domenica 28 febbraio 2021

Giustizia e misericordia in Rosario Livatino

Un'iniziativa dell'AC della parrocchia Santa Famiglia di Tolentino


Oggi, domenica 28 febbraio, alle ore 16 l’Azione Cattolica della parrocchia Santa Famiglia di Tolentino invita ad un incontro in diretta sulla pagina facebook della parrocchia sulla figura del prossimo beato, Rosario Livatino: ‘Giustizia e misericordia in Rosario Livatino’ con il giornalista prof. Michelangelo Nasca, autore del libro ‘Rosario Livatino. Sotto lo sguardo di Dio’.
Rosario Livatino nacque a Canicattì nel 1952. Nel 1979 diventò sostituto procuratore presso il tribunale di Agrigento e ricoprì la carica fino al 1989, quando assunse il ruolo di giudice a latere. Venne ucciso il 21 settembre 1990 ad Agrigento sulla SS 640 mentre si recava, senza scorta, in tribunale, per mano di quattro sicari assoldati dalla Stidda agrigentina, organizzazione mafiosa in contrasto con Cosa nostra. Si impegnò nel sociale attraverso l’Azione Cattolica, come ha sottolineato il card. Francesco Montenegro, arcivescovo di Agrigento: “Ha incarnato la beatitudine di coloro che hanno fame e sete di giustizia e per essa sono perseguitati, mettendo pienamente a frutto il dettato conciliare sull’apostolato dei laici, sulla scorta dell’esperienza maturata in seno all’Azione cattolica…
La preghiera costante e la quotidiana partecipazione al mistero eucaristico, insieme alla solida educazione cristiana, ricevuta in famiglia e corroborata dalla meditazione assidua della Parola di Dio e del magistero della Chiesa, hanno fatto di lui un autentico profeta della giustizia e un credibile testimone della fede in un momento storico e in un contesto sociale tristemente segnati da una mentalità sotto diversi aspetti disumana e disumanizzante”.
Il 30 aprile 1986, intervenendo a Canicattì alla conferenza su ‘Fede e diritto’, Rosario Livatino ha delineato il compito del magistrato: “Il compito del magistrato è quello di decidere. Orbene, decidere è scegliere e, a volte, tra numerose cose o strade o soluzioni. E scegliere è una delle cose più difficili che l’uomo sia chiamato a fare.
Ed è proprio in questo scegliere per decidere, decidere per ordinare, che il magistrato credente può trovare un rapporto con Dio. Un rapporto diretto, perché il rendere giustizia è realizzazione di sé, è preghiera, è dedizione di sé a Dio. Un rapporto indiretto per il tramite dell’amore verso la persona giudicata…
Cristo non ha mai detto che soprattutto bisogna essere ‘giusti’, anche se in molteplici occasioni ha esaltato la virtù della giustizia. Egli ha invece elevato il comandamento della carità a norma obbligatoria di condotta perché è proprio questo salto di qualità che connota il cristiano”.

L'Amore vince tutto

Ogni giorno un pensiero, in compagnia di fratel Carlo.



Un nuovo appuntamento con i pensieri di Carlo Carretto, dal testo "Ogni giorno un pensiero" edito dall'AVE a cura di Gian Carlo Sibilia nel 2017.

L'Amore vince tutto, realizza tutto, risolve tutto.
Provati e vedrai.
Quando sei triste, compi un atto d'amore e la tristezza passerà.
Quando ti senti solo, cerca di comunciare con Dio o coi i fratelli e la solitudine scomparirà.
Quando vuoi provare il gusto della pazienza di Dio in te, fai un'opera di carità e vi sentirai la sua presenza.
Quando ti senti morire, ama, e la vita pulserà in te.
L'amore illumina tutto, guarisce tutto, dà a tutto un perché.
L'amore è il Paradiso.
Chi ama è nella gioia, chi non ama è nella tristezza.
L'amore è la verità, chi ama è verace.
L'Amore è vita eterna.
La gioia dei santi è vivere d'amore. La pienezza dell'uomo è morire d'amore.
Dove regna la carità e l'amore ivi c'è Dio.
Amiamoci gli uni gli altri perché l'amore è da Dio. Chiunque ama è generato da Dio e conosce Dio. Chi non ama non ha conosciuto Dio, perché Dio è amore.
Attanagliati dalla carità e sospinti da Cristo che ha vinto il male ci laciamo nell'impegno per fare un mondo nuovo.

