Martedì 30 aprile la IV edizione della Veglia Regionale per il Lavoro
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«C’è stato in questo tempo un vero terrorismo economico-finanziario, che ha prodotto effetti facilmente registrabili, come l’aumento dei ricchi, l’aumento dei poveri e la drastica riduzione della classe media; e altri meno congiunturali, come il disastro nel campo dell’educazione».
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«C’è stato in questo tempo un vero terrorismo economico-finanziario, che ha prodotto effetti facilmente registrabili, come l’aumento dei ricchi, l’aumento dei poveri e la drastica riduzione della classe media; e altri meno congiunturali, come il disastro nel campo dell’educazione».
Seppure straordinariamente significative ed attuali per ciascuno di noi, queste parole hanno ormai più di dieci anni. Le pronunciò l’allora cardinale Jorge Mario Bergoglio, arcivescovo di Buenos Aires, in un’intervista al mensile “30Giorni”, commentando i drammatici eventi che avevano portato al fallimento l’Argentina, con pesanti ricadute anche su tanti risparmiatori italiani.
Continuava
profeticamente il cardinal Bergoglio «Il nuovo imperialismo del denaro toglie di mezzo addirittura il lavoro, che è il modo in cui si esprime la dignità dell’uomo, la sua creatività, che è l’immagine della creatività di Dio. L’economia speculativa insegue l’idolo del
denaro che si produce da se stesso. Per questo non si hanno remore a trasformare in disoccupati milioni di lavoratori».
A distanza di appena un decennio, le vicende della perdurante crisi economica, che stiamo in realtà tutti imparando a riconoscere come espressione di una ben più grave crisi antropologica, tolgono il fiato a tante, troppe famiglie e piccole imprese, ma soprattutto stanno sfilacciando il tessuto della nostra comunità, sciogliendo quei solidi legami di solidarietà e fraternità che avevano costruito questa nostra terra delle Marche.
È solo tornando a percorrere le strade di una fraternità costruite con lo stile del custode - di colui, cioè, che si prende cura dell’altro e del bene comune - che si possono individuare possibile soluzioni a questa crisi, e perché tale costruzione sia solida non può che essere fatta "insieme".
Sulla base di queste considerazioni la presidenza diocesana di A.C. insieme con il Movimento Lavoratori di A.C. promuove per martedì 30 aprile, alle ore 21,15, la quarta edizione della "Veglia per il Lavoro" presso il monastero Corpus Domini di Macerata con lo slogan “Custodire la speranza per una giustizia nel lavoro”, come momento comune di riflessione e di preghiera offerta a tutta la diocesi e, dietro lo stimolo della delegazione regionale di A.C., alle altre diocesi della regione.
Un’iniziativa che, in collaborazione con gli uffici di pastorale diocesani (problemi sociali e lavoro e Caritas), ha saputo arricchire, grazie al coinvolgimento ed alla partecipazione di numerose altre aggregazioni ed associazioni, una comunione ecclesiale vissuta concretamente nella nostra diocesi in tanti gesti ed occasioni, che fanno della Chiesa l’immagine più bella rivelata dal Concilio
Vaticano II.
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