giovedì 20 febbraio 2025

All’Abbadia di Fiastra il giubileo si fa narrazione.

Un percorso di testimonianze e riflessioni sulla speranza.
di Simone Baroncia

‘L’ospitalità era di casa’: così è iniziato il racconto di Paola Giacobelli ed Onelio Cingolani all’Abbadia di Fiastra su invito di don Rino Ramaccioni, che offre momenti di testimonianza di speranza. Loro sono una famiglia, hanno un lavoro ed hanno tre figli naturali; ma durante la loro vita hanno avuto cinque ragazzi e ragazze in affidamento. La prima domanda a cui hanno risposto è stata: perché lo avete fatto? Senza pensarci, Paola ha narrato un episodio familiare con i nonni che avevano sempre un piatto in più, pronto per chi era nel bisogno; quindi l’accoglienza è iniziata nella vita familiare e continuata nel cammino parrocchiale, con la risonanza della frase di san Paolo: ‘Non dimenticate l’ospitalità; alcuni, praticandola, senza saperlo hanno accolto degli angeli’.
Gli incontri giubilari continueranno, in collaborazione con l’Azione Cattolica diocesana, l’associazione ‘Città per la Fraternità’, Sermirr e Sermit, domenica 23 febbraio alle ore 11.00 con l’educatore Simone Feder, psicologo della ‘Casa del Giovane’ di Pavia, che racconta dei ‘Giovani, speranza del mondo’, descrivendo il modo in cui i giovani possono diventare risorsa, ma sono troppo spesso senza una ‘bussola’ davanti al dilagare della droga: “Vedo l’uso di sostanze devastanti che portano danni irreparabili anche livello sanitario e di cui pagheremo un prezzo salato, danni irreparabili fisici e della percezione della realtà che queste sostanze provocano. Il problema oggi non sono più le politiche di riduzione del danno, perché il problema non è più la droga ma il malessere, la sofferenza, è quella che dobbiamo ridurre non tanto le sostanze. Oggi abbiamo ragazzini di 13 anni già pieni di sostanze che vengono trascinati sempre più con fatica dai genitori, fragili anche loro”.
Ed ecco la proposta educativa riprendendo lo stile di san Giovanni Bosco: “Il mio invito è cambiare questo sguardo punitivo e repressivo, occorre un punto di partenza diverso. Provo a dirlo con San Giovanni Bosco: “Non basta amare i ragazzi, devono sentirsi amati”.
Gli appuntamenti continuano domenica 2 marzo alle ore 11.00 con una testimonianza da Betlemme con Nizar Lama, che racconterà la vita dei cristiani in Terra Santa; mentre domenica 9 marzo il prof. Luigino Bruni, docente alla LUMSA di Roma, racconterà la ‘Speranza economica del Giubileo biblico; ed infine domenica 23 marzo nella messa alle ore 10.00 sarà ricordato con una testimonianza il venerabile Luigino Rocchi.

domenica 9 febbraio 2025

La Pace in Azione con gli Scambi di Pace

Il mese della Pace nello stile ACR!
di Leonardo Meccarelli

Nei mesi di gennaio e febbraio l’Azione cattolica ragazzi diocesana si è lasciata ispirare dal messaggio del Santo Padre per la 58° Giornata Mondiale della Pace proponendo una serie di Scambi di Pace tra ragazzi delle varie unità pastorali e parrocchie: “Il disarmo del cuore è un gesto che coinvolge tutti, dai primi agli ultimi, dai piccoli ai grandi, dai ricchi ai poveri. A volte, basta qualcosa di semplice come «un sorriso, un gesto di amicizia, uno sguardo fraterno, un ascolto sincero, un servizio gratuito». Con questi piccoli- grandi gesti, ci avviciniamo alla meta della pace” (Francesco messaggio pace 2025)
A Macerata hanno vissuto gli scambi di pace i ragazzi delle parrocchie Santa Croce, Immacolata e Buon Pastore. Nella Chiesa di Santa Croce si sono ritrovati i gruppi delle medie e nella Chiesa del Buon Pastore i gruppi delle elementari, ACR e catechismo, più di duecento bambini e ragazzi in totale, con i loro educatori e catechisti, e con i sacerdoti Don Antonino Pastore e Don Egidio Tittarelli, che hanno guidato la preghiera e la riflessione. Sono seguiti giochi e attività, con i ragazzi protagonisti di definire, secondo la loro età, cos'è per loro PACE.
A Piediripa la Parrocchia di San Vincenzo Maria Strambi ha ospitato quasi 150 ragazzi fra i 6 ai 14 anni provenienti, oltre che da Piediripa, anche dalle parrocchie di Sforzacosta e Stazione di Pollenza. I ragazzi hanno pregato insieme per la pace guidati dai sacerdoti Don Roberto e Don Jacopo e hanno riflettuto sul tema, con attività pratiche preparate e guidate dagli educatori e dai catechisti. La festa è terminata con una merenda condivisa che è stata occasione di incontro e dialogo tra le famiglie.
A Recanati lo scambio di pace ha visto ritrovarsi insieme presso la parrocchia Cristo Redentore circa 400 ragazzi di elementari e medie di tutta la città che al suono del corno, come da tradizione giubilare, hanno dato il via al momento di preghiera e poi a quello di gioco-confronto. I ragazzi hanno partecipato, insieme ai giovani e adulti di Recanati, alla raccolta fondi per le iniziative di Caritas in Terra Santa depositando all’altare i salvadanai con le loro offerte.
A Tolentino, infine, lo scambio di Pace sarà vissuto dai ragazzi delle elementari e medie della Parrocchia Santa Famiglia e San Francesco con più di 100 ragazzi chiamati a sperimentare come le soluzioni pace siano decisioni possibili anche nel quotidiano grazie agli insegnamenti concreti di Gesù per la vita di ogni giorno.
Lo stile e il clima degli Scambi di Pace sono stati occasioni significative di cammino sinodale dove l’ascoltarsi, il collaborare ed il costruire insieme, ragazzi, sacerdoti e catechisti è stata una prima vera testimonianza di Pace in Azione, non solo come slogan! 
L’Azione cattolica ragazzi diocesana ringrazia di cuore tutti coloro che ne hanno preso parte e si appresta a vivere con 70 ragazzi di seconda a terza media una due giorni di Ri-Tiri a Loreto sotto il segno del Giubileo: Pellegrini di Speranza con le figure di Carlo Acutis e Piergiorgio Frassati. Un’esperienza di spiritualità pensata per questi giovani adolescenti che affideranno, tramite la visita in Santa Casa, i loro cammini di vita alla Vergine Maria.