(Ogni giorno un pensiero - ed.AVE 2017; pag. 71; 28 febbraio - Inno alla carità)   

domenica 21 febbraio 2021

La ricchezza del Vangelo

Ogni giorno un pensiero, in compagnia di fratel Carlo.



Ancora un appuntamento con i pensieri di Carlo Carretto, dal testo "Ogni giorno un pensiero" edito dall'AVE a cura di Gian Carlo Sibilia nel 2017.

Quando penso che uno porta, un assito, un muro può dividere una famiglia santa come quella di Gesù da quella di un vicino che, pur vivendo con lo stesso ritmo, la stessa fatica, lastessa giornata, ne è agli antipodi come tristezza, odio impurità, cupidigia, e a volte disperazione, mi convinco della ricchezza interiore portata dal messaggio evangelico. Le stesse azioni, compiute sotto la luce di Dio, trasformano radicalmente la vita d'un uomo, d'una famiglia, d'una società.
Gioia o tristezza, guerro o pace, amore o odio, purezza o adulterio, carità o cupidigia sono tremende realtà che fanno il loro spartiacque sul crinale dell'interiorità dell'uomo. Vivere le cose comuni, i rapporti con gli uomini, il lavoro quotidiano, l'amore dei nostri in un determinato modo può generare santi; in un determinato altro modo, può generare demoni.

(Ogni giorno un pensiero - ed.AVE 2017; pag. 63; 20 febbraio - L'imitazione di Nazareth)  

mercoledì 17 febbraio 2021

#40cosebelle

La proposta dell'AC diocesana per una Quaresima di speranza


Cari fratelli e sorelle, ogni tappa della vita è un tempo per credere, sperare e amare. Questo appello a vivere la Quaresima come percorso di conversione, preghiera e condivisione dei nostri beni, ci aiuti a rivisitare, nella nostra memoria comunitaria e personale, la fede che viene da Cristo vivo, la speranza animata dal soffio dello Spirito e l’amore la cui fonte inesauribile è il cuore misericordioso del Padre”: così papa Francesco chiude il messaggio per la Quaresima, che prende spunto dal passo del vangelo di Matteo (20,18) ‘Quaresima: tempo per rinnovare fede, speranza e carità’.
Attraverso il messaggio il papa invita a raccontare “solo cose belle” ed in questo tempo ancora pandemico l’Azione Cattolica diocesana propone #40cosebelle; un modo ‘creativo’ e bello per vivere la Quaresima, da mercoledì 17 febbraio, riprendendo lo slogan di qualche anno fa: ‘Va’ e racconta quello che il Signore ti ha fatto’, nella consapevolezza che chi ha incontrato il Signore, è stato toccato nel cuore e cambiato da questa esperienza; non può tenerla per sé, ma la deve raccontare, con semplicità, per arricchire anche gli altri, come hanno fatto la donna di Samaria e l’uomo guarito dalla lebbra.
Nel ritmo frenetico delle giornate facciamo le cose meccanicamente e copriamo la bellezza dei doni che riceviamo, con le durezze, le fatiche, i problemi che inevitabilmente incontriamo. Il mondo in cui siamo immersi non ci aiuta a leggere ciò che di bello c’è nella nostra vita e nella nostra storia, né tanto meno a raccontarlo. Il distanziamento sociale ha favorito il rifugiarsi negli spazi digitali che, però, ci hanno privato, in alcuni casi, dell’esperienza dell’incontro, del confronto, ed anche dello scontro costruttivo.
Davanti a questi fenomeni vogliamo proporre una lettura diversa della realtà con immagini e parole di bellezza che escono dal cuore. Perciò l’Azione Cattolica diocesana, per la Quaresima 2021, propone uno sguardo diverso sulla quotidianità, per non lasciar cadere i piccoli doni di bellezza, serenità, saggezza, che anche le più semplici esperienze quotidiane ci possono regalare.
Vogliamo raccontare "solo cose belle" attraverso il blog (www.azionecattolicamacerata.blogspot.com) e i canali social dell’Azione Cattolica diocesana (facebook.com/azionecattolicamacerata, instagram.com/a.c.macerata): per 40 giorni, ogni giorno, pubblicheremo foto che raccontano lo stupore di avere scoperto che c’è del bello nella nostra quotidianità, un ‘di più’ che ci può aiutare a vivere l’ordinario in modo nuovo; ogni immagine sarà commentata da un versetto tratto dal Vangelo del giorno.
Meditare sulla bellezza che ci viene donata porterà una luce di gioia, di amicizia, di gratitudine, di simpatia, di vicinanza, di tenerezza, di serenità.
Tutti possono accogliere la proposta e partecipare a questa iniziativa: utilizzando l’hashtag #40cosebelle, cercheremo di aggregare insieme tutte le foto pubblicate.
Questo gesto permetterà di prepararci alla Pasqua leggendo la presenza del Signore nel mondo e raccontando la bellezza nella nostra vita. Soprattutto, sarà un piccolo segno per riempire di bellezza quegli spazi digitali che hanno bisogno di una parola di speranza.

