giovedì 23 maggio 2013

Incontrare gli altri secondo il Vangelo

L'incontro con l'autore di "Cinguettatelo sui tetti" don Dino Pirri

Il clima di fraterna convivialità che hanno saputo creare don Dino Pirri e Vincenzo Varagona mercoledì sera alla domus San Giuliano, presentando il nuovo libro dell'assistente nazionale ACR non ha impedito di affrontare in profondità i temi complessi che toccano l'animo di ciascuno, credente e non, di fronte alla Parola di Dio, ma con un'attenzione tutta particolare a chi - la maggioranza in sala - si professa credente.
L'invito a una fede più salda ed essenziale rivolto all'assemblea da don Dino si è tradotto in critiche anche pungenti "quando non si riesce a capire la differenza tra l'assemblea liturgica domenicale e la sala di aspetto del dentista, vuol dire che c'è innanzitutto qualche problema di comunicazione", o in richiami ad uno stile di evangelizzazione più aderente a quello del Maestro
"bisogna incontrare le persone senza avere la pretesa di convertire nessuno, solo Dio converte".
D'altronde il pericolo più grande che corre chi frequenta abitualmente le nostre parrocchie è quello del "già sentito", non meravigliarsi più. In realtà invece l'incontro con Gesù è un accogliere la novità, la buona notizia del Vangelo che in inglese fa rima con le news dei giornali.
Cosa cambia nell'epoca dei social media? Facebook, Twitter, come per ogni strumento che abbiamo a disposizione possono essere un rischio e un'opportunità.
Specialmente Twitter, con il vincolo della sintesi (i famosi 140 caratteri dei suoi "cinguettii"), può comportare il rischio di un sordo narcisismo: una sorta di autocompiaciuta logorrea senza alcun tentativo di ascoltare i tweet degli altri.
Ma comunque è anche una straordinaria opportunità. Fulminante la verità di uno dei cinguettii che fanno da contrappunto, per usare una metafora musicale, al canto fermo della fede portato avanti da don Dino nel libro, quello di @MatteoGrandi quando a commento della chiamata dei 12 apostoli afferma "... in fondo quello che avete in mano è uno dei quattro re-tweet più celebri della storia".
La freschezza di questo annuncio di libertà e di amore che è il Vangelo sta tutta qui: non un racconto ammuffito di vicende lontane e, forse, incomprensibili, ma un dialogo vitale sul senso ultimo della presenza di ogni uomo in questo mondo; attualissimo e personale e quindi scevro da qualsiasi timore di utilizzare anche gli strumenti della tecnologia per rinnovare, qui e adesso, l'incontro tra Dio e le sue creature.

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