domenica 2 febbraio 2025

Vie di PACE a Recanati!

Una settimana ricca di iniziative e di speranza.
di Gabriele Garbuglia

Intorno a una tavola ricca di sapori, da ogni parte del mondo, ci siamo ritrovati africani, italiani, marocchini, filippini, moldavi e romeni. Ci hanno accolto l’organetto di Francesca e il liuto di Abdellatif. Musiche italiane e musiche arabe nei locali dei Cappuccini di Recanati per una cena speciale. Sabato 1 febbraio eravamo una settantina di privilegiati che hanno vissuto una esperienza di pace e condivisione decisamente unica ed intensa.
Caldo ed entusiasta è stato il saluto del Vicesindaco Bartomeoli “tutti sono benvenuti a Recanati” per una iniziativa che ha concluso la settimana della pace, organizzata dall’Ufficio Diocesano per i problemi sociali e del lavoro, dalla Diocesi di Macerata, dalle parrocchie Cristo Redentore, Chiarino, San Francesco e Addolorata, dall’Azione Cattolica, dal SERMIRR, dal Rinnovamento nello Spirito, dalle ACLI e Comunione e liberazione. Primo appuntamento era stata la tavola rotonda del 25 gennaio, al Salone del Popolo.
Accolti da una toccante mostra sugli scenari di guerra del mondo abbiamo ascoltato la testimonianza di don Patrizio Santinelli, già missionario in Albania, sulle sue esperienze concrete di riconciliazione. I selfie fatti da cristiani e musulmani insieme davanti alla croce della nuova chiesa, il battesimo con padrino il figlio della famiglia “nemica”, perdonato dopo anni di faida, toccanti racconti di fede e di persecuzione.
El Mestar Abdellatif , Presidente della Comunità islamica di Recanati ci ha raccontato la ricchezza degli insegnamenti dell’Islam sulla riconciliazione e dei suoi effetti sul cuore dell’uomo. La giornalista italo siriana Asmae Dachan, intervenuta online, ci ha descritto la situazione in Siria tra preoccupazioni e speranze. Mercoledì 29, a San Domenico, si respirava un intenso clima di preghiera, con la coinvolgente armonia dei cori parrocchiali e dei tanti che hanno gremito la chiesa. Il nostro Vescovo Marconi ci ha illustrato come la Parola di Dio ci fa cogliere l'origine della guerra (Caino e Abele) e ci indica la strada per fare la pace (Beatitudini).
Venerdì 31, nella Chiesa di San Francesco, un centinaio di giovani si sono confrontati sul debito e le vie della pace nella vita di tutti i giorni. Sabato 1 febbraio, nel pomeriggio, circa 400 ragazzi delle elementari e delle medie, provenienti da tutte le parrocchie di Recanati, guidati dai loro catechisti ed educatori ACR, hanno approfondito i temi della pace e dei conflitti di ogni giorno.
Nella settimana sono stati raccolti oltre mille euro che sono stati inviati alla Caritas per aiutare un ospedale in Terra Santa.
Una settimana di piccoli passi concreti di pace. “Il disarmo del cuore è un gesto che coinvolge tutti, dai primi agli ultimi, dai piccoli ai grandi, dai ricchi ai poveri. A volte, basta qualcosa di semplice come «un sorriso, un gesto di amicizia, uno sguardo fraterno, un ascolto sincero, un servizio gratuito». Con questi piccoli- grandi gesti, ci avviciniamo alla meta della pace” (dal messaggio di papa Francesco per la giornata della pace 2025)