martedì 16 febbraio 2021

La necessità di prendersi cura

La festa della Pace dell'A.C. della parrocchia Santa Famiglia di Tolentino.


Anche quest'anno i ragazzi dell'ACR e del catechismo della parrocchia Santa Famiglia di Tolentino hanno voluto vivere la festa della Pace, accogliendo l'invito della presidenza diocesana, durante la celebrazione della messa domenicale del 14 febbraio.
Ancora di più in questi momenti di particolare restrizione e distanziamento viviamo il bisogno di pace, intesa anche come necessità di "prendersi cura" dell'altro, dell'attenzione e del rispetto ... Vedere Cristo nella persona che ci sta a fianco.
Il lavoro svolto, ed offerto durante il momento della presentazione delle offerte, è il frutto delle riflessioni fatte nei gruppi e, durante la Santa Messa, don Vito ha coinvolto tutta la comunità parrocchiale a riflettere su questo.
Con l'augurio che il prossimo anno si possa tornare a fare festa tutti insieme, continuiamo a costruire percorsi di pace, per tutti prezioso dono di Dio. 

lunedì 15 febbraio 2021

Non c'è pace senza cura

La festa della Pace dell'A.C. di Santa Croce.

In questo tempo faticoso, a causa dell’epidemia che ancora non sembra recedere, viviamo tutti la tentazione di isolarci, di pensare solo a chi ci sta vicino, disinteressandoci di tutto ciò che è appena oltre i confini di casa nostra.
Proprio in questo tempo il papa ci ha ricordato, nel messaggio per la 54ma giornata mondiale della pace, che “non c’è pace senza la cultura della cura”, senza un rinnovato “impegno comune, solidale e partecipativo per proteggere e promuovere la dignità e il bene di tutti” con cui ci si senta spinti “ad interessarsi, a prestare attenzione, alla compassione, alla riconciliazione e alla guarigione, al rispetto mutuo e all’accoglienza reciproca”. 
Quasi alle porte della nostra terra, a poche centinaia di chilometri, oltre il mar Adriatico, ormai da anni si sta consumando il dramma dell'esodo di migliaia di persone che, sulla c.d. “Rotta balcanica”, cercano una sorte migliore per sé e i propri figli, spesso provando a sfuggire alle feroci persecuzioni di regimi totalitari, finendo per arenarsi sulle barriere erette dall'indifferenza e dall'egoismo ai confini meridionali d’Europa. 
Sui nostri giornali e TV le notizie del campo profughi di Lipa in Bosnia non trovano praticamente alcuno spazio, e le sofferenze di centinaia di rifugiati ammassati in mezzo alla neve, sotto ripari di fortuna, non giungono nemmeno alle nostre orecchie. 
L’Azione Cattolica parrocchiale, sensibile all’invito del papa, vuole accogliere, in collaborazione con la parrocchia, l’appello di Caritas italiana dello scorso gennaio, che chiede: 
  1. di sostenere le raccolte fondi destinate all’acquisto direttamente presso le comunità di cibo e di abbigliamento invernale e soprattutto di legna da ardere; 
  2. di informarsi ed informare, per vincere l’indifferenza mediatica nei confronti delle difficili condizioni di accoglienza in Bosnia e Erzegovina. 
Ecco perché si è voluto proporre, nella celebrazione eucaristica delle 11:30 di domenica 14 febbraio, giornata dedicata a livello diocesano per la festa della Pace diffusa di quest'anno, una particolare intenzione di preghiera per questi nostri fratelli in difficoltà, e soprattutto cominciare a rispondere concretamente al grido della loro sofferenza. 
I gruppi ragazzi dell'ACR e del catechismo di preparazione ai sacramenti, insieme con gli altri gruppi di A.C., adulti e giovani, hanno avviato, come concreto impegno di servizio per la pace, una raccolta fondi a sostegno degli interventi di Caritas Italiana in Bosnia ed Erzegovina a favore dei rifugiati, impegnandosi poi, durante tutta la Quaresima ormai alle porte, ad approfondire la conoscenza del problema per informare tutta la comunità parrocchiale, anche con videotestimonianze degli operatori presenti sul posto.
Domenica, dopo la testimonianza del diacono Franco Berardi, a nome della Caritas diocesana, si sono invitati tutti i presenti a contribuire, secondo le possibilità di ciascuno, e soprattutto a partecipare attivamente alle iniziative di informazione e sensibilizzazione (testimonianze, video, momenti di preghiera) che durante i prossimi mesi sarano organizzate dall'associazione in collaborazione anche con la Caritas parrocchiale. 
Consapevoli che solo prendendosi cura delle fragilità degli altri possiamo vivere da fratelli e raggiungere la compiuta dignità di figli di Dio.

