giovedì 17 settembre 2015

Pronti? Via!

L'A.C. diocesana in cammino!
di Roberto Serrani

Nei giorni scorsi abbiamo dato ufficialmente il via al nuovo anno associativo con il campo unitario all'Avenale.
Sarà un anno caratterizzato da tanti spunti di riflessione: dal tema della famiglia al Convegno di Firenze, dall'attenzione alla Casa comune indicataci da Papa Francesco all'anno giubilare sulla Misericordia... 
Non possiamo e non pretendiamo di riuscire ad approfondire adeguatamente tutti gli ambiti ma, come Azione Cattolica diocesana vogliamo anche noi dare il nostro piccolo contributo alla crescita di fede e umana delle persone che il Signore ci ha messo al nostro fianco nel nostro cammino. Non a caso questo secondo anno del triennio si caratterizza nella dimensione dell'"andare", che è la seconda delle tre sollecitazioni dateci dal Papa nell'incontro con l'AC all'ultima assemblea nazionale ("rimanere con Gesù", "andare per le strade" e "gioire sempre nel Signore"). Con Misericordia.
In questo nostro andare vorremmo avere sempre uno sguardo benevolo, d'amore verso l'altro come quello che Gesù ebbe verso il giovane ricco (Mc 10,21). Un fissare il prossimo in modo che "si senta visto", accolto e conosciuto in profondità.
In questi mesi ci farà da guida uno splendido esempio evangelico di viaggio: Maria che va a fare visita alla cugina Elisabetta (Lc 1,39-56). Durante il campo, il nostro Vescovo Nazareno ci ha spiegato in maniera profonda ma comprensibilissima il testo. E l'invito è, soprattutto per coloro che non fossero stati presenti, quello di ascoltare la sua lectio scaricando il file audio.
Come augurio a tutti noi per questa nuova tappa che inizia vogliamo riproporre i sette tratti caratteristici del discepolo di Gesù che il vescovo, al termine del suo intervento, ci ha indicato:
1. Attenzione. E' la vigile disponibilità verso l'altro, che nasce dall'azione dello Spirito nel cuore del credente.
2. Intelligenza d'amore. E' la capacità di ascoltare e comprendere il mistero dell'altro e di corrispondervi. "Cor ad cor loquitur".
3. Concretezza. E' l'attitudine a confrontarsi con il presente, un segno della concretezza è l'espressione "in fretta" e il participio "alzatasi".
4. Gioia. E' frutto della presenza di amore sorgivo, contagioso, nasce dal sentirsi amati così profondamente da avvertire il bisogno di amare per corrispondere all'amore ricevuto.
5. Tenerezza. E' l'effetto dell'amore su chi lo riceve, che si sente accolto e si stupisce di essere amato immeritevolmente.
6. Dono. E' la gratuità che ispira il comportamento di Maria, che dona se stessa. La grazia ricevuta non è un privilegio ma un compito.
7. Silenzio. Nulla trapela al di là del saluto iniziale sui tre mesi di permanenza. Il silenzio rimanda all'ordinarietà della vita condivisa, ma afferma anche il primato dell'essere sul fare, dell'amore di chi si lascia nascondere nel cuore di Cristo.
Buon cammino a tutti!

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