Ogni giorno un pensiero, in compagnia di fratel Carlo
Il declinare il capo dei viventi, l'appassire del fiore, la fine di una stagione, il giungere della sera, l'uccisione di un animale, la morte dell'uomo, sono tutti aspetti di una solenne messa celebrata dall'universo davanti il Creatore.
È un dire con amore a Colui che ha fatto ogni cosa e tutto sostiene e guida verso la perfezione: "Eccomi, prendimi così".
Ogni oscurità nella vita è preparazione a quella messa.
Ogni dolore è scuola per quella messa.
Ogni aridità nella èreghiera è anticipo di quella messa.
Ogni morte è il vivere quella messa.
Gesù l'ha fatta fino in fondo, e il fondo era la bocca del pesce che ingoiava Giona per tre giorni.
In Gesù, il vivente, la messa celebrata così sul Calvario sarà la testimonianza più autentica al contenuto del suo messaggio d'amore e la Chiesa la farà sua ponendola al centro della liturgia pasquale.
Ma questo atteggiamento, questo morire d'amore era stato già scritto in tutto il creato ed era il tema dell'universo intero.
(Ogni giorno un pensiero - ed.AVE 2017; pag. 123; 18 aprile - Eccomi)
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