domenica 14 febbraio 2021

Vivete l'Amore

Ogni giorno un pensiero, in compagnia di fratel Carlo.


Torna l'appuntamento con i pensieri di Carlo Carretto, dal testo "Ogni giorno un pensiero" edito dall'AVE a cura di Gian Carlo Sibilia nel 2017.

[...] Vivete l'amore, cercate la carità. Essa vi darà la risposta volta per volta a ciò che dovete fare.
La carità, che è Dio in noi, vi suggerirà la strada da percorrere, vi dirà "ora inginocchiati", oppure "ora parti". È la carità che dà valore alle cose, che giustifica "l'inutilità di restare ore e ore in ginocchio a pregare, mentre tanti uomini hanno bisogno della mia azione, e l'inutilità della mia povera azione dinanzi alla considerazione che la morte dstruggerà tutte le civiltà".
È la carità che gerarchizza le intenzioni degli uomini e che unifica ciò che è diviso.
La carità è la sintesi della contemplazione e dell'azione, è il punto di sutura tra il cielo e la terra, tra l'uomo e Dio.
Ripeto ancora, dopo aver conosciuto l'azione più sfrenata e la gioia della vita contemplativa nel quadro più sfolgorante del deserto, le parole di Sant'Agostino: "Ama e fa' ciò che vuoi".

(Ogni giorno un pensiero - ed.AVE 2017; pag. 56; 13 febbraio - Ciò che solo conta)  

domenica 7 febbraio 2021

Il filo e la corrente

Ogni giorno un pensiero, in compagnia di fratel Carlo.


Torna l'appuntamento con i pensieri di Carlo Carretto, dal testo "Ogni giorno un pensiero" edito dall'AVE a cura di Gian Carlo Sibilia nel 2017.

Dio è il creatore del cosmo fisico, come è il creatore del cosmo umano. Dio è il reggitore del cosmo come è il reggitore della Chiesa. E se ha voluto, per amore, rendere gli uomini collaboratori suoi nella salvezza, il limite del loro potere è ben piccolo e determinato: è il limite del filo rispetto alla corrente elettrica.
Noi siamo il filo, Dio è la corrente. Tutto il nostro potere sta nel lasciar passare la corrente. È certo: abbiamo il potere di interromperla, abbiamo il potere di dir di no; ma nulla più.
Il pensare che le cose del mondo siano in mano a Dio, oltre ad essere la pura verità, è cosa che dovrebbe fare immenso piacere a chi ci tiene che le cose vadano bene. Dovrebbe essere fonte di fede serena, di speranza gioiosa e soprattutto di pace profonda.
Che cosa posso temere, se il tutto è guidato e sorretto da Dio?

(Ogni giorno un pensiero - ed.AVE 2017; pag. 51; 8 febbraio - Guidato e sorretto)  

mercoledì 3 febbraio 2021

Prendersi cura della pace

Una festa della Pace stra-ordinaria.
Equipe diocesana ACR

Siamo nel pieno del mese della Pace e l’idea è quella di proporre a tutte le parrocchie di lavorare sul messaggio di Papa Francesco: "La cultura della cura come percorso di Pace".
Ogni parrocchia allora è chiamata ad individuare una realtà locale che si sta adoperando per aiutare i più fragili in questo periodo di pandemia.
I ragazzi ACR insieme ai giovani e adulti saranno poi chiamati a valorizzare le esperienze fatte animando la propria messa parrocchiale di Domenica 14 Febbraio come Festa della Pace e con possibilità anche di raccolta fondi per la realtà incontrata.
Spargete notizie di pace!