domenica 10 febbraio 2013

Educare all'etica della vita

Nuovo appuntamento del ciclo "Pro-Vocazioni Educative"di Filippo Gobbi

scarica la locandinaIl messaggio del Santo Padre per la giornata mondiale per la pace di quest’anno ci esorta in modo chiaro :«Chi vuole la pace non può tollerare attentati e delitti contro la vita». I principi non negoziabili non sono verità di fede, non sono un tesoro che il cristiano deve custodire, ma sono inscritti nella natura umana, quindi comuni a tutta l’umanità.  La crisi che imperversa nell’attuale periodo storico non è soltanto di tipo economico e politico, ma è innanzitutto una crisi antropologica. Molte sono le correnti che deviano dal modello personalista che pone al centro la persona umana, come l’individualismo, che, sviluppatosi nell’era dei Lumi, intendeva “creare” un uomo autonomo e autoreferenziale, escludendo l’altro da sé. Il riduzionismo poi, seguiva la scia evoluzionista per cui l’uomo è mera massa cellulare al pari di piante ed animali. Con il capitalismo si perveniva al modello efficientista in cui a dominare è l’avere più che l’essere.
Oggigiorno si effettuano interventi chirurgici miracolosi fin dal grembo materno, si monitorizza, a volte anche eccessivamente, la gestante in ogni fase, si riconosce il processo di crescita umana come unico e lineare ma, paradossalmente, non si vuole riconoscere la vita dal suo primo istante fino alla sua morte naturale. È indispensabile recuperare il senso della dignità della vita umana, della sua unicità e della sua preziosità. Bisogna riconoscere che è necessario assumersi delle responsabilità di fronte al valore della vita, divenendo parte attiva di un processo di crescita che fondi le sue radici nel modello personalista e, come ha ricordato Benedetto XVI, non è un fatto confessionale, anzi è, essenziale superare la divisione tra laici e cattolici, concentrandosi tutti sul senso della vita.
Già il Concilio Vaticano II ha condannato con forza i delitti e gli attentati contro la vita stessa; il beato Giovanni Paolo II poi lo ha ribadito nell’enciclica “Evangelium Vitae”. Risulta evidente quindi come occorra riscoprire un’educazione che ponga al centro la persona nella sua totalità. È importante che l’altro si senta amato e non giudicato, che sappia di poter contare su persone che siano di guida e di sostegno. È per questo che genitori, insegnanti ed educatori si debbono sentire chiamati ad approfondire le tematiche della vita: una “pro-vocazione” educativa proposta da una rete interassociativa e dalla collaborazione delle parrocchie San Francesco e Buon Pastore di Macerata.
Nell’ auditorium di quest’ultima, venerdì 15 febbraio alle ore 21.15, verrà affrontato il tema “Educare all’etica della vita” interverrà la prof.ssa Assuntina Morresi, docente di Chimica Fisica all’Università di Perugia, componente del Comitato Nazionale di Bioetica e autrice, con Eugenia Roccella, del libro “La favola dell’aborto facile. Miti e realtà della pillola abortiva Ru486”.

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