venerdì 17 aprile 2015

Tutto il bello che c'è ... nella vita

Domenica 26 aprile la conclusione del ciclo "Educare alla bellezza generativa"


Dopo l’intensa lezione di vita e di fede del maestro Pupi Avati nell’ultima edizione, quest’anno sarà Maria Grazia Capulli, maceratese, giornalista del Tg2, a concludere il 9° ciclo di incontri legati al tema dell’educazione intitolato “Educare alla Bellezza Generativa”.
Non si tratta del ripetersi di un evento annuale, ma di una vera e propria esperienza formativa che, partendo dalla parrocchia, abbraccia l’intero territorio diocesano. In questo caso però la parrocchia non rappresenta il naturale punto di arrivo di un percorso, ma un semplice nodo da cui partono ulteriori opportunità di formazione e di collaborazione grazie alla sinergia della “rete per l’educazione” che vede in campo ben 9 associazioni locali: ACLI, Associazione Genitori, Azione Cattolica, Centro Sportivo Italiano, Figli della Luce, Maestri Cattolici, Movimento per la Vita, Uciim, AIART.
Ogni anno il “superospite” finale impreziosisce la festa parrocchiale con un momento formativo e al tempo stesso popolare che aiuta ad incontrare la persona al di là del personaggio pubblico. Claudia Koll, Paolo Brosio, Alessandro Meluzzi, Lorena Bianchetti e Pupi Avati negli anni si sono resi disponibili a raccontare le loro esperienze di vita e, oltre ai successi, le difficoltà, il rapporto non sempre semplice con la fede, offrendo un punto di vista inedito da cui è sempre scaturito anche un vivace dibattito.

Non si è mai avuta l’ambizione di offrire esempi di vita, ma si è sempre cercato di rivelare debolezze e fatiche che difficilmente finiscono sotto i riflettori, però senza mai scivolare nella banalità del gossip usato e abusato da sin troppi rotocalchi.
L’incontro con Maria Grazia Capulli si inserisce in questa cornice e “Tutto il bello che c’è … nella vita” sarà il tema della sua testimonianza-intervista realizzata dalla giornalista/scrittrice Paola Olmi. Lo spunto sarà offerto proprio dalla rubrica speciale curata dalla Capulli all’interno del Tg2 delle 18.30, intitolata appunto “Tutto il bello che c’è” un telegiornale fatto esclusivamente di belle notizie… un piccolo ma significativo esempio di buona TV.
A margine dell’incontro la giornalista riceverà dal Sindaco di Macerata anche il “Premio Collevario 2015” (vedi box): un ulteriore frutto del circolo virtuoso generato da una piccola parrocchia di periferia. L’appuntamento è fissato per Domenica 26 aprile 2015 alle ore 15,30 a Macerata presso la Chiesa del Buon Pastore.
Il premio Collevario, giunto alla 29ª edizione, nasce nell’omonimo quartiere da un’idea di Don Elio Borgiani ,“padre” della comunità parrocchiale del Buon Pastore di Macerata, con l’intenzione di mettere in risalto persone e istituzioni che hanno contribuito a dare lustro alla città. Ogni anno un comitato di saggi individua l’ambito e il destinatario del premio. Moltissimi i maceratesi premiati nel corso delle varie edizioni, solo per fare alcuni nomi si possono ricordare Ersilio Tonini, Jimmy Fontana, Luciano Latini, Silvio Spaccesi, Dante Cecchi e Febo Allevi…
L ’edizione di quest’anno, incentrata sulla comunicazione e i mass media, prevede la premiazione della giornalista maceratese Maria Grazia Capulli: giornalista dotata di grande professionalità e impegnata in prima linea in quello che gli anglosassoni chiamano “constructive journalism” ovvero il giornalismo che vuol dare risalto alle notizie positive e alle iniziative meritevoli che rischiano di essere ignorate dall’opinione comune e che offrono uno sguardo di speranza sulla realtà.

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