Ogni giorno un pensiero, in compagnia di fratel Carlo
Il secondo appuntamento con la rubrica dedicata ai pensieri di Carlo Carretto, tratti dal testo "Ogni giorno un pensiero" edito dall'AVE a cura di Gian Carlo Sibilia nel 2017.
Oggi, con l'affievolirsi della "Chiesa-numero" sostituita dalla "Chiesa-segno" le cose sono cambiate e qualcuno non capisce più nulla.
Oggi, con l'affievolirsi della "Chiesa-numero" sostituita dalla "Chiesa-segno" le cose sono cambiate e qualcuno non capisce più nulla.
Per chi guarda la realtà oggi senza spirito profetico l'ottimismo è veramente morto.
Ma lo sapete voi che dove muore l'ottimismo umano nasce la speranza cristiana?
L'ottimismo è fiducia negli uomini, nelle possibilità umane: la speranza è la fiducia in Dio e nella sua onnipotenza.
Tempo di Apocalisse quindi, cioè tempo in cui il credente guarda il Cielo prima di guardare la terra, cerca i segni dell'Avvento di Dio più che l'agitarsi dei popoli, conta sulla fedeltà di Dio più che sulla capacità o furbizia degli uomini.
E anche quando agisce, il suo spirito è saturo della fede in questa parola: "Maranathà! Vieni Signore Gesù!"
(Ogni giorno un pensiero - ed.AVE 2017; pag. 20; 9 gennaio - Pieno di speranza)
(Ogni giorno un pensiero - ed.AVE 2017; pag. 20; 9 gennaio - Pieno di speranza)
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