Ogni giorno un pensiero, in compagnia di fratel Carlo
Quando Francesco sentì l'appello del Vangelo non lo ascoltò per organizzare in Assisi una forza politica.
Lo ascoltò per amore, gratuitamente, per il Vangelo, senza contrapporsi al ricco, senza bisticciare con coloro che rimanevano ricchi, senza odio di classe, soprattutto.
La lotta sociale a quei tempi era molto viva e sentita, quasi come ai nostri giorni. Ovunque sorgevano gruppi di poverelli che predicavano sulla povertà della Chiesa e sul rinnovamento della società, ma le cose non cambiavano perché non cambiavano i cuori.
Quando un povero, un agitatore, diventava prepotente come i ricchi e si dimenticava dei suoi antichi compagni di miseria.
Sì, capitava allora proprio quel che capita oggi.
No, non basta cambiare le leggi, bisogna cambiare i cuori, perchè altrimenti, terminato il cammino della fatica sociale, ci si troverà come al principio, prepotenti, ricchi, sfruttatori di altri poveri. [...]
(Ogni giorno un pensiero - ed.AVE 2017; pag. 299; 2 ottobre - Cambiare i cuori)
Nessun commento:
Posta un commento