Ogni giorno un pensiero, in compagnia di fratel Carlo
Altro è fare una stella, altro è fare un figlio.
Altro fare un fiore, altro è fare un figlio.
Altro è fare una libellula, altro è fare un figlio.
Dio mi ha fatto prima come frammento di stella e mi ha dato la vita, poi mi ha disegnato come un fiore e mi ha dato la forma, poi mi ha infuso la coscienza e mi ha fatto amore.
Io credo nell'evoluzione della creatività di Dio e mi piace pensare che Dio prese materiali dalle rocce per fare il mio corpo e disegni dai fiori per mettere assieme le mie cellule nervose.
Ma quando pensò alla mia coscienza cercò il modello dentro di sé nella sua vita trinitaria, e mi fece a sua immagine e somiglianza: comunicazione, libertà, vita eterna.
Tutto ciò significa fare un figlio, perché il figlio è vita della stessa vita del Padre, è comunicazione per comunicare col Padre.
Ci sono molti disegni nel cosmo visibile e nel cielo invisibile, ma tutti sono espressione di un unico disegno di Dio: fare di me un figlio. Un figlio che abbia la stessa vita sua e sia eterno, la stessa libertà e sia felice, la stessa comunicabilità e sia come lui Amore.
(Ogni giorno un pensiero - ed.AVE 2017; pag. 203; 2 luglio - Padre mio)
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