, voi responsabili delle associazioni dovete avere ancora più coraggio, essere da esempio per le altre famiglie, soprattutto in questo momento in cui è più facile chiudersi e intristirsi che aprirsi e gioire dell’accoglienza… Dovremmo costruire un mondo più a misura di bambino: solo così avremo finalmente un mondo più adulto!

Nessun commento:

Posta